India: le donne espongono i calendari mestruali per…
… per rompere i muri della vergogna. Nata due anni fa dall’idea di Sunil Jaglan, direttore della Selfie with Daughter Foundation, la campagna ha già coinvolto oltre 1000 donne
di Marianna Graz
In India, dove le mestruazioni sono state a lungo un argomento tabù – e ancora oggi è tutt’altro che sdoganato –, alcune giovani donne hanno iniziato a esporre i loro “calendari mestruali” sulle pareti o sulle porte delle loro case. Le tabelle, che riportano data e durata delle mestruazioni, non solo le aiutano a tenere traccia dei loro cicli mensili, ma contribuiscono anche ad abbattere i muri di vergogna che circondano la questione. Le donne con il ciclo mestruale, infatti, devono ancora sottostare a molte restrizioni: sono considerate impure e sono escluse dagli eventi sociali e religiosi, a volte persino dalle loro cucine. In alcune comunità rurali e tribali, addirittura, quando hanno le mestruazioni devono rimanere in capanne separate apposite.
Parlare di ciclo rende la vita delle donne più facile
“I grafici ci aiutano a capire se i nostri cicli sono regolari o meno, e se presentano ritardi o sono irregolari, possiamo consultare un medico. Prima non era così”, dice la 33enne Supriya Verma alla BBC. La giovane vive nel villaggio di Kanwari, nello stato settentrionale dell’Haryana: nel suo villaggio, racconta, le donne in 35 case hanno esposto i loro calendari mestruali e questo sta portando a una discussione molto più aperta su un argomento che in genere viene affrontato in modo sommesso o non viene affrontato affatto. Inoltre, sta rendendo la loro vita più facile. “Prima le ragazze e le donne continuavano a lavorare anche quando avevano dolori o malesseri legati alle mestruazioni, perché non potevano parlarne con le loro famiglie. Ma ora le famiglie sanno quando una donna ha il ciclo e sono più comprensive“, aggiunge Verma. Anche la sua è diventata più attenta rispetto alle sue esigenze e la lascia dormire fino a tardi durante quei giorni: “Ora sanno che quando ho le mestruazioni ho bisogno di più riposo. Anche se non lo dicono espressamente e si limitano a dire che ‘non si sente bene’, capisco che si tratta di un cambiamento“.
I grafici mestruali
L’idea dei calendari mestruali è frutto dell’ingegno di Sunil Jaglan, direttore della Selfie with Daughter Foundation, che prende il nome da una campagna del 2015 in cui invitava i padri a mandare selfie con le proprie figlie. “Nelle nostre case non parliamo apertamente di mestruazioni”, ha dichiarato alla BBC il 38enne, padre di due bambine. “Ma quando mia figlia più grande stava crescendo, ho capito che volevo parlare apertamente con lei di questo argomento. Ho iniziato a chiedere ai medici e a raccogliere informazioni. Man mano che imparavo a conoscere i problemi delle donne durante il ciclo mestruale, ho iniziato a parlarne”, ha spiegato Jaglan. Da queste conversazioni, due anni fa, ha preso forma l’idea delle tabelle mestruali. I grafici sono stati realizzati per la prima volta in alcuni villaggi dei distretti di Nuh e Jind dell’Haryana e ne sono stati distribuiti 2.800, anche se solo il 30% è stato affisso nelle case. Da allora, la campagna si è diffusa in sette Stati indiani e vi hanno partecipato circa 1.000 donne. Ma la campagna ha incontrato anche una buona dose di resistenza.
L’ARTICOLO CONTINUA QUI: https://luce.lanazione.it/lifestyle/india-calendari-mestruali-vergogna/