Indiscrezioni
di Pabuda
la mia ragazza ci ha la maglia
di filo di canapa:
lei n’è super-soddisfatta,
ma ha pur sempre il suo bel
daffare
per tenere alla larga
quella turba di gente strafatta
che pretenderebbe fumarsela.
così, ripete un buffo mantra:
“ok, non è lino, non è cotone,
non è lana
ma non è mica quella indiana!”.
settimana scorsa, invece,
la sua amica del cuore
– che è tutta un programma anche lei –
le ha portato
delle bellissime e introvabili
mutande a righe color dolciume
del commercio equo e solidale
direttamente dalla capitale
del regno belga:
adesso, con la scusa di farmele
vedere per bene,
non vede l’ora che io
di dosso gliele tolga…
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net