invito a cercare i film di John Sayles
di Ismaele (*)
nel blog di db avevo gìà parlato di due bellissimi film di John Sayles, “Il segreto dell’isola di Roan” e “Fratello di un altro pianeta”.
in coincidenza con la proiezione di “Matewan” al Bristol Radical Film Festival 2014, ecco due parole su tutti gli altri film di John Sayles che ho visto finora, a partire proprio da “Matewan”, un capolavoro.
intanto qualcosa su John Sayles:
…l’opera di Sayles risulta come una specie di corpo estraneo nel magma indistinto del cinema americano contemporaneo. I suoi film sono, infatti, luoghi di riflessione, inquietudine e smarrimento accesi da un piacere della narrazione e del racconto ormai rari da trovare. Se Sayles è un cineasta “classico”, lo è nella misura in cui tutto il suo lavoro verte attorno ad un progetto di scrittura rigorosissimo, ad un’attenzione costante a dialoghi e risvolti psicologici dei personaggi, ad una coerente e incalzante progressione drammatica delle sue storie…
… I film di Sayles sono semplicemente dei racconti, storie di uomini e donne comuni ai quali la sua scrittura precisa e ironica conferisce il dono della sincerità. Il suo spirito umanista lo porta spesso ad ampliare lo sguardo su un gruppo di individui e sulle comunità che essi abitano: la coralità è una delle cifre stilistiche del suo cinema, un modo per mettere in scena l’unione tra il singolo e la comunità, il privato e il pubblico, la storia personale e quella collettiva. Al centro di ogni racconto c’è sempre una famiglia lacerata dai rapporti tra le generazioni, ma l’analisi della dinamica privata si allarga sempre al contesto comunitario al quale ogni individuo appartiene. Nelle cittadine che spesso fanno da contesto fisico e psicologico alle storie, l’America si specchia nella vita dei propri figli, e le vicende di questi ultimi danno vita all’immagine di una nazione intera…
… il cinema di Sayles è eminentemente politico, ideologico, dal momento che le sue storie nascono dalla vita quotidiana di persone comuni e prendono spunto dalla realtà di un paese in continuo conflitto e movimento (spesso, inoltre, i suoi film sono tratti da storie vere, come Matewan o Otto uomini fuori,1988, ricostruzione di un caso di corruzione nel baseball degli anni Venti). Al tempo stesso, il suo lavoro è classico, lineare, pulito, perché nasce dall’adesione totale allo spirito e alla materia delle storie raccontate. Il cinema, per Sayles, è sia arte affabulatoria, sia mezzo per parlare di persone, sentimenti, idee, gioie e dolori della vita. Il lavoro sui generi, per esempio, è uno degli elementi fondamentali (la commedia di Promesse, promesse e la fantascienza di Fratello di un altro pianeta, 1984, il mélo di Amori e amicizie e il western di Lone Star), ma esso sarebbe del tutto gratuito se non fosse guidato dall’interesse per i personaggi e il loro ruolo nella società…
I want to direct films that no one else is going to make. I know if I don’t make them, I’m never going to see them. Of course, I hope some people will want to see my movies as well, but I won’t pander to the public. I won’t try to second guess what a Hollywood studio would like to see in a low-budget film, so that they will hire me the next time around. I know I will always do better work if I do projects in which I really believe. And if I never get to direct again, I will have made some movies I can feel proud of.
Matewan – John Sayles
un film epico, di minatori e padroni (quando il padrone era padrone…); mi ha ricordato “I compagni”, di Mario Monicelli.
gli attori sono bravissimi, guidati alla perfezione da John Sayles (che interpreta il predicatore).
peccato che il nome di John Sayles lo conoscano pochi e ancora meno abbiano visto i suoi film.
si può sempre recuperare, magari iniziando da questo capolavoro, nessuno se ne pentirà – Ismaele
http://markx7.blogspot.it/2013/06/matewan-john-sayles.html
Men with Guns (Angeli armati) – John Sayles
un’altro gioiellino di John Sayles, ambientato in un paese centro-americano, dove i deboli (contadini) sono in balia dei prepotenti (soldati, per esempio).
in certi momenti sembra di vedere un documentario, e però il “realismo magico” è sempre lì, e il dottor Fuentes siamo noi, che dalle nostre comode poltrone non sappiamo niente.
grande cinema da non perdere – Ismaele
http://markx7.blogspot.it/2013/08/men-with-guns-angeli-armati-john-sayles.html
Stella solitaria (Lone star) – John Sayles
un film “completo”, vendetta, amore, politica, omicidi, ricerca della verità, insomma non manca niente. John Sayles coordina il tutto, attori giusti, e bravissimi, con una supersceneggiatura, coi tempi perfetti, insomma, se inizi a guardarlo non smetti.
ecco, inizia a guardarlo – Ismaele
http://markx7.blogspot.it/2013/07/stella-solitaria-lone-star-john-sayles.html
Honeydripper – John Sayles
un gioiellino, con un Danny Glover perfetto, una storia degli anni 50, sembra mille anni fa, era solo ieri, musica di quella buona, insomma un piccolo capolavoro, ma non fidatevi, ho un debole per il cinema di John Sayles,
ma se volete vedere un film che non delude “Honeydripper” vi aspetta – Ismaele
http://markx7.blogspot.it/2013/05/honeydripper-john-sayles.html
Silver City – John Sayles
è sempre bello vedere un film di John Sayles, “Silver City” non sarà perfetto, ma c’è sostanza, è cinema politico, ci sono spettacolo, colpi di scena, attori bravi, non annoia un attimo.
come si intuisce mi è piaciuto molto, e così spero per voi – Ismaele
http://markx7.blogspot.it/2013/04/silver-city-john-sayles.html
(*) Trovate questo appuntamento in blog ogni lunedì e giovedì sera: di solito il lunedì film “in sala” e il giovedì quelli da recuperare. Ismaele si presenta così: «“Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte” (François Truffaut). Siccome andare al cinema deve essere piacere vado a vedere solo quei film che penso mi interessino (ognuno ha i suoi pregiudizi). Ne scriverò e mi potrete dire se siete d’accordo o no con quello che scrivo; ognuno vede solo una parte, mai tutto, nessuno è perfetto. Ci saranno anche film inediti, ma bellissimi, film dimenticati, corti. Non parlerò mai di cose che non mi interessano o non mi sono piaciute, promesso; la vita è breve non perdiamo tempo con le cose che non ci dicono niente» (db)