Io e Willy – di Mark Adin

Io gli amici li provo nell’abbraccio.  Sento subito se sono tali, e Willy è senz’altro un amico. E’ un’amicizia insolita, la nostra, perché ci divide una quarantina d’anni. E che anni!

Willy questo mese ha cominciato scuola, per lui è un avviarsi al trampolino, alla rampa di lancio che lo spedirà nel mondo. Mica una scuola qualsiasi: Liceo Classico.

Willy gioca bene a pallone, senza fanatismi, per il gusto del gioco. Annuso trighi con qualche esemplare femmina, segrete simpatie. E’ pieno di salute, sornione quando ascolta gli altri, disordinato il giusto, insubordinato il giusto, leale. E il suo sguardo è pozzo, caverna, lago, corsa nel prato. Nel suo sguardo, dentro a quell’occhio vigile, c’è abbondante futuro per tutti, basterebbe saperlo cogliere.

Il mio amico Willy è pronto a capire, pronto a ricevere palla, attende il passaggio buono che lo porti in rete. Per questo non mi faccio trovare. Svicolo, non sarei in grado. Che gli potrei dire di questi miei anni? Se, per esempio, mi dovesse chiedere – mentre insieme guardiamo il tivù:

Chi è quello con la faccia da adolescente abortito che scende dal camper cambiandosi ogni volta la camicia?

Come al solito non colgo al volo: Willy sa bene chi sia, mi provoca, lo chiama anche per nome. Se mai è quell’altro che passeggia per Firenze, di sera sul Lungarno, che lui non si capacita, quello alto con il trench e tutto quel popò di scorta.

Chi è?

Eh, caro Willy, quello è uno che viene dagli States, uno famoso. Quando tu non eri ancora nato, quello era già nel Partito Democratico. No, Willy, non lo stesso Partito Democratico, ma questo te lo spiego un’altra volta. Fatto sta che, nel lontanissimo 1993 è stato eletto Presidente. Ma no, non, come Rosy Bindi, Presidente del Partito Democratico; è stato eletto Presidente degli Stati Uniti d’America! Un Presidente vero! Ed è rimasto in carica fino a quando avevi cinque anni. Invece di schizzare su Google e chiedermi, birichino, chi era Monica Lewinsky che, da come sghignazzi sotto i baffi che verranno, dimostri di sapere già, potresti chiedermi qualcos’altro. Invece mi fai l’unica domanda a cui potrei non sapere rispondere:

Che ci fa a spasso nella città di Renzi?

Bella domanda.

Dicono che un buon amico di Renzi, uno che fabbrica apparecchiature di palestra, magari le hai anche usate nei tuoi allenamenti, lo abbia invitato, a sue spese, a Cesena. Non sai manco dov’è Cesena? Scusa Willy, dimenticavo che la geografia non è più tanto frequentata alle Medie. Colpa della riforma della… della…. macché Lewinsky! La riforma della Gelmini. No, guarda, ti posso garantire che non ci sono punti in comune tra la Lewinsky e la Gelmini, smettila di andare su Internet che il web è pieno di fesserie e di allusioni maligne.

Comunque, se mi chiedi che caspita ci viene a fare un  ex Presidente USA a Cesena, ti rispondo subito: per i soldi.

Perché? È caduto in disgrazia?

Certo che no, ma sai, i quattrini non bastano mai, bisogna pur campare, anche lui “tiene famiglia”. Viene perché lo pagano. Semplicissimo. Bill fa una conferenza e Cesena e poi, già che c’è, si mangia una fiorentina.

Pensa, Willy, che Renzino aveva brigato per incontrarlo e farsi fa’ ‘na foto, ma gli è andata male.

Bill manco se l’è filato.

Ma perché voleva farsi fotografare con lui?

Beh, certo sarebbe stato un bel colpo mediatico in occasione della chiamata alle urne. Diciamo che, se quello fosse stato al gioco, gli avrebbe fatto efficacemente da supporter.

Come le ragazze Pon Pon?

In un certo senso, anche se lo trovo irriguardoso. Se mai le chiamerei Cheer Leaders, perché Bill, con i Pon Pon, ha già avuto un problemino…Willy ride, anch’io. Però non molla, il tignoso fanciullino.

Supporta che?

La sua pre-campagna elettorale, le cosiddette Primarie. (Un crepitio di tasti e in pochi secondi è sul Web).

Come in America!

Ma no, no, lì le Primarie le fanno seriamente. Qui riguarda soltanto il Piddì, però possono partecipare tutti, che sono democratici.

Willy mi guarda come fanno le galline, anzi, come una gallina perplessa. Provo a spiegare: le primarie eleggeranno il capolista del Partito Democratico, questo lo capisci?

Sì.

Bene. Però può votare chiunque, anche non iscritti, anche se di idee diverse, anche uno che passa di lì per caso. E’ chiaro?

No. Se le primarie riguardano il Piddì, perché mai dovrebbe poter votare anche chi dal partito sta fuori? Allora può votare anche Berlusconi?

Beh, lui non credo proprio, ma non si può escludere che qualcuno, di destra, possa votare, alle primarie del Piddì,  Renzi, che è di sinistra. Nessuno lo impedisce.

Ma perché, Renzi è di sinistra?

Ormai sono “fatto”. Come un ragazzino, appunto, incomincio a impappinarmi e a sudare, come a una interrogazione alla quale vado impreparato.

Metto allora in atto la vecchia tecnica della cortina fumogena, tento di sviare, distrarre l’attenzione dell’esaminatore, spostarmi su un altro campo da gioco: a proposito, Willy, sai chi è quello che si intravvede nel servizio del Tiggì, quello con lo sguardo tagliente?

Quello dietro di loro, vestito bene, con un sorrisino che se fosse un mio compagno di scuola glielo avrei già tolto a schiaffi?

Proprio lui. Quello è Giorgio Gori.

E chi è Gori?

E’ uno che ha lavorato con il Berlusca, nelle sue televisioni. E’ uno molto abile e capace, uno che ha dato molto a Silvio, che gli ha armato, televisivamente, la mano… Lo chiamavano “smiling cobra”.

Urca!

Eh già, roba da Tomb Raider, da Lara Croft! Non mi stupirei se la trovata del rendez vous con Clinton fosse una sua idea. E’ un esperto di comunicazione, di mezzi di informazione, un determinato, spietatissimo  superconsulente.

E che ci fa con Renzi?

Scusa Willy, non mi sento troppo bene, ti spiace se continuiamo un’altra volta la conversazione?

Non c’è problema, così mi spieghi pure un’altra cosa… sto guardando ancora su Internet… (crepitio di tastiere)…rot-ta-ma-tori… Leo-pol-da… ma che ci è andato a fare, Renzi, a casa di Berlusconi?

Senti, Willy, hai mica un Maalox? Una Xamamina? Un’Aspirina? Ti spiace se mi siedo? No, è che non mi sento in forma… Posso avere un bicchier d’acqua?…

….

(Quasi quasi, alle primarie, voto Willy).

Mark Adin

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