Izet Sarajlić: «Il proprietario delle scarpe n. 43 osserva i sandali da bambino esposti al museo di Auschwitz»
il 49esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
Il proprietario delle scarpe n. 43 osserva i sandali da bambino esposti al museo di Auschwitz
Quanto amore
un calzolaio d’anteguerra
alla periferia di Leopoli
ha impiegato lavorando questi sandali
perché calzandoli
un bambino
corresse nel suo maggio.
Ed ecco,
adesso questi sandali
sono esposti nel museo di Auschwitz.
Uno potrebbe quasi
sentirsi colpevole.
Un uomo
arrivato alle scarpe numero 43.
E il quale,
nel 1941
anche lui
correva in identici sandali da bimbo.
[da «Lettere fraterne», epistolario con Erri De Luca, pubblicato da Dante e Descartes nel 2007]
(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da tempo – tre lustri circa – invia ad amiche/amici per 3 o 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie che ha inviato quella da regalare alla “bottega” e io posto. Di solito questa noticina si chiude con un «ci rivediamo qui fra 7 giorni»; forse stavolta sarà più complicato perché la “cicala” è stata rapinata del suo computer, archivio incluso. Vi terrò aggiornate/i sugli sviluppi. (db)