Jeanette Pickering Rankin: per le donne e …

davvero contro le guerre

di Daniela Pia

Ricordare Jeanette Pickering Rankin è utile per avere ben presente quanta strada è stata fatta e quanta ancora ne dobbiamo percorrere. Nata in Montana l’11 giugno del 1880 si laureò all’Università del Montana nel 1902. Lavorò come assistente sociale a Seattle per iniziare poi la sua attività politica a sostegno delle suffragette in una grande battaglia per rivendicare il diritto di voto alle donne.

Il 7 novembre del 1916 divenne la prima donna eletta al Congresso USA (tra le fila del Partito Repubblicano). Un traguardo non da poco, se si considera che per arrivare al suffragio universale negli Stati Uniti bisogna attendere il 1920. La campagna per l’approvazione del XIX emendamento della Costituzione Americana vide la Rankin battersi in prima fila.

Ma la sua vita politica fu segnata anche dalla lotta per contrastare la partecipazione degli USA alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale. Battaglie che perse. Le sue idee furono duramente contrastate dal suo stesso partito. Incurante di tutto ciò si espresse con parole che non lasciavano alcun dubbio: «Come donna non posso andare in guerra e rifiuto di mandarci chiunque altro».

Difese strenuamente i diritti delle lavoratrici che, chiamate a svolgere un ruolo necessario per il funzionamento dell’industria bellica, non furono debitamente pagate e valorizzate.

Nel 1943 scelse di ritirarsi dalla politica. Ma nel 1968 era con un gruppo di 5000 donne – la Brigata Jeannette Rankin – che compì una marcia verso il Campidoglio per manifestare contro la guerra del Vietnam. Negli anni successivi si recò anche in India e divenne una sostenitrice del metodo di lotta politica nonviolento promosso dal Mahatma Gandhi. Fu grande estimatrice di Martin Luther King, frequentò sua moglie Coretta e strinse amicizia con la cantante folk Judy Collins.

Si spense il 18 maggio del 1973 a 92 anni. Nel 1985 nel Campidoglio le fu dedicata una statua in memoria del suo grande impegno civile. Una tipica ipocrisia americana: celebrare l’unica che votò sempre contro le guerre mentre gli Usa moltiplicano le loro aggressioni militari.

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

Daniela Pia
Sarda sono, fatta di pagine e di penna. Insegno e imparo. Cammino all' alba, in campagna, in compagnia di cani randagi. Ho superato le cinquanta primavere. Veglio e ora, come diceva Pavese :"In sostanza chiedo un letargo, un anestetico, la certezza di essere ben nascosto. Non chiedo la pace nel mondo, chiedo la mia".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *