Kikuo Takano: «Il tempo è bestia gentile»

269esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)

Il tempo è bestia gentile
che inghiotte il misero pranzo quotidiano,
il bagno ignoto di tutti i giorni
e lo sconforto dell’anima.
Li deglutisce facendo finta di niente.
Il tempo è una bestia gentile.

Inghiotte perfino l’innocenza
dei bimbi che cantano ingenui
una piccola canzone, e con le loro voci
le nostre meno ingenue.
Il tempo è bestia gentile.

Inghiotte gentilmente, in silenzio,
come per farci scordare l’enigma
insolubile e il senso della vita:
come avesse del tutto smarrito
il ricordo dell’uomo ucciso
durante la guerra,
quello del marito perso
e di tutte le cose importanti:
migliaia di misteri da risolvere,
decine di migliaia di domande da porre.

Domani ci sarà il campionato di baseball?
Domani potremo pescare? Domani,
come trascorrerò il domani?
Così il domani arriva. Risolto
sarà solo il quiz dei settimanali.
Il tempo è bestia gentile.

[da «Tenebre come tenebre», traduzione di Paolo Lagazzi e Yasuko Matsumoto]

(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da 20 anni (compiuti l’8 aprile) invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana i versi da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]

Redazione
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