Kurdistan e Turchia: resistenza e oppressione

Un comunicato del KCK, notizie da Anbamed e altri materiali. Aiutiamo il progetto di un ospedale a Sinjar. Sabato 8 maggio webinar sull’offensiva del patriarcato in Turchia (e non solo)

La guerriglia difende tutto il Kurdistan

Il governo genocida e fascista dell’AKP-MHP sta conducendo un attacco di occupazione contro le zone di difesa di Medya da 13 giorni. Il suo obiettivo è schiacciare il movimento curdo di liberazione e finalizzare la sua politica di genocidio. I guerriglieri delle HPG e delle YJA STAR stanno opponendo una resistenza storica a questo attacco genocida e fascista. Dall’inizio degli attacchi fino ad oggi la guerriglia ha inferto un colpo dopo l’altro alle forze di occupazione. Sta conducendo una guerra contro gli attacchi genocidi – una guerra per l’esistenza e la vita libera del popolo curdo. Vorremmo commemorare i nostri amici che sono caduti martiri durante l’offensiva “Falchi dello Zagros” e “Guerra di Xabur”.

E vorremmo congratularci con tutti i guerriglieri e i loro comandanti – che stanno seguendo le orme del nostro comandante Agit e di tutti i martiri – per il loro successo. Crediamo fortemente nel successo della loro lotta e inviamo loro i nostri saluti pieni di amore. Questa resistenza è anche un appello per l’intero popolo curdo e tutte le forze politiche a proteggere assieme il Kurdistan. 

L’attuale resistenza non riguarda solo la protezione del Kurdistan settentrionale e meridionale, ma del Kurdistan nel suo insieme. Costituisce la resistenza per la libertà e la democrazia di tutti i popoli del Medio Oriente. Nel bel mezzo della terza guerra mondiale che è in corso in Medio Oriente, i nemici dei curdi – in particolare lo stato turco genocida e fascista – stanno attaccando tutte le conquiste e le posizioni curde per impedire loro di raggiungere una vita libera e democratica.

Durante tutte le guerre mondiali sono sempre stati perpetrati attacchi all’esistenza di certi popoli. Ora, durante la terza guerra mondiale, l’obiettivo di alcune forze è quello di compiere un genocidio contro il popolo curdo. Con la sua politica e le misure pratiche il governo fascista AKP-MHP dimostra quanto insista nel portare a termine il genocidio curdo.I curdi stanno conducendo una lotta per la sopravvivenza contro questi attacchi genocidi. Devono affrontare attacchi colonialisti e genocidi non solo nel Kurdistan settentrionale e nelle zone di difesa di Medya, ma in tutte le parti del Kurdistan. Pertanto, è dovere di tutti i curdi oggi unirsi per mano e difendere insieme il Kurdistan.

L’attacco dello Stato turco alle zone di difesa di Medya è un attacco a tutto il popolo curdo. Questo è il motivo per cui la resistenza in atto contro l’attacco è una resistenza per proteggere questo popolo nel suo insieme. Pertanto la resistenza deve diventare una resistenza nazionale per la sopravvivenza guidata da tutti i curdi. Se i curdi non riconoscono questa caratteristica dell’attacco e della resistenza, commetteranno un errore storico. I risultati sarebbero devastanti per tutte le parti del Kurdistan. Siamo d’accordo con il nostro amico Murat Karayılan, comandante delle forze di guerriglia: Lo scopo di questa resistenza è la difesa di tutto il Kurdistan. Tutte le forze patriottiche devono essere all’altezza della loro responsabilità storica e unirsi alla resistenza. La guerriglia rappresenta la dignità dell’intero popolo curdo. Sta sollevando un’enorme resistenza.

Naturalmente, il popolo curdo si prenderà cura dei propri figli poiché sono loro che hanno ottenuto dignità per il loro popolo. Le forze genocide saranno quindi sconfitte dalla resistenza della guerriglia e dalla rivolta popolare. Attraverso la propria resistenza unificata con la guerriglia, il nostro popolo trasformerà il Kurdistan libero e un Medio Oriente democratico in una realtà. L’eroica resistenza della guerriglia in tutte le parti delle zone di difesa di Medya non è supportata solo dal popolo curdo, ma anche dall’enorme entusiasmo e dalla simpatia dei popoli e delle forze democratiche di questo mondo.

Già durante la prima settimana di resistenza, la guerriglia ha conquistato l’amore e il rispetto di tutta l’umanità. A nome del nostro popolo e del nostro movimento di liberazione, vorremmo salutare tutti i nostri guerriglieri che ci hanno ottenuto questo rispetto e augurare loro la continuazione del loro successo.

Co-presidenza del Consiglio esecutivo KCK

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Notizie dall’agenzia ANBAMED (pressochè invisibili sui media italiani)

Iraq

Il ministro dell’Interno turco ha annunciato che il suo paese sta costruendo tre basi militari nel nord dell’Iraq. Le sue dichiarazioni sono state pronunciate durante una riunione del partito islamista al governo. La Turchia sta compiendo da metà aprile attacchi militari con sbarchi di paracadusti nella regione di confine. L’offensiva contro i combattenti curdi del PKK adesso si trasforma in un’occupazione militare del territorio del Kurdistan iracheno. Per il momento non è stata registrata nessuna reazione né da parte del governo autonomo di Erbil, né da parte di quello di Baghdad. (1 maggio)

Kurdistan iracheno

Il terrorismo jihadista alza la testa in Iraq ed in particolare nella regione autonoma del Kurdistan. Nelle ultime 48 ore sono stati registrati 5 attacchi con armi leggere in zone rurali e contro posti di blocco dei Peshmerqa, le milizie di partito curde. Secondo le informazioni raccolte ci sarebbero stati 18 morti tra le forze di sicurezza federali ed i Peshmerqa. Gli attacchi hanno riguardato anche la città di Kirkuk, la regione petrolifera contesa tra il governo autonomo e quello di Baghdad. (2 maggio)

Turchia

Con il pretesto delle misure di contenimento del Covid, il governo Erdogan ha vietato le manifestazioni del primo maggio. Ieri a Istanbul sono stati fermati almeno 170 manifestanti. La polizia ha chiuso tutti gli accessi alla piazza Taksim e alla famosa via Istiqlal, ma i partecipanti al corteo sono riusciti a dribblare i divieti. Anche ad Ankara sono state arrestate 11 persone durante la manifestazione non autorizzata per il primo maggio. (2 maggio)

Siria

Per la prima volta il livello delle acque dell’Eufrate scende a – 5 metri rispetto alla posizione media stagionale. La causa è la politica di punizione collettiva compiuta dalla Turchia che non rispetta gli accordi per la gestione delle dighe. Il danno economico è enorme soprattutto per la zona curda autonoma, che ha dovuto limitare la distribuzione dell’elettricità a soli 6 ore al giorno. Il danno all’agricoltura ed alla pastorizia è ancora maggiore, perché in molti tratti il fiume è diventato un piccolo torrente e tutte le strutture per l’irrigazione sono fuori uso. (5 maggio)

WEBINAR

Patriarcato en revanche

In Turchia e non solo

Un dialogo a più voci

 

Sabato 8 maggio

9.30 – 13

 

Nel 2011 la cosiddetta Convezione di Istanbul vide, come prima aderente, la Turchia, governata anche allora da Erdogan.

La Convenzione intende contrastare la violenza sulle donne e la violenza domestica. Domestica, dentro le case.

Dopo dieci anni esatti la Turchia, ancora governata da Erdogan,  esce dalla Convenzione.

Come spiegarlo?

E’ una questione esclusivamente turca e musulmana?

O, in questi dieci anni, vi è una revanche del patriarcato che riguarda l’Europa e non solo?

Esiste un nesso con la crisi della democrazia, in Europa e non solo?

Il webinar “Patriarcato en revanche”, di sabato 8 maggio, dalle ore 9.30 alle ore 13,  intende aprire, su questi temi, un dialogo a più voci.

Voci musulmane, cattoliche, laiche, di donne  e uomini (in allegato il programma analitico).

Il webinar è promosso dalle associazioni Femminile Maschile Plurale e LIFE, con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche e cultura di genere del Comune di Ravenna.

E’ necessaria e obbligatoria  l’iscrizione

Ci sono state gravi intromissioni in webinar, in recenti casi, di voci e messaggi fascisti, razzisti, sessisti.

Abbiamo scelto la prudenza.

https://www.femminilemaschileplurale.it/patriarcato-en-revanche-in-turchia-e-non-solo/

Associazioni Femminile Maschile Plurale e LIFE – Ravenna

Aiutiamo il Progetto di un ospedale attrezzato a Sinjar, governatorato di Ninewa, Nord Iraq

Aiutiamo le donne e i bambini yazidi

Quest’anno, la Campagna dell’Aglio solidale, si arricchisce di un “paniere” di prodotti biologici ed italiani di alta qualità, che ci fornisce la Coop. Sos Rosarno, da sempre impegnata nel rispetto dei diritti e della dignità del lavoro migrante, un “paniere” così composto:

AGLIO Solidale, un prodotto delle nostre campagne in Valle Scrivia

PASSATA di pomodorini prodotta dalla Coop Sos Rosarno (gr. 430)

STRUNCATURA, pasta di semola di grano duro, “integrale”, tipica del Sud Italia, in passato venduta sfusa e sottobanco, oggi è la base di uno dei piatti più appetitosi della cucina calabrese (mezzo chilo). E c’è pure la ricetta!

L’offerta minima per ogni singolo prodotto è di euro 5

Prenotazione obbligatoria entro il 31 maggio 2021

Per info e prenotazioni:  LUCIA (333 5627137); ANTONIO (335 7564743); SONIA (331 3290229)

Tutti i prodotti del “paniere” saranno disponibili presso la Sede dell’Associazione Verso il Kurdistan, via Mazzini 118, in Alessandria.

Per quantitativi significativi, l’Associazione si rende disponibile ad effettuare il trasporto a domicilio.

Fai una donazione e partecipa al progetto: Associazione Verso il Kurdistan  Odv IBAN: IT17 Q030 6909 6061 0000 0111 185 – Causale: Campagna AGLIO Solidale.. e non solo! 

Associazione Verso il Kurdistan Odv       RETE KURDISTAN ITALIA       CSVA

 

 

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