La comune comitanza-1

di Maia Cosmica

Che cos’è?

La domanda rimane sospesa nell’aria come un frammento e sembra imprimersi nel padiglione auricolare in un punto interrogativo anatomico senza soluzione, senza risposta. Un susseguirsi di punti di domanda, uno sull’altro, uno dentro l’altro, così che anche una risposta potrebbe suonare come un’altra domanda. Ma esistono risposte? Perché?

Perché?

Un frammento di vita è vita? Perché una parte è uguale all’intero? È una cosa in sé o una riproduzione su scala minore di un’altra cosa? Ogni domanda esclude tutte le altre o le implica insieme alla vita di tutte le altre non-domande? Una domanda è un frammento di vita che ha un motivo? Ha un senso? Un verso? Implica un tempo?

Quando?

C’è un prima? C’è un dopo? O solo un momento? Quando viviamo un frammento di vita possiamo percepirne una storia, un tempo narrativo e linguistico che lo contenga e allo stesso tempo lo riveli, gli dia forma e spessore, durata! ..o è inganno linguistico, illusione percettiva? Un’illusione che ci induce al continuo e comune domandare intorno a quel frammento? Intorno dove?

Dove?

Intorno, forse in tondo, in fondo dov’è? Ingabbiare, irretire uno spazio crea confini o caselle di una battaglia navale planetaria? I confini e i cardini definiscono uno spazio o sono spazio anch’essi? Noi ci perdiamo là dove incontriamo il limite o là dove limite non c’è? È possibile perdersi in uno spazio illimitato seppur finito? Ed è possibile trovarsi? Trovare chi?

Chi?

Chi o cosa? Siamo cose noi per le cose che sono per noi o siamo chi? Chi si pone la domanda è un chi per chi? Chi si pone una domanda è singolare o plurale? Maschile o femminile? Indefinito? Indefinibile? Il soggetto è una funzione? Una funzione definisce chi la svolge? Nomina o funge? Finge? Commissiona o frammenta in cosa il chi? Chi o cosa ..chi è? Cos’è?

Una storia non c’è e non ci può essere. Ci sono domande, comuni. Un sentire comune, un agire comune che commissiona storie che hanno un tempo e un luogo, a volte molti tempi e molti luoghi, che hanno i chi e i cosa che ogni storia individua e rende comuni, storie che si riempiono di risposte e di perchè definendo, finendo come sono cominciate, così che altre storie abbiano luogo e tempo, con i loro chi e i loro cosa.

Domande senza fine che accomunano il media attivista che sperimenta mezzi e modi di comunicare la vita e il comitato che sperimenta mezzi e modi di vita. La comune comitanza sta in una mano eppure dalla sua stretta sfugge, tra le dita, come granelli di sabbia, che sono granelli, uno per uno, e sabbia, tutti insieme. Domande, una per una, storia, tutte insieme.

Rom Vunner

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *