La «conadizzazione» di Cesena (e dintorni)

di Davide Fabbri

La notizia dell’interruzione della direzione del Mercato Coperto di Cesena da parte della società Voluptas di Andrea Rossi e Luigi Di Placido (imprenditori e consiglieri comunali) non mi sorprende. Neppure l’affidamento di tale direzione a CIA~Conad mi stupisce. Per me non sono colpi di scena. Non poteva andare diversamente. Vi è una logica politica piddina in tutto questo, fatta di scelte politiche precise: impoverire il tessuto commerciale della piccola rete dei commercianti del centro storico e privilegiare platealmente le attività della grande distribuzione organizzata [Conad del Montefiore in primis]. Era facilmente prevedibile il fallimento direzionale e gestionale della struttura del Mercato Coperto. L’ho scritto in tutte le salse, nel pressoché totale disinteresse della città. I miei assidui 25 lettori conoscono da tempo la mia valutazione politica – estremamente negativa – sulla vicenda, iniziata con la cosiddetta riqualificazione in project financing del Foro Annonario “Mercato Coperto” di Cesena. Un esempio molto discutibile di privatizzazione di spazi pubblici importanti. In tempi non sospetti ho sempre affermato che le condizioni del Foro Annonario (e della sua struttura di proprietà comunale) necessitavano di interventi di riqualificazione… ma non quelli che si sono realizzati. Non andava espulso il mercato di produttori locali della frutta e verdura. Si trattava – e si tratta tuttora – di un luogo pubblico nel cuore del centro storico della città, che andava trattato con la massima cautela. Sia perché “carico della storia” di Cesena, sia perché luogo importante e popolare del nostro territorio. Ho sempre contestato con forza lo snaturamento progettuale dell’identità dei luoghi voluto con forza e determinazione dall’ex sindaco Paolo Lucchi (con attività commerciali per me incompatibili come quelle del supermercato alimentare della grande distribuzione di CIA-Conad, recentemente persino ampliato in deroga rispetto alle regole del centro storico) e le modalità scelte dal Comune a guida PD per l’esecuzione dei progetti e per l’affidamento gestionale. Il “progetto di finanza” non è stato altro che l’affidamento in concessione alla società «Foro Annonario Gest srl» del presidente Giampiero Placuzzi, nonché vicesegretario di Confartigianato, che è socio della «Foro Annonario Gest srl». I soci della società in concessione dal Comune sono attualmente Confesercenti, Confartigianato, BCC Romagnolo e CIA Conad, soggetti privati che hanno in gestione un’importante opera pubblica comunale la quale, come contropartita, sta beneficiando dell’assegnazione dell’opera per ben 38 anni. Il fallimento del Foro Annonario è stato provocato dalla assurda politica del PD e da chi ora – Paolo Lucchi – ha persino in mente di diventare il prossimo presidente di uno dei centri di potere più importanti: LegaCoop Romagna. 

La foto ritrae i protagonisti principali: Luca Panzavolta [amministratore delegato di CIA-Conad] e Paolo Lucchi, l’ex sindaco di Cesena, che inaugurò il nuovo Mercato Coperto nel 2014. 

 

Redazione
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