La Forma dell’Acqua – Guillermo Del Toro
(visto da Francesco Masala)
due donne protagoniste, Sally Hawkins (La felicità porta fortuna – Happy Go Lucky, di Mike Leigh) e Octavia Spencer (Il diritto di contare), e Richard Jenkins, oltre al solito bravissimo Michael Shannon.
una storia anni ’50, con l’american way of life protagonista, rullo compresore per i deboli e i non adatti, il razzismo, lo sfruttamento della natura per il petrolio, un mostro di cui si capisce poco, e di cui non sanno cosa fare, il poliziotto torturatore e assassino, all’occorrenza, farà il suo sporco lavoro.
tranne Elisa, lei sa capirlo ed essere capita.
come in Arrival il contatto con l’alieno avviene attraverso un vetro, unica separazione e legame fra i due mondi.
un film che è un po’ fantascienza, un po’ d’amore, un po’ spy story, indefinibile in una sola categoria, meno male.
buona visione.
https://markx7.blogspot.it/2018/02/la-forma-dellacqua-guillermo-del-toro.html
Concordo e no. Sono d’accordo con quanto scrive Francesco ma… Ma questo suo commento positivo lo sento freddo e qui dissento. A me invece (e a Tiziana: siamo già due) il film ha entusiasmato. Uno dei più belli del diciottennio, insomma dell’ultimo secolo. Sa comunicare sui grandi temi, quel che più importa, ma affascina anche nei particolari e in una cinefilia senza muffa o nostalgia.
sono completamente d’accordo con Tiziana e Daniele. Da dire ci sarebbe molto ma preferisco il silenzio metafisico dell’acqua e dell’aria.
E non mi riferisco alle elezioni prossime venture.
Questa creatura è intelligente, capace di imparare un linguaggio e capire le emozioni…
Quando mi guarda non pensa che io sia incompleta. Mi vede per quello che sono.