La generazione (quasi) perduta

di Božidar Stanišić

Renzi-gelato

Sono stupido – non riesco a capire i sorrisi delle ministresse e dei ministrini dell’attuale governo: inzuppati nell’ottimismo del Napoleone fiorentino, sono di buon umore anche quando sentono le percentuali della disoccupazione dei giovani nel Paese.

Sono stupido – metto in dubbio non solo la loro “cultura” sociale e politica ma pure l’esistenza della ragione nei loro cuori che battono solo per il proprio bene.
Sono stupido – dico che la cultura politica, di fronte a quasi metà della popolazione giovanile (se aggiungiamo tutti i cassaintegrati attuali e futuri, poi disoccupati che ormai non cercano lavoro, ci tremano le mani) dovrebbe esserci UN’ALTRA cosa.

Sono stupido – “un’altra cosa” dovrebbe essere anche il dare l’esempio personale, a partire dai mega guadagni dei deputati e senatori (sinora nessuno esempio: e potevano darlo gli ex presidenti ancora viventi della Repubblica o anche Monti, Fornero e altri, molti altri.

Sono stupido – non ho capito, in 23 anni della mia vita qui, che c’è davvero un’Italia stra-egoista, non pronta ai sacrifici (sono quella “cosa” indirizzata agli altri, ai “fagiolini” umani, alle famiglie 500 euro e… e… e…).

Sono stupido – e non sono sordo, né cieco: sento e vedo come la pensano molti giovani e noto che fra loro sono, sempre di più, quelli che non si riconoscono più nel Paese nativo.

Sono stupido – ma nonostante ciò ripeto queste povere righe: chi non vede questa generazione perduta, sarà responsabile del futuro di questo Paese, del suo stato di salute sociale e dei cambiamenti che trasformano la cultura nei suoi derivati subculturali, non meno pericolosi della perdita delle capacità dei giovani disperati.

Sono stupido – qualche giorno fa, con questo caldo pazzesco, potevo star zitto e buonobuono in una compagnia casuale che lodava il Ministero dell’Ottimismo di Roma.

Sono stupido – ho aperto la bocca, e non per mangiare il gelato.

Renzi-TheEconomist

 

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