La matematica della lana di pecora

Intervista a Daniela Ducato, «Donna per l’ambiente 2013»

ripresa da http://cagliari.globalist.it/ (giovedì 7 marzo 2013)

di Andrea Mameli

Nuovo riconoscimento per Daniela Ducato. Alla fondatrice dell’impresa

Edilana è stato assegnato il Premio Internazionale «Donna per

l’Ambiente 2013 Mimosa d’Oro». Il premio sarà consegnato a Parma il 9

marzo 2013 nella sede dell’Unione Industriali di Parma. Daniela Ducato

è la 23-sima donna premiata con la Mimosa d’oro dal 1992. Prima di

lei: Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente onorario del Fondo per

l’Ambiente Italiano, Julia Hill, nota come “la ragazza sull’albero”

(per salvare una sequoia di mille anni vi rimase appesa per 783

giorni), Margherita Hack, Milena Gabanelli.

 

Daniela, nonostante la grande quantità di premi che hai vinto, di cui

ho sinceramente perso il conto, recentemente ti sei dichiarata una

formichina. E hai aggiunto che se il mondo sta iniziando a premiare le

formichine significa che sta cambiando qualcosa. Ma sta davvero

cambiando qualcosa? E che cosa?

 

Nei confronti dei temi ambientali c’è una consapevolezza sempre più

elevata, e sempre più trasversale, quindi sempre più estesa. Anche

l’essere più piccolo oggi viene guardato come portatore di

biodiversità di preziosità. Cambiano le misure, oggi piccolo è anche

bello utile, formiche comprese.

 

Vuoi spiegare alle lettrici e ai lettori perché festeggerai la

matematica il 14 marzo, giornata del Pi Greco?

 

Il 14 marzo la matematica si celebra a livello planetario. In tutto il

mondo è la Giornata del Pi greco, Pi Day (3.14 secondo la notazione

anglosassone) per rappresentare in modo festoso e coinvolgente

l’importanza della matematica e delle scienze in genere. Festeggeremo

in diverse città italiane ed anche nella mia Sardegna, con giochi

urbani di matematica da mangiare e percorsi ludici di aritmetica da

indossare. Guarderemo il mondo con occhi di ragni di farfalle di rospi

scoprendo geometrie inaspettate. Nei giardini scopriremo le radici

quadrate e nelle aziende che ogni giorno usano tutto il loro coraggio

per far quadrare i conti ci saranno i laboratori delle uova di

ciocco-lana. Noi imprenditori di Casa Verde CO2.0 daremo i numeri .

senza commentare senza giudicare presenteremo solo i numeri, le cifre

degli sprechi realizzati in nome della green economy e della ricerca.

Tutto è organizzato senza clamori, senza denari. Come dice bene il

matematico Pier Giorgio Odifreddi: non è un caso che la meritocrazia

sia più diffusa nei Paesi del mondo campioni di matematica (con Korea

e Giappone in testa).

 

C’è chi pensa che sostenibile sia solo una nuova etichetta da

sfruttare per far soldi, senza crederci. Per te cosa significa

sostenibilità?

 

Mi sento vicina alla blue economy che si ispira alla natura dove non

esistono disoccupati, non esistono sprechi e consumo di ambiente ma

rigenerazione dell’ambiente e del paesaggio. Lo scarto di uno diventa

risorsa dell’altro, non si butta via nulla, tutto è utile. Buona parte

della green economy invece si è rivelata inutile sprecona e

consumatrice di paesaggio e di risorse economiche. La sostenibilità

necessita di rigore scientifico, per misurare e quindi dare valore

oggettivo all’eccellenza all’innovazione scientifica. Questo rigore

matematico spesso viene negato per far posto ad una sostenibilità di

facciata per meglio spacciare come risultati innovativi dati obsoleti, non

competitivi. E’ importante finanziare la ricerca se è produttiva

(per davvero). Se non si produce ricerca (ricerca vera) non si

producono posti di lavoro e iniziative autoportanti autonome bensì

l’assistenzialismo utile ad alimentare gli appetiti dei politici

partner delle solite tipologie di prenditori (da non confondere con

gli imprenditori). Seppur con molta buona volontà anche qui in

Sardegna molti bandi per l’innovazione (parlo del mio settore

bioedilizia) nascono senza conoscere le aziende produttrici senza

considerare l’esistente, senza ascolto del territorio, quindi vengono

applicati criteri e metodi – compresi quelli di valutazione – che non

prendono in considerazione le innovazioni già realizzate e addirittura

presenti nel mercato nazionale e internazionale. Il problema è che in

nome della sostenibilità e dell’ambiente da salvare si finanziano enti

e giri di consulenze per realizzare finte innovazioni, fotocopie

sbiadite dell’esistente, senza mercato, senza futuro.

 

Ho letto che Edilana è l’unica industria italiana del settore laniero

in grado di produrre a Km zero dalla materia prima locale fino al

prodotto finito. Come si riesce a ottenere un risultato simile?

 

I valori prestazionali di Edilana partono dal valore lambda di

conducibilità termica 0,032 W/mk. Sono in tanti a produrre isolanti

vegetali o di lana di pecora ma nessuno vanta questi numeri di

eccellenza. A questo si deve anche l’ultimo premio europeo assegnato a

Edilana come miglior prodotto per l’efficienza energetica nel settore

isolanti naturali a basso impatto energetico e senza petrolchimica.

Non basta avere una buona materia prima, occorre una tecnologia

industriale innovativa. Produciamo 100% made in Italy, nello specifico

in Sardegna con stabilimento produttivo nel territorio di Bitti nella

piana del Goceano. Edilana è l’unica industria italiana del laniero a

produrre a Km zero dalla materia prima locale fino al prodotto finito

sempre in loco, con un impianto all’avanguardia in campo nazionale e

dalla notevole capacità produttiva pari alla lavorazione di tutta la

lana ovina nazionale. Altri poli tessili italiani non possono vantare

come noi il Km zero perché non disponendo in loco di grandi quantità

di lana locale (necessari per giustificare una produzione industriale

non assistita) sono costretti a importare la lana da Cina, Nuova

Zelanda ecc con un aggravio di CO2 e senza tracciabilità ecologica e

di protocollo produttivo. Abbiamo dimostrato con i fatti che

l’industria Edilana sta alla Sardegna come l’industria legno sta

all’Austria. Il tutto senza un solo euro di finanziamento pubblico,

grazie alle sinergie imprenditoriali, al buon senso di usare

l’esistente senza sprechi di talento e di denaro. E’ più che

necessario imparare a fare i conti e rendere omaggio alla matematica

anche in modo ludico.

   http://www.edilana.com/

 

Redazione
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