La memoria è un inciampo?

“Rompere la superficie”: il 27 gennaio, l’amnesia permanente, il futuro, le domande

editoriale del numero 259 della rivista “Pollicino gnus” (*):  Invito ad inciampare – Pietre d’Inciampo sul territorio reggiano

Chi non ha futuro non ha memoria

di Mariangela e Matthias per la redazione di “Pollicino Gnus”

Il 27 gennaio è la giornata della memoria e come redazione di Pollicino Gnus abbiamo pensato di arrivare in anticipo rispetto a quella data per darvi qualche spunto di riflessione. (…)

La parola memoria è molto usata e forse abusata. È importante ricordare e imparare prestando attenzione al contesto, e non solo alla singola testimonianza.. attorno alle storie individuali occorre individuare una trama che ci dia indicazioni di lettura, per non prendere tutto come pura verità ma per metterci nelle condizioni di saper scegliere.

I ricordi sono traduzioni di memoria influenzati dalle esperienze di vita… La memoria non è individuale, si può fare memoria insieme, mettendola in discussione. Tutto questo per arrivare al futuro. Avere un’idea del futuro è la base di partenza per interrogare e capire il passato. Nel blog del collettivo bolognese WuMing abbiamo trovato una definizione di memoria in cui ci ritroviamo:

“Abbiamo sempre l’impressione che sia il contrario, che dal passato s’impari e che senza quello, senza memoria, non ci sia futuro, ma è piuttosto vero il contrario: chi non ha un’idea del futuro non sa porre domande al passato, e senza una domanda, i ricordi restano coperti e muoiono.”

Perciò cosa vuole dire fare memoria oggi? Cosa vuol dire porre domande al passato? Per noi significa rompere la superficie, fare rumore, fare polvere, incastrare, lasciare tracce oggi.

Un buon esempio è un’esperienza nata anni fa dall’idea di un artista tedesco, Gunther Demning: creare un monumento diffuso nelle strade delle città, da calpestare ma inciampandoci, per fermarsi a pensare. Parliamo di Pietre d’Inciampo, sampietrini d’ottone in ricordo delle vittime delle persecuzioni fasciste e naziste, messe nel selciato davanti all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima. A Reggio, l’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea (Istoreco) assieme alle scuole si sta occupando di diffondere questo progetto dal 2015. Anche a gennaio 2018 (il 12 e il 13 gennaio) si proseguirà sul nostro territorio nella posa delle Pietre.

Questo numero di Pollicino è perciò dedicato alle Pietre d’Inciampo e alle vittime che non vogliamo dimenticare, a cui, grazie a questo progetto, si è ridato visibilità alle loro storie di vita. Un progetto per la memoria che si trasforma in atto di responsabilità.

Memoria e responsabilità, due concetti che camminano assieme.

L’INDICE DEL NUMERO 257

Chi non ha futuro non ha memoria

Invito ad inciampare

Cos’è una Pietra d’Inciampo

Laboratorio didattico sulle Pietre d’Inciampo

Alcune biografie…

Le pietre in provincia di Reggio Emilia

Adotta una Pietra d’Inciampo

Le Pietre d’Inciampo a Sant’Ilario d’Enza

Viaggio della Memoria per adulti e ragazzi

(più le consuete rubriche che accompagnano ogni “monografico” della rivista reggiana)

 (*) In “bottega” abbiamo già presentato altre volte Pollicino gnus. Per chi desiderasse abbonarsi: sono 25 euri l’anno attraverso una delle seguenti modalità:

– bollettino postale sul conto corrente postale n. 1020286678, intestato ad Associazione Pollicino Gnus, Via Vittorangeli 7/d, 42122 Reggio Emilia, con causale “quota sociale 2018”;

– bonifico bancario utilizzando il codice IBAN: IT59 Z076 0112 8000 0102 0286 678 intestato ad Associazione Pollicino Gnus, Via Vittorangeli 7/d, 42122 Reggio Emilia, con causale “quota sociale 2018”;

– in contanti direttamente presso la sede di Via Vittorangeli 7/d, a Reggio Emilia. Prima di passare è consigliato chiamare allo 0522.454832

– in contanti l’ultimo mercoledì del mese dalle 18 alle 20 al “Mercato dei Piccoli Produttori”, c/o Casa Bettola, via Martiri della Bettola 6 a Reggio Emilia

 

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • domenico stimolo

    Il 27 gennaio – Giorno della Memoria – una rilevante iniziativa sarà compiuta a cura dal Liceo Statale Mario Cutelli di Catania. In memoria del prof. Carmelo Salanitro, martire antifascista ucciso nel lager di Mauthausen il 24 aprile 1945, una “pietra di inciampo” sarà collocata sul marciapiedi dinanzi al Liceo, sito in via Firenze 202. Nella mattonella, di ottone lucente, è inciso il nome e cognome del deportato, età, luogo di detenzione e data di morte.

    La cerimonia di posa della mattonella si svolgerà alle ore 11.30. Interverranno, tra gli altri, Il Sindaco di Catania – avv. Enzo Bianco -, il Dirigente dell’Ambito Territoriale di Catania – dott. Emilio Grasso -, il Rettore dell’Università di Catania – dott. Francesco Basile – , la nuora di Carmelo Salanitro – prof.ssa Maria Salanitro Scavuzzo -.
    E’ questa la prima iniziativa di memoria su “pietra”, Stolpersteine, realizzata in Sicilia.

    L’idea di ricostruire la memoria su mattonella stradale di “ uccisi e perseguitati dai nazifascisti, deportati”, collocandola nel luogo che ha visto eseguita l’atroce crimine, è dell’artista tedesco Gunter Demnig. L’iniziativa è iniziata a Colonia ( Germania) nel 1995. Ad ora in Europa questo “globo internazionale della memoria” è costituito da oltre sessantamila pietre installate. Le prima in Italia ad iniziare dal 2010.
    L’ “inciampo” è visivo, costringe i cittadini transitanti a ricordare, ad essere consapevoli e riflettere sugli efferati misfatti consumati dai nazifascisti, e sulle persone, uomini e donne, che ebbero immollata la vita dai cultori della “razza eletta”.
    Ricordare, per valorizzare le libertà, la democrazia, i diritti sociali e civili, duramente conquistati.

    Comunicato del Liceo Cutelli:
    https://www.liceocutelli.gov.it/attachments/article/414/diffusione%20evento.pdf

    “ Lettera” di Memoria e Libertà

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