La terza generazione – Rainer Werner Fassbinder

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di Francesco Masala

i terroristi di Fassbinder sono una banda di rivoluzionari al confine fra la tragedia e la farsa, non troppo diversi, forse, dai nostri terroristi.
la polizia li tiene d’occhio, ma riescono a fare quello che vogliono, o che credono di volere.
una frase colpisce, quando a un certo punto un poliziotto dice a un imprenditore nel settore della sicurezza: “Qualche tempo fa ho sognato che i capitalisti avevano inventato il terrorismo per costringere lo Stato a difendere i loro interessi”.

(si parla anche di Solaris, di Andrei Tarkovsky, e le immagini del film che passa alla tv, all’inizio, sono tratte da Il diavolo, probabilmente…, di Robert Bresson).

un paio di giorni dopo aver visto il film (del 1979) ho ascoltato alla radio il ricordo del processo da parte delle Brigate Rosse a Roberto Peci (qui, nel 1981); il filmato del processo inizia con le note di Bandiera rossa e termina sulle note dell’Internazionale. 
anche nel film di Fassbinder si sente l’Internazionale. 
chissà se la visione di questo film agli aspiranti terroristi avrebbe evitato infiniti (e inutili) lutti, era il 1979, molte cose strane erano successe e molte ancora sarebbero successe.
intanto si può recuperare in rete il film, un piccolo preveggente capolavoro.

http://markx7.blogspot.it/2016/02/la-terza-generazione-rainer-werner.html

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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