L’altro volto della speranza – Aki Kaurismäki
(visto da Francesco Masala)
dalla fredda Finlandia arriva un film che mostra una storia di esseri umani, ognuno ha un nome e una personalità.
quando uno lo conosciamo per nome è il primo passo per vederlo in faccia, non è un altro indistinto in una massa di altri, ma uno come noi.
un po’ di cinema muto, come Chaplin o Tati, un po’ di Vittorio De Sica e molto Kaurismaki, impastati insieme, e appare questo gran film, che tutti possono capire.
poi, per caso, la storia raccontata è una storia quotidiana, per milioni di persone e per gli europei, controlli, documenti, polizia, picchiatori e assassini europei per la purezza della razza.
e meno male che c’è Wikström, che dà prima un pugno e poi una mano, per non dire tutt’e due, a Khaled.
per non parlare del cane.
se avete capito poco di quello che c’è scritto sopra, come spero, è solo per farvi andare al cinema, ogni cosa sarà illuminata.
Kaurismäki è uno scandinavo anomalo – quasi una rarità. Ce ne fossero molti altri come lui … Ma purtroppo non accade spesso. Quindi … Grazie per la segnalazione, non vedo l’ora di tornare al cinema per vedere il film. P. s.: Adesso “Paterson” si trova anche come DVD 😉 🙂
anche gli scandinavi, forse, non sono più quelli di una volta 🙂