L’anima socialista di New York in una chiesa evangelica nel Bronx

di Davide Mamone (*)

Il socialismo di New York (ma non degli Stati uniti) rinasce nella sala della St. Paul’s Evangelical Lutheran Church

Alexandria Ocasio-Cortez, durante il suo intervento alla St. Paul’s Evangelical Lutheran Church

 

Nella sala della St. Paul’s Evangelical Lutheran Church, a Parkchester nel Bronx, c’è tutto il suo popolo riunito ad attenderla. Newyorkesi lontani dal denaro di Midtown Manhattan. Lavoratori della classe media, ormai in via di estinzione. Volontari. Rappresentanti dei sindacati e delle associazioni di quartiere. Quando arriva ed entra nella sala, si alzano tutti in piedi ad accoglierla. Sono circa trecento, molti rimangono fuori pur di ascoltarla. E la applaudono, forte, come se fosse un tripudio.

Alexandria Ocasio-Cortez è una donna di 28 anni. Nata con la passione per la politica, pur non avendone mai fatta a livello istituzionale, si presenta come persona comune tra la gente comune. Di recente, lo scorso giugno, ha vinto a sorpresa le primarie dei Democratici per il 14esimo distretto di New York (Bronx-Queens), ribaltando le previsioni dei sondaggi e imponendosi contro il democratico dell’establishment, Joseph Crowley, da più di due decenni al Congresso. E ora è candidata per un seggio alla Camera alle elezioni di Midterm, previste per il mese di novembre. Per il partito democratico d’America e di New York, la sua vittoria è stata un vero e proprio trauma. L’ennesimo, dopo la vittoria di Donald Trump nel 2016. Uno dei primi, interni al partito. Ma la strada da fare verso il potere, per lei così come per i candidati progressisti come lei in tutta America, è ancora molto lunga.

Da sinistra: Ocasio-Cortez e Ady Barkan

L’incontro a cui Ocasio-Cortez partecipa, alla St. Paul Church, è la prima tappa del suo “listening tour” per i quartieri della città. Una conversazione con Ady Barkan, attivista democratico di 34 anni, affetto da sclerosi laterale amiotrofica, che sta facendo campagna in queste elezioni di metà mandato a sostegno dei Dem, e con le parti sociali del quartiere. E infatti, la 28enne di mamma portoricana e di papà americano, entra nella sala alla St. Paul con un’agenda in mano. Saluta quasi intimidita i suoi sostenitori. Poi si siede in prima fila e ascolta, prendendo appunti delle parole di chi interviene: dai rappresentanti delle associazioni no profit del Bronx che sostengono le attività contro il razzismo, a quelle di supporto delle famiglie in difficoltà con la copertura sanitaria, dai rappresentanti dei sindacati, alle associazioni di quartiere di Parkchester. Ocasio-Cortez è sempre concentrata a scrivere. Alza la testa ogni tanto per sorridere al suo interlocutore o alla sua interlocutrice. Applaude agli interventi, senza smettere di prendere appunti. Solo dopo un’ora si alza e prende lei la parola con Ady Barkan. E quando lo fa la ascoltano tutti, tra silenzio e urla di approvazione.

Nella chiesa evangelica di Parkchester, culla per un giorno del socialismo newyorkese, la lavoratrice della classe media venuta dal Bronx, che ora sogna il Congresso di Washington, ricorda ogni volta che può che anche lei vive a un paio isolati dalla St. Paul’s Church. Ricorda che anche lei è conscia di quali siano le sofferenze del quartiere, perché le subisce in prima persona come tutti. Proprio lei, che nel suo video di promozione della campagna elettorale alle primarie, aveva annunciato che fosse giunto il momento di “una di noi (del popolo, ndr)” contro l’establishment dei democratici che “ha preferito i soldi” alle “persone”. Proprio lei, Ocasio-Cortez, che parla di salario minimo garantito e di riforma sanitaria per tutti. Di equità e di giustizia sociale. Di università e di servizi pubblici. E lo fa con un coinvolgimento appassionato, con tanta grinta, e con un orizzonte temporale lungo, sognando tra “cinquant’anni di poter raccontare ai miei nipoti di aver creato per loro per un pianeta e un’America migliore”.

Per un cittadino europeo all’ascolto, ciò di cui parla Ocasio-Cortez è scontato. Il salario minimo garantito, la copertura sanitaria come diritto e non come servizio, l’abbattimento delle tasse per l’università pubblica, le politiche a sostegno della famiglia, un sistema previdenziale di stato: sono tutti aspetti a cui si ha accesso fin dalla nascita, nell’area UE, o quantomeno in gran parte di essa. Ma per gli americani d’America, tutto questo rappresenta una novità quasi assoluta. E lei lo sa bene. Così come sa bene di essere considerata per questa ragione una candidata “estremista”, da evitare persino se si è Democratici.

Al netto di quali siano le singole battaglie, c’è un filo che lega quella chiesa evangelico-socialista del Bronx all’Italia. L’ambiente che si respira a Parkchester mentre parla Ocasio-Cortez ricorda un po’ infatti quello che si respirava a Milano, Cagliari e Napoli nel 2011: nelle assemblee di zona ai tempi delle candidature a sindaco “arancioni” di Giuliano Pisapia, Massimo Zedda e Luigi De Magistris. Un vento di “sinistra-sinistra” stanco dell’establishment di centro-sinistra, lontano dalle strutture tradizionali dei partiti di destra e di sinistra, che incanala la sua via divisa tra senso civico e vecchi ideali sopiti, seguendo le parole e gli slogan di un candidato forte, a seguito di una vittoria a sorpresa nelle primarie.

Ciò che accomuna New York e l’Italia del 2011, però, è anche un altro aspetto. Il fatto che questo vento di “sinistra-sinistra” stia andando molto, molto a intermittenza anche negli USA. Nell’Italia dei Pisapia, degli Zedda, dei De Magistris, si fermò alle vittorie nelle elezioni comunali di quelle grandi città e non arrivò mai al governo del Paese. A New York, invece, l’intermittenza è confermata dai risultati delle primarie democratiche degli altri Stati, proprio nelle ore in cui Ocasio-Cortez stava parlando al suo popolo nel Bronx.

A partire dal Michigan. Dove da una parte la progressista Rashida Tlaib, sostenuta da Ocasio-Cortez, ha vinto le primarie del 13esimo distretto, e si candida ora a diventare la prima donna musulmana a entrare nel Congresso americano. Mentre dall’altra, il candidato progressista Abdul El-Sayed ha perso la sua sfida elettorale per diventare governatore dello Stato del Michigan. Musulmano, 33 anni, medico e progressista, sostenitore di una riforma sanitaria locale accessibile a tutti e fortemente sostenuto da Bernie Sanders e Ocasio-Cortez, è stato sconfitto da Gretchen Whitmer, supportata invece dalla corrente moderata dei Dem e considerata da molti analyst una versione più giovane di Hillary Clinton.

In Missouri poi, l’attivista Cori Bush sostenuta da Ocasio-Cortez ha perso nettamente contro il democratico William Lacy Clay, in carica al Congresso dal 2001, nel distretto 1 dove Clinton ebbe il 77% dei voti nel 2016. Mentre in Kansas, nel 3° distretto, a vincere le primarie dei democratici è stata Sharice Davids  —  che potrebbe diventare la prima nativa americana, omosessuale, ad essere eletta al Congresso per il Kansas, dovesse imporsi a novembre sul repubblicano Kevin Yoder  — ai danni del candidato progressista di Ocasio-Cortez, Brent Welder.

Queste sconfitte inframezzate da singole vittorie rappresentano una frenata da tenere in considerazione, per la nuova generazione dei socialisti d’America. E sono segnali di come gli Stati Uniti continuino ad essere un Paese sempre più spezzettato e sempre più diviso, e non solo tra Trump e anti-Trump, ma anche tra sinistra moderata e sinistra progressista. Tra sinistra Dem e “sinistra-sinistra”. Tra “democratici-e-basta” e democratici socialisti. E di quanto possa essere complicato, per una candidata giovane venuta dal basso come Ocasio-Cortez, arrivare in alto, scalare la seconda parte della montagna del consenso nazionale, e rimanere a stretto contatto con il potere senza scendere a compromessi sulle proprie battaglie. Anche se si è amati follemente nella chiesa evangelica del Bronx, in un lunedì sera di agosto. Proprio perché quella chiesa evangelica del Bronx rappresenta l’anima socialista di una città, New York, molto molto diversa dal resto d’America. Almeno per ora.

(*) tratto da Medium

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