Lansdale, versione teppista

La parodia di un classico è arte difficile. Figurarsi l’impresa di mescolare i marziani di Wells, il Passepartout di Verne, un po’ di pirati fra cui l’Olandese Volante e uno scimmione che si chiama Rikwalk ma sembra proprio coso lì, quello che s’arrampica…. ecco sì King Kong. A complicare il quadro ci sono persone realmente esistite come Toro Seduto e gli autori mescolati alle loro creazioni: un Jules Verne arrabbiato perchè sua moglie è scappata con Phileas Fogg; un assai decaduto Samuel Langhorne Clemens noto ai più come Mark Twain; quel cattivo geniale di Herbert George Wells. Aggiungete ai protagonisti una foca diventata ssss – saggia, stramba, scatenata e scurrile – dopo aver subìto gli esperimenti di uno scienziato quasi sputato al «dottor Moreau» di Wells. Quanto alla cronologia esatta degli avvenimenti… lasciamo perdere. Sappiate subito che di Marte ce n’è tanti: tempo e spazio si ri-mescolano e forse faranno passare tutt’insieme «il selvaggio west, i dischi volanti, il rock and roll, i supereroi».

A osare tanto è Joe Lansdale, autore che ha scritto una quantità impressionante di libri. che più diversi non si può, e… riesce a pubblicarli tutti. Come la Terra, attaccata dai marziani, anche Lansdale qui rischia la catastrofe ma alla fine trionfa. Questo «Londra in fiamme» (Fanucci: 190 pagine per 12 euri) non è un capolavoro ma avvince e in qualche punto raggiunge vertici di comicità, spudoratezza e cattiveria. Una sola contro-indicazione: se avete problemi di scatologia – insomma non vi piace sentir parlare di merda e dintorni – lasciate perdere questo romanzo. Ned la foca infatti si diverte a scrivere nel suo diario (e sulla tavoletta con la quale comunica) dettagliate notizie e riflessioni sugli escrementi suoi e altrui quasi con la stessa passione che applica nel mangiare pesci di ogni tipo.

L’idea di letteratura che Lansdale abbraccia in alcuni (non tutti) suoi libri somiglia al furore dissacratorio, con qualche punta di teppismo, che spesso accompagna l’acne giovanile. Ma c’è sapienza in questo acido muriatico. Il pestaggio dell’ometto che fa cronache troppo dettagliate, la definizione super-perfida degli angeli, i litigi fra marziani, la morte (nelle prime pagine) della scimmietta Huck Finn rischiano seriamente di entrare a loro volta nei classici il cui destino è sopravvivere anche nella riscrittura più perfida.

Se nella trama non tutto è chiaro o se la macchina del tempo ha un funzionamento incerto tenete presente il pensiero di Ned: «Cosa volete che ne sappia io. Sono soltanto una foca con un fez in testa, mica un cazzo di matematico o di scienziato. A malapena so far bollire l’acqua».

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

2 commenti

  • Interessante. Lascia storditi.
    Lansdale ci prova sempre, alle volte riesce, spesso crolla, qualche volta svetta.
    Certe volte penso che gli editori mica leggono quel che ha scritto, prima di pubblicarlo.
    Beato Joe.
    zzz

  • Non è possibile credevo di avereli tutti,e letti tutt…Londra in fiamme me manca…che bellooooo…anche se mi pare Joe sia ancora vivo,per esempio Bunker quando se ne andato ero desperado,poi zacchete,l’ultimo postumo…

Rispondi a Marco Pacifici Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *