Laputa, Umberto Eco, «Query»
«L’isola volante o galleggiante ha forma perfettamente circolare con un diametro di 7837 metri, cioè un quattro miglia e mezzo […] La base,
o se si vuole la superficie inferiore che è quella che si vede dal basso, è una lastra levigata di diamante. Spessa 200 metri […] Il sovrano può, volendo, portare l’isola al di sopra delle nuvole […] Al centro dell’isola si apre un pozzo largo 5o metri, attraverso il quale gli astronomi scendono in una vasta grotta detta “flandona gagnole” […] Qui si può trovare una gran quantità di sestanti d’ogni tipo, quadrati, telescopi, astrolabi e altri strumenti astronomici. Ma ciò da cui dipende il destino dell’isola è un magnete di proporzioni colossali, a forma di spoletta di tessitore…».
Avete riconosciuto Laputa, l’isola volante piena di scienziati pazzi? Non cercatela su un atlante. La troverete invece nel (mai invecchiato) «I viaggi di Gulliver» di Jonathan Swift oppure nel film del 1986 «Laputa – Castello nel cielo» (天空の城ラピュ) di Hayao Miyazaki e naturalmente in ogni mappa dei territori immaginari, tema che uno di questi martedì il blog affronterà (l’astrofilosofo? Miglieruolo? db? O tutti e tre insieme i fantascienzettieri più magari un D’Artagnan? Vedremo).
Intanto però…
Un’immagine di Laputa campeggia sulla prima pagina del nuovo numero (il 17: 84 pagine per 12 euri) della rivista «Query», sottotitolo «La scienza indaga i misteri». E serve a introdurre il bellissimo dossier «Un viaggio per le terre leggendarie» (22 pagine) «con Umberto Eco» o meglio con un lungo estratto – «L’interno della Terra, il mito polare e Agattha» – del suo ultimo libro «Storie delle terre e dei luoghi leggendari» corredato da un’intervista di Paolo Di Stefano all’autore e da una recensione “magica” di Mariano Tomatis.
E’ una buona occasione per conoscere «Query» (arrivata al quinto anno cambia formato e aumenta le pagine): altre info su www.quewryonline.it… E con questo vi saluto che è sabato e vado in discoteca (sono il barista ma che andate pensare?). Anzi no, vedo una mano che si alza. D’accordo una domanda sola che poi devo proprio uscire. Chiede il signore con i baffi a manubrio se «Query» è la rivista del Cicap, ovvero il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze. Di corsa risponde db (è quello che sta salpando con la mongolfiera): «sì».