L’astrofisico Imad Barghouthi scrive dalla prigione

da «Scientists for Palestine»


Il professor Imad Barghouthi, l’astrofisico palestinese arrestato in luglio, doveva essere liberato su cauzione ma è stato posto in detenzione amministrativa sino al 15 novembre su ordine di un comandante militare israeliano. La detenzione amministrativa è una procedura adottata per incarcerare indefinitamente, senza processo e senza imputazioni: viene utilizzata di routine contro i palestinesi, ed è stata condannata dalle Nazioni unite. Condividiamo qui la lettera inviata da Imad Barghouthi.

Cari Colleghi,
vi sto scrivendo questa lettera mentre attendo che la corte israeliana di occupazione militare riesamini la decisione assunta da una comandante militare di sottopormi a detenzione amministrativa per quattro mesi. Questo ordine ha revocato la decisione di un tribunale di liberarmi su cauzione, in attesa di un altro processo per aver esercitato il mio diritto internazionalmente protetto di esprimere opinioni sui social network. E la mia prossima comparizione davanti a un giudice/corte militare sarà a porte chiuse – cosa che dimostra come persino le autorità israeliane si vergognino di queste procedure.
Per quelli fra voi che non conoscono la detenzione amministrativa, si tratta di una pratica fondamentale dell’occupazione israeliana sin dai primi tempi del mandato britannico, più di settant’anni fa: la detenzione amministrativa consente a un comandante militare di ordinare il tuo arresto sulla base di verbali segreti e senza processo. La detenzione amministrativa può durare fino a sei mesi ma può essere rinnovata indefinitamente (1). Questa pratica rappresenta un sistematico abuso dei diritti umani dei palestinesi e ha lo scopo di soggiogare il popolo palestinese e negargli la libertà.
Per le corti militari israeliane non ha alcuna importanza che io sia un professore di fisica spaziale, né che io abbia 50 anni, sia padre di cinque figli e nonno di uno splendido bambino, né che nessun professore israeliano sarebbe mai messo sotto processo per aver espresso pubblicamente le proprie opinioni su Facebook! L’unica cosa che conta nei loro tribunali è che io sia un palestinese, e vengo quindi etichettato, disumanizzato e privato dei miei diritti umani fondamentali. E senza alcun timore da parte dell’apparato militare israeliano di essere realmente perseguito per quanto mi sta accadendo.
Cari colleghi, vi chiedo di dedicare pochi minuti del vostro tempo per agire a sostegno dei palestinesi e contro la procedura illegale della detenzione amministrativa, con un post che domandi l’abolizione di questa pratica, o con un dibattito con i vostri studenti e colleghi sul fatto che nel nostro mondo del XXI secolo professori palestinesi possano essere detenuti senza processo.
So che non avremo giustizia sino a quando i Palestinesi rimarranno sotto occupazione ma trovo coraggio e ispirazione nelle parole di Desmond Tutu: «In una situazione di ingiustizia, se rimani neutrale allora prendi le parti dell’oppressore».
Professor Imad Ahmad Barghouthi
Dipartimento di Fisica, AQU
Palestina occupata
Attualmente nel campo di prigionia di Ofer
(1) vi sono casi di cittadini palestinesi che hanno trascorso più di 5 anni in
detenzione amministrativa continuativa e altri che hanno fatto esperienza di
oltre 20 anni di detenzione amministrativa – alternata a periodi di libertà –
nelle prigioni dell’occupazione militare israeliana.

IL TESTO INGLESE
On my administrative detention: Palestinian astrophysicist writes from jail
13 septembre |Imad Barghouthi pour Scientists for Palestine |Tribunes
Professor Imad Barghouthi, the Palestinian astrophysicist arrested in July who
was then set to be released on bail, has been placed in administrative
detention until November 15th by an order of an Israeli military commander.
Administrative detention is a procedure employed by Israeli authorities to jail
indefinitely without trial and without charges and used routinely against
Palestinian, and it has been condemned by the UN. We share here a letter from
Prof. Barghouthi on his current situation :

Dear colleagues,
I’m writing this letter as I await the Israeli military occupation court to
review the Israeli military commander’s decision to put me under administrative
detention for four months. This order overruled a court decision to release me
on bail, while I await yet another trial for exercising my internationally
protected right of expressing my opinion on my social media. And my next
appearance before the military judge/court will be a closed session, showing
that even Israeli authorities are ashamed of these proceedings.
For those of you who don’t know about administrative detention, it has been a
central practice of the Israeli occupation since the early days of the British
mandate, over seventy years ago ; administrative detention allows for a
military commander to order your arrest based on secret reports and without
trial. The administrative detention can last up to six months, but can be
renewed indefinitely [1]. This practice systematically abuses Palestinian human
rights and is designed to subjugate the Palestinian people and deny their
freedom.
In the Israeli military courts it doesn’t matter that I’m a professor of space
physics, nor it matters that I’m 50 years old, father of five and grandfather
of one lovely boy, nor that no Israeli professor would ever be convicted for
expressing her/his public opinion on Facebook ! The only thing that matters in
front of their courts is that I’m a Palestinian and I’m thus labeled,
dehumanized, and stripped of my basic human rights. And with no fear by the
Israeli military apparatus of real persecution for what they are doing to me.
Dear colleagues, I ask you to take a few minutes of your time to act in support
of Palestinians and against the illegal procedure of administrative detention
with a post demanding the abolition of this practice, or a discussion with your
students and colleagues on the fact that in today’s 21st century world,
Palestinians professors are being held without trial.
I know justice will never be served as long as Palestinians remain under
occupation, but I take courage and inspiration from the words of Desmond Tutu,
“in a situation of injustice, if you remain neutral then you have chosen the
side of the oppressor”.
With respect,
Prof. Imad Ahmad Barghouthi
Department of Physics, AQU
Occupied Palestine
Currently in the Ofer Israeli prison camp
[1] There are cases of Palestinians who spent over 5 years in continuous
administrative detention, and some who have experienced over 20 years of on and
off administrative detention in Israeli military occupation prisons.

 

Redazione
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2 commenti

  • “La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.” questa frase di Enzo Biagi riassume il disagio, lo sconforto, l’importanza, che molti social rivestono in alcune parti del mondo. Diventano testimonianza, poesia, slancio di libertà mentre in altre parti, da noi, sono troppe volte casse di risonanza di anime vuote…

  • c’è qui sa come corrispondere, direttamente o indirettamente, con Imad Barghouthi?
    bruno vitale, fisico

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