Laurence Anyways – Xavier Dolan

di Ismaele (*),

in sintesi, la mia sintesi, Laurence Anyways è una bellissima storia d’amore, che non ha bisogno di aggettivi.

 

Laurence, che sta con Fred(erique), confessa che vuole diventare una donna, e Fred le starà vicino, anche quando saranno separati.

Gli eventi si svolgono in una decina d’anni, il film dura quasi tre ore, non guardi mai l’orologio.

Per gli occhi il film è una gioia, e ti affezioni ai due straordinari protagonisti.

Quello che Xavier Dolan fa, tra l’altro, è anche di farci vergognare di come Laurence viene trattato da tutti, a partire dall’università dove insegna(va), la sua è una scelta personale, e anche molto naturale, e non si capisce perché tutti debbano metterci becco.

Un’altra bellezza del film è che non c’è niente di morboso e scandaloso, se non negli occhi e nei pensieri e pregiudizi degli altri, il dolore è tutto per Laurence e Fred.

C’è più dolore che gioia, nel film, e dopo averlo visto non te lo dimentichi più.

Grazie a Xavier Dolan.

Cercate questo film, non ve ne pentirete, sono sicuro.

http://markx7.blogspot.it/2014/12/laurence-anyways-xavier-dolan.html

 

(*) Trovate questo appuntamento in blog ogni lunedì e giovedì sera: di solito il lunedì film “in sala” e il giovedì quelli da recuperare. Ismaele si presenta così: «“Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte” (François Truffaut). Siccome andare al cinema deve essere piacere vado a vedere solo quei film che penso mi interessino (ognuno ha i suoi pregiudizi). Ne scriverò e mi potrete dire se siete d’accordo o no con quello che scrivo; ognuno vede solo una parte, mai tutto, nessuno è perfetto. Ci saranno anche film inediti, ma bellissimi, film dimenticati, corti. Non parlerò mai di cose che non mi interessano o non mi sono piaciute, promesso; la vita è breve non perdiamo tempo con le cose che non ci dicono niente» (db)

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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