Le domande (di Pabuda)

Quando non si ha tempo

per porsi le domande,

tutte:  senza eccezioni –

sulle cose piccole

e sulle grandi questioni –

le domande s’accumulano:

sempre più difficili.

figurati le risposte:

come si complicano!

per questo, ritengo

convenga:

lavorare un po’ di meno,

dormire un po’ di meno

mangiare un po’ di meno,

scopare un po’ di meno,

e di tanto in tanto

domandarsi:

quali domande ho dimenticato

di farmi?

quelle sulle formiche?

o quelle sui fazzoletti puliti?

certe, scomode, sui grandi spazi?

oppure quelle terra terra

sul dumping e sui dazi?

quelle intime,

minime, molecolari?

oppure le più oziose,

sull’essenziale significato

delle cose?

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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