Le lettere di Kurt Vonnegut

di Francesco Scatigno (ripreso da www.magozine.it)

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Le lettere di Kurt Vonnegut dagli anni quaranta agli anni duemila ordinate cronologicamente. Una raccolta molto preziosa per entrare nella vita dello scrittore americano.

In che modo è possibile conoscere meglio uno scrittore di cui abbiamo già letto ed apprezzato racconti e romanzi? Le lettere di Kurt Vonnegut sono sicuramente lo strumento migliore a nostra disposizione per conoscere il famoso scrittore americano. Ci permettono di uscire dalla finzione, da una costruzione narrativa e di conoscere lo scrittore per quelle che sono le sue idee politiche, per le sue abitudini e per il modo di comunicare con amici e parenti.

Le lettere di Kurt Vonnegut

Questa raccolta delle lettere di Kurt Vonnegut è stata curata da Dan Wakefield. La traduzione è a cura di Andrea Asioli, mentre la pubblicazione italiana (di questa e di altre opere) per Bompiani è di Vincenzo Mantovani che conosce bene l’autore per averlo già tradotto.

Le lettere di Vonnegut raccolte in questo libro attraversano tutti i momenti più importanti della sua vita dagli anni quaranta fino agli anni duemila. Dal suo primo matrimonio con Jane Cox, al suo lavoro di insegnante presso l’Iowa Writers’ Workshop dell’Università dell’Iowa, passando per il successo nel 1969 con Mattatoio n.5 e il movimento di protesta contro la guerra in Vietnam. Il divorzio dalla prima moglie e il suo secondo matrimonio con Jill Krementz. L’amicizia con altri scrittori, editori, agenti come Knox Burger, l’avvocato e grande amico Don Farber, il suo editore Sam Lawrence, Dan Wakefield, lo scrittore cileno José Donoso, gli scrittori Richard Yates e William Price Fox.

L’ironia e la satira di Kurt Vonnegut

L’ironia che troviamo nei romanzi di Kurt Vonnegut è presente anche nelle sue lettere. In una lettera del 1965 alla moglie, durante l’insegnamento a Iowa, scrisse “…divertire è l’unica cosa che so fare…”. Era consapevole di essere divertente ed utilizzava l’ironia come strumento nell’insegnamento e come elemento di leggerezza nella corrispondenza. Questo suo naturale tensione all’umorismo è stato uno degli elementi caratterizzanti del suo successo editoriale. Quando scriveva di aver completato un libro sapeva di aver fatto un buon lavoro anche per la presenza di battute divertenti.

Posizioni politiche e interesse per la lotta di classe

Nel 1960 scrive a Norman Mailer di essere stato ad un evento per la raccolta fondi del Partito Socialista del Lavoro. Lamenta il fatto che negli Stati Uniti ci sia la libertà anche per i partiti marxisti di fare attività, purché si sia inconcludenti. In una lettera del 1961 a Knox Burger, scrive che il fatto che non sia bravo con il tennis e con la vela dimostra il suo interesse per la lotta di classe.

Posizioni sulla caccia e sulla pesca nelle lettere

In una lettera a Knox Burger del 1961 descrive i periodi dell’anno in cui i pesci si lasciano pescare e quelli in cui tornano in forze e diventa più divertente andare a pesca. Racconta di aver potenziato il serbatoio della sua barca per avere più autonomia. Nel novembre del 1963 Vonnegut chiede all’amico Knox Burger di invitarlo nei suoi possedimenti in Connecticut per andare a caccia di selvaggina d’altura. Più avanti questo suo interesse per la caccia e la pesca andrà svanendo, sviluppando una maggiore empatia con gli animali.

Posizioni sulla guerra e sull’obiezione di coscienza di Kurt Vonnegut

Del 1968 è la lettera che Vonnegut scrive al Centro Reclute di Hyannis in Massachussets per difendere la volontà di suo figlio Mark di fare obiezione di coscienza al servizio militare. In questa sua lettera, Vonnegut scrive di non andare neppure più a caccia e pesca e di avere alcuni fucili arrugginiti. In questa lettera Vonnegut esprime chiaramente la sua contrarietà alla guerra.

Convinzioni di Vonnegut sull’ambiente

Era il 1971 quando Vonnegut, a sua figlia Nanny che voleva andare in Austria, scrisse che anche gli europei stanno distruggendo la loro aria e la loro acqua. Una posizione che anticipa di diversi anni la nascita dei movimenti ambientalisti e dei primi partiti verdi nel mondo. Questa posizione sull’ambiente torna nel romanzo Galapagos in cui scrive dell’estinzione del genere umano che muta in una nuova forma.

In una lettera inviata la settimana successiva alla stessa figlia scrive di aver ridotto il consumo di alcol e quello di carne. Aveva già smesso di andare a caccia e in una lettera a suo figlio Mark scrive che è una fortuna che non siano mai andati a caccia insieme.

Gail Godwin, John Irving e Ian Macmillan

In una lettera a Paul Engle del 1965, Vonnegut scommette di far diventare ricco il suo migliore studente, Ian MacMillan. MacMillan avrà successo negli Stati Uniti come autore di racconti brevi e di romanzi. Riceverà diversi premi ma non è stato ancora tradotto in italiano, tranne che per il romanzo Blakely’s Ark del 1981 uscito in Italia nella collana Urania di Mondadori con il titolo Virus Cepha.

Gail Godwin è stata una studentessa di Vonnegut ed è una grande scrittrice americana. I due si sono scritti a lungo. Nei primi anni Vonnegut dava a Godwin consigli sulla scrittura e la incoraggiava a scrivere anche per riviste femminili. In una lettera a Gail del 1972 Vonnegut scrive di essere orgoglioso di essere stato insegnante di Gail Godwin e John Irving. John Irving è diventato poi scrittore di successo e sceneggiatore. Da alcuni suoi romanzi sono stati tratti dei film.

Vonnegut contro la censura e impegnato a favore degli scrittori imprigionati

Vonnegut subì egli stesso la censura di alcuni suoi libri, nel primo periodo del suo successo. Copie di Mattatoio n.5 furono bruciate in una fornace a Drake nel North Dakota, mentre a Levittown fu messo al bando dal consiglio scolastico. In una lettera del 1976 pubblicata sul New York Times esprime il proprio disprezzo per gli idioti che non hanno compreso il primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti sulla libertà di parola e di stampa.

Kurt Vonnegut, per l’organizzazione internazionale di scrittori Pen Club, si è occupato dei diritti degli scrittori imprigionati nei paesi totalitari. Ha fatto pressioni affinché la sua traduttrice russa Rita Rait potesse uscire dal suo paese e recarsi in visita negli Stati uniti nel 1984.

Leggere le lettere di Kurt Vonnegut

Questa raccolta di lettere di Kurt Vonnegut è molto preziosa per conoscere più profondamente il carattere e le vicende della vita dell’autore. Consiglio la sua lettura a tutti gli amanti dello scrittore americano. Ma potrebbe essere anche un ottimo e gradito regalo di Natale per quei nostri amici e parenti che apprezzano Vonnegut. La lettura delle lettere, ordinate cronologicamente, può sorprenderci per l’umorismo ed il pensiero di Vonnegut ed alterna momenti di leggerezza a momenti di riflessione. Si tratta di una lettura capace di catturarci e portarci nel suo mondo, nelle città della sua vita come se fossimo noi i destinatari delle sue lettere.

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