Legge amianto: amnesie di Stato
Una lettera aperta di Vito Totire (*).
Al signor Sindaco di Crevalcore
Al Dipartimento Sanità Pubblica Ausl Bologna
In occasione della presenza al presidio alla Bolognina il 7 gennaio 2025 (**) abbiamo notato :
• Due canne fumarie facenti parte di un complesso edilizio evidentemente in disuso (ex macello) in corso Italia (esistono ipotesi di interventi di salvaguardia ? l’edificio, su un fianco è puntellato, quindi molto probabilmente un intervento di salvaguardia è anche urgente). Certamente si tratta di fibrocemento , non si può escludere che si tratti di materiale amiantifero: vedi foto.
• Una struttura edilizia (parrebbe adibita a ricovero di animali benché oggi pare anche essa in disuso) con copertura in fibrocemento – anche in questo caso di possibile natura amiantifera – visibile, sulla destra, nel percorso stradale che porta a Bolognina, a poca distanza dalla suddetta località. Ovvio che se il Comune di Crevalcore avesse adottato un provvedimento di censimento capillare del cemento amianto (il che non ci risulta) avendolo a disposizione, potremmo essere in una situazione di minore incertezz, a considerato che la natura amiantifera non si può “diagnosticare a vista” in quanto occorre una verifica sul materiale al microscopio oppure la acquisizione di notizie storiche certe sull’immobile che possano fare escludere la natura amiantifera. E in particolare se il materiale fosse stato posato dopo il 1994 chiediamo dunque se quanto segnalato contiene amianto e in caso di risposta positiva per quale motivo il
materiale non è stato bonificato. Nel caso in cui il Comune di Crevalcore non avesse adottato provvedimenti finalizzati al censimento chiederemmo di sapere per quale motivo non lo ha fatto e se intende a farlo per il prossimo futuro. E’ noto infatti che gli attuali eventi meteoclimatici rappresentano un ulteriore e maggiore rischio rispetto al passato di dispersione di fibre.
Recita così una pubblicazione della Regione Veneto (piano regionale di prevenzione, novembre 2023): gli eventi metereologici urgenti in grado di danneggiare gli edifici stanno diventando sempre più frequenti e comportano interventi di manutenzione urgenti che coinvolgono più edifici situati nel medesimo ambito territoriale».
Certamente il 7 gennaio 2025 – ventesimo anniversario della strage ferroviaria della Bolognina – da più parti si sono pronunciate parole importanti a favore della prevenzione; è evidente tuttavia che se alle parole non seguono i fatti non si fanno passi avanti nella tutela della salute e dell’ambiente.
In attesa di cortese riscontro.
(*) Vito Totire, portavoce AEA, «associazione esposti amianto e rischi per la salute»
(**) cfr Scor-data: 7 gennaio 2005 con 17 morti