Lenti gravitazionali nel Sistema Solare

ripreso da «Il tredicesimo cavaliere» (*)

 la fascia completa delle sfere focali comprese fra 550 e 17.000 UA dal Sole, creata dall’effetto di lente gravitazionale del Sole e di ciascun pianeta, mostrata in scala. La scoperta di questa fascia di sfere focali è il principale risultato esposto in questo lavoro, insieme al calcolo dei relativi guadagni di antenna. Fonte: C. Maccone.

 

La prima dimostrazione sperimentale della Teoria della Relatività Generale fu eseguita da Arthur Eddington nel 1919, quando riuscì a misurare gli effetti del campo o meglio del pozzo gravitazionale del Sole sulla luce delle stelle ad esso vicine. La massa del Sole, infatti, genera una distorsione del tessuto dello spaziotempo in grado di deflettere le onde elettromagnetiche provenienti da una “sorgente” astronomica di qualsiasi tipo (pianeti extra-solari, stelle, galassie o altro) e farle convergere in un punto detto “fuoco”, dove l’informazione da esse veicolata risulta intensificata, amplificata, ingrandita. Per le evidenti analogie con le lenti ottiche, questo fenomeno è stato chiamato “lente gravitazionale”. Il fuoco del “sole nudo”, così chiamato perché la sua posizione è stata calcolata senza tener conto di nessun effetto di distorsione o attenuazione del segnale sorgente, si trova ben addentro alla Nube di Oort alla bella distanza di 550 <UA>.

Dato che abbiamo parlato del fuoco gravitazionale del Sole, è interessante riflettere sulla storia di questo studio. Il pensiero di Albert Einstein sulle lenti gravitazionali in astronomia fu affrontato esplicitamente in un documento del 1936, ma …

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Il documento è: Maccone, «New Belt Beyond Kuiper’s: A Belt of Focal Spheres Between 550 and 17,000 AU for SETI and Science», in «Acta Astronautica» Vol. 69, Nn. 11-12 (Dicembre 2011), pp. 939-948 (estratto).

traduzione di FAUSTO MESCOLINI, editing ROBERTO FLAIBANI

(*) Con questo post continua – tendenzialmente ogni domenica in “bottega” ma ogni regola avrà le sue eccezioni – la collaborazione e lo scambio di link con “Il Tredicesimo Cavaliere 2.0” che si è da poco rinnovato, annunciando così le novità: «Il nuovo blog si propone di stupire i fedelissimi e di attrarre nuovi appassionati di scienze delle spazio e di fantascienza. Il team di autori e traduttori ha lavorato a ritmi serratissimi con l’intento di creare un ambiente accogliente, che riesca a coinvolgere i lettori e a soddisfare la loro sete di conoscenza verso ciò che li circonda. Completamente rinnovato in grafica e funzionalità, ma sulle consolidate linee guida del suo predecessore, Il Tredicesimo Cavaliere 2.0 vi invita a inviare commenti, idee e suggerimenti».

Intanto il vecchio sito – da cui abbiamo preso questo post – cioè Il Tredicesimo Cavaliere <https://iltredicesimocavaliere.wordpress.com>” – in pratica quella che si potrebbe considerare la versione 1.0 con più di 250 articoli pubblicati fra aprile 2010 e giugno 2016, per la maggior parte ancora attuali e utilizzabili – è rimasta online a disposizione dei lettori.

Come ha scritto Roberto Flaibani – presentando il “gemellaggio”- «i due blog, che sono sì radicalmente diversi tra loro, eppure vicini nell’interesse per la fantascienza e il cinema. E se son rose fioriranno».

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