.. LEO FERRE’ … ancora!
di Sandro Sardella
Le mani che suonano l’arcobaleno
Sulla chitarra della vita
E poi il grido che sale al cielo
Come una sigaretta che prega
E’ straordinario …
poeta cantante saggista romanziere librettista d’opera autore di sinfonie direttore d’orchestra ..
solo un pianoforte .. le luci abbassate .. Léo si alzava dal piano guardava sotto lo strumento e poi .. a muso duro i pugni chiusi le mascelle contratte i lunghi capelli bianchi .. tra luci suggestive .. spinto da una urgenza incontenibile gridava: Nel mio paese non c’è un capo, non c’è un mezzo capo, non c’è un sotto capo, perché il potere quando si mette un cappello diventa il potere della merda e noi ne abbiamo abbastanza del potere della merda! ..
una rivolta cantata .. muri e coscienza scossi da quelle invettive ..
la voce carismatica .. dalla collera dirompente dal monito esortativo dalla tenerezza umiliata dall’amore deriso ..
Insieme alle nostre tasse
Potete alzare le vostre birre
Un giorno non vi rimarrà che la pelle
Voi che infestate i ministeri
Siamo stufi …
temi di provocazione libertaria accompagnano la sua vita .. Monsieur Tout-Blanc contro Pio XII .. Mon General contro De Gaulle .. Allende contro Pinochet .. Franco la muerte contro il fascismo in Spagna .. e , poi l’amore .. l’anarchia .. contro la miseria umana .. contro la pena di morte .. l’Amore .. l’Anarchia ..
nato nel Principato di Monaco il 24 agosto 1916 .. il collegio di preti a Bordighera .. il cantare nei cabarets di Saint-Germain a Parigi .. la poesia la musica .. le stima di Breton, di Péret, di Aragon, .. i giovani Beat i giovani del ’68 .. ha vissuto per venticinque anni a Castellina in Chianti presso Siena .. è morto il 14 luglio 1993 .. ..
in tempi di suoni omologati le “voci strane” sono difficili da trovare perché poco commerciali .. Léo Ferré .. cinquecento canzoni, cinquanta album, due opere, una sinfonia, un oratorio lirico, la messa in musica di cento poemi dei “maledetti” .. Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, .. un romanzo, innumerevoli saggi, tre libri di poesia, .. per quarant’anni è stato acclamato in tutta Europa, Canada, Giappone, .. in Italia ? !!? .. un Festival Ferré a San Benedetto del Tronto .. un piccolo importante libro. LEO FERRE’ – IL CANTORE DELL’IMMAGINARIO – a cura di Mauro Macario – Ed. elèuthera – MI ..
ancora .. questa voce roca e solenne, rabbiosa e trepida, affannata e straziante? Da che fondi bui e inesplorati; da che cieli; da che cantine; da che labirinti; da che tombe; da che urne; da che lazzaretti; da che divani d’amore; da che lenzuoli d’agonia; da che gioie; da che speranze; da che felicità invocate ed attese come l’acqua ed il pane; .. da che stanche e insanguinate bandiere; .. da che insegne lacerate e poi cadute sulle povere glorie e sulle continue ripetute sconfitte dell’umana impossibilità ad accettare il destino così come ci fu e ci vien dato? .. .. (G. Testori, 1969)
ancora .. la musica e la poesia fuori dai recinti spinati dei salotti elitari .. nella strada invasa dal gracchiare terroristico degli imbecilli .. ancora ci canta che la nostra patria è il mondo..
Gli anarchici hanno il vantaggio dell’utopia. Sempre canteremo e lotteremo perché :
“Nostra patria è il mondo intero
nostra legge è la libertà
ed un pensiero
ribelle in cor ci sta.”
Pietro Gori (non Leo Ferrè)