Leonard Peltier: lettera aperta a David Sassoli

di Peppe Sini (*)

NON SAREBBE L’ORA DI SANZIONARE GLI STATI UNITI D’AMERICA PER LA DETENZIONE DI LEONARD PELTIER? UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO


Al Presidente del Parlamento Europeo
e-mail: president@ep.europa.eu

Egregio Presidente del Parlamento Europeo,
non sarebbe l’ora di sanzionare gli Stati Uniti d’America per la detenzione di Leonard Peltier?
Non sarebbe l’ora di una mobilitazione internazionale delle istituzioni democratiche per la liberazione di Leonard Peltier?
Non sarebbe l’ora di riconoscere che Leonard Peltier e’ un difensore dei diritti umani e dei popoli e che la sua detenzione e’ un crimine contro l’umanita’?
Non sarebbe l’ora di riconoscere che Leonard Peltier non ha affatto commesso i due omicidi a lui artatamente attribuiti e che la sua detenzione e’ frutto di una scandalosa montatura giudiziaria ed una effettuale persecuzione politica?
Cosa intende fare il Parlamento Europeo per Leonard Peltier?
Glielo chiedo da persona amica della nonviolenza; glielo chiedo da sostenitore delle leggi quando sono – come sempre e soltanto dovrebbero essere – la difesa del debole dall’abuso del forte; glielo chiedo da essere umano ad essere umano, consapevole che nulla di cio’ che accade a un essere umano ci e’ estraneo, poiche’ siamo una sola umanita’ che tutti gli esseri umani comprende, e pertanto la violenza inferta ad una persona tutte e tutti ugualmente ci colpisce e ci convoca ad agire affinche’ quella violenza cessi.
Egregio Presidente del Parlamento Europeo,
cosa intende fare il Parlamento Europeo per rendere giustizia a Leonard Peltier?
Cosa intende fare il Parlamento Europeo per la liberazione di Leonard Peltier?
E non sarebbe l’ora di sanzionare gli Stati Uniti d’America per la detenzione di Leonard Peltier?

Augurandole ogni bene e confidando in un suo interessamento, mi permetto di segnalarle due vecchi libri che forse anche lei gia’ conosce: Peter Matthiessen,
Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, 1994; ed Edda Scozza, Il coraggio d’essere indiano, Erre Emme, 1996. Di Leonard Peltier si puo’ leggere in italiano: La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005.
(*) Peppe Sini è responsabile del «Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera» di Viterbo

Carissime e carissimi,
gli indirizzi di posta elettronica cui inviare le lettere sono i seguenti:
a) indirizzo diretto del Presidente del Parlamento Europeo:
president@ep.europa.eu;
b) alcuni indirizzi della segreteria del Presidente del Parlamento Europeo:
lorenzo.mannelli@ep.europa.eu; armelle.douaud@ep.europa.eu; barbara.assi@ep.europa.eu; helene.aubeneau@ep.europa.eu; marco.canaparo@ep.europa.eu; fabrizia.panzetti@ep.europa.eu; michael.weiss@ep.europa.eu; luca.nitiffi@ep.europa.eu; matea.juretic@ep.europa.eu; francesco.miatto@ep.europa.eu; barbara.hostens@ep.europa.eu; monica.rawlinson@ep.europa.eu; beate.rambow@ep.europa.eu; laetitia.paquet@ep.europa.eu; nicola.censini@ep.europa.eu; arnaud.rehm@europarl.europa.eu; julien.rohaert@europarl.europa.eu; jose.roza@ep.europa.eu; roberto.cuillo@ep.europa.eu; silvia.cagnazzo@ep.europa.eu; eulalia.martinezdealosmoner@ep.europa.eu; iva.palmieri@europarl.europa.eu; tim.allan@ep.europa.eu; andrea.maceirascastro@ep.europa.eu; angelika.pentsi@ep.europa.eu;
Naturalmente sarebbe opportuno inviare copia della lettera anche ai mezzi d’informazione e alle altre persone, associazioni ed istituzioni che riterrete utile informare o invitare a prender parte all’iniziativa.
Ovviamente e’ bene che le lettere siano brevi e cortesi.
Un minimo canovaccio potrebbe essere il seguente:
«
vorremmo sollecitare Lei, e tramite Lei il Parlamento Europeo e con esso l’intera Unione Europea, ad una iniziativa umanitaria per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani, vittima di una spietata persecuzione politica, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
Confidando in un sollecito riscontro, distinti saluti,
firma, luogo e data, indirizzo del mittente».

Ogni altra iniziativa nonviolenta per la liberazione di Leonard Peltier (come di ogni altra persona ingiustamente detenuta) e’ opportuna e meritoria.
“Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo
Viterbo, 23 giugno 2021

Una minima notizia su Leonard Peltier
Leonard Peltier e’ nato a Grand Forks, nel North Dakota, il 12 settembre 1944; attivista dell’American Indian Movement che si batte per i diritti umani dei nativi americani, nel 1977 fu condannato a due ergastoli in un processo-farsa sulla base di presunte prove e presunte testimonianze successivamente dimostratesi artefatte, inattendibili, revocate e ritrattate dagli stessi ostensori. Da allora e’ ancora detenuto, sebbene la sua innocenza sia ormai palesemente riconosciuta. Di seguito riportiamo una breve nota di presentazione di un suo libro edito in Italia nel 2005: «Accusato ingiustamente dal governo americano – ricorrendo a strumenti legali, paralegali e illegali – dell’omicidio di due agenti dell’FBI nel 1975 (un breve resoconto tecnico della farsa giudiziaria e’ affidato all’ex ministro della giustizia degli Stati Uniti Ramsley Clark, autore della prefazione), Peltier, al tempo uno dei leader di spicco dell’American Indian Movement (AIM), marcisce in condizioni disumane in una prigione di massima sicurezza. Nonostante la sua innocenza sia ormai unanimemente sostenuta dall’opinione pubblica mondiale, nonostante una campagna internazionale in suo favore che ha coinvolto il Dalai Lama, Nelson Mandela, il subcomandante Marcos, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu’, Robert Redford (che sulla vicenda di Peltier ha prodotto il documentario Incident at Oglala), Oliver Stone, Howard Zinn, Peter Matthiessen, il Parlamento europeo e Amnesty International, per il governo americano il caso del prigioniero 89637-132 e’ chiuso. Non sorprende dunque che Peltier sia divenuto un simbolo dell’oppressione di tutti i popoli indigeni del mondo e che la sua vicenda abbia ispirato libri (
Nello spirito di Cavallo Pazzo di Peter Matthiessen), film (Cuore di tuono di Michael Apted, per esempio) e canzoni (i Rage Against the Machine hanno dedicato a lui la canzone Freedom). In parte lucidissimo manifesto politico, in parte toccante memoir, questa e’ la straordinaria storia della sua vita, raccontata per la prima volta da Peltier in persona. Una meravigliosa testimonianza spirituale e filosofica che rivela un modo di concepire la vita, ma soprattutto la politica, che trascende la dialettica tradizionale occidentale e i suoi schemi (amico-nemico, destra-sinistra e cosi’ via): i nativi la chiamano la danza del sole» (dalla scheda di presentazione del libro di Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005, nel sito della casa editrice: fazieditore.it).

in “bottega” cfr A thankful prayer – Leonard Peltier, ricordando Leonard Peltier, Peltier, prigioniero dell’uomo bianco, Ancora sulla grazia a Leonard Peltier, Per la liberazione del nativo americano Leonard Peltier, Obama, Peltier e Milano, Leonard Peltier: 40 anni in prigione, Peccato aborigeno, Leonard Peltier, la galera per sempre?, Scor-data: 12 settembre 1944, Ancora su/per Leonard Peltier, Libertà per Leonard Peltier

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

47 commenti

  • SEVERINO VARDACAMPI: LIBERARE LEONARD PELTIER
    Il genocidio dei nativi americani continua, continua la rapina e la devastazione delle loro terre residue, continua la distruzione della loro cultura, continua l’azione per annientare le loro esistenze e i loro valori da parte dei poteri politici ed economici dominanti e delle loro organizzazioni squadriste e assassine.
    Ma anche la Resistenza dei nativi americani continua.
    Una delle figure piu’ prestigiose e rappresentative di questa Resistenza e’ Leonard Peltier, da oltre quarant’anni ingiustamente detenuto nelle prigioni statunitensi.
    E’ stato condannato in un processo-farsa sulla base di prove false poi smentite e di testimonianze false poi ritrattate.
    E’ stato condannato per crimini che non ha mai commesso.
    E’ stato condannato innocente.
    Innocente, e’ in carcere perche’ e’ un perseguitato politico.
    Innocente, e’ in carcere perche’ e’ voce del suo popolo.
    Innocente, e’ in carcere perche’ si oppone allo sterminio fisico e morale, culturale e spirituale, del suo popolo da parte del governo degli Stati Uniti d’America, dei suoi apparati repressivi, dei potentati economici che per saziare la loro insaziabile avidita’ rapinano, avvelenano ed annientano vite umane e natura, e stanno trascinando alla catastrofe l’umanita’ intera e quest’unico mondo vivente.
    Innocente, e’ in carcere perche’ difensore della vita, della dignita’ e dei diritti del suo popolo e di tutti i popoli oppressi.
    Innocente, e’ in carcere perche’ difensore della vita, della dignita’ e dei diritti di ogni essere umano calpestato dai poteri dominanti.
    Innocente, e’ in carcere perche’ difensore della vita, della dignita’ e dei diritti della Madre Terra.
    Cosa aspetta l’umanita’ intera ad insorgere nonviolentemente per la sua liberazione?
    Cosa aspettano le istituaioni democratiche del mondo intero a premere nonviolentemente sugli Stati Uniti d’America affinche’ Leonard Peltier sia finalmente liberato?
    Cosa aspettiamo noi, io che scrivo queste parole, tu che le leggi, a fare quanto in nostro potere per la liberazione di Leonard Peltier?
    ripreso da “LA BIBLIOTECA DI ZOROBABELE” (numero 124 del 26 giugno)

  • Gianluca Cicinelli

    L’ho inviata al presidente del parlamento Ue Sassoli, facciamo in modo che gliene arrivino migliaia. E grazie come sempre a Peppe Sini.

    Gentile Presidente

    mi chiamo Gianluca Cicinelli, faccio il giornalista, da molto tempo seguo le vicende legate alla detenzione negli Usa di Leonard Peltier. Le letture sull’argomento mi hanno convinto che si tratta di una detenzione ingiusta e che finanche se fosse basata su un processo equo dopo quarant’anni ha ormai assunto le sembianze della tortura e della vendetta contro un simbolo dell’oppressione di tutti i popoli indigeni del mondo Volevo pertanto unire la mia voce a quella di Peppe Sini (responsabile del «Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera» di Viterbo) e chiederle di interessarsi alla detenzione di Leonard Peltier.

    Con i migliori auguri di buon lavoro la saluto.

    Gianluca Cicinelli

  • Il «Centro di ricerca per la pace» di Viterbo prosegue – ogni giorno – il suo prezioso lavoro per chiedere al Parlamento Europeo «un persuaso e concreto impegno per la liberazione di Leonard Peltier» pubblicando testi, appelli, nuove adesioni e riflessioni per Peltier con suoi scritti e con documenti storici sull’oppressione e sulle lotte dei nativi americani. Fra gli altri testi rilanciati: «Con Biden alla Casa bianca riparte la campagna per chiedere la grazia per Leonard Peltier» di Riccardo Noury (pubblicato sul «Corriere della Sera il 23 marzo 2021) e l’Intervista di Marco Cinque al poeta e attivista Lakota-Oglala Luke Warm Water (apparsa sul quotidiano «il manifesto» nel 2013 e ripresa qui in “bottega”).
    Per ricevere la newsletter quotidiana scrivere a : centropacevt@gmail.com

  • Dal “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo
    ANCHE PIERO BERNOCCHI, DON VITALIANO DELLA SALA, MONI OVADIA, GIANNI TOGNONI, MAO VALPIANA, PADRE ALEX ZANOTELLI E MOLTE ALTRE PERSONE PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
    Aumenta ogni giorno il numero delle personalita’ della cultura, delle istituzioni, dell’impegno morale e civile, della solidarieta’, che stanno scrivendo al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, per chiedere un’iniziativa europea per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani, vittima di una spietata persecuzione politica, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
    Tra le adesioni piu’ recenti segnaliamo quelle di: Cristina Bassi, Dosolo (Mn); Piero Bernocchi, portavoce nazionale COBAS – Confederazione dei comitati di base; don Vitaliano Della Sala, parrocchia Santi Pietro e Paolo, Mercogliano (Av); Tommaso Di Francesco, giornalista de “Il manifesto”; Maria Gerli, Milano; Eugenio Longoni; Nicoletta Manuzzato, giornalista; Gian Marco Martignoni, CGIL Varese; Tomasina Massa, Sassari; Cristina Mirra, Milano; Moni Ovadia, attore, cantante, musicista e scrittore; Maria Speranza Perna, docente in pensione, Napoli; Giannozzo Pucci, ecologista nonviolento, editore, Firenze; Stefania Quadri Huber, Zurigo; Piero Soldini, CGIL nazionale; Anna Grazia Stammati, presidente del CESP (Centro studi scuola pubblica); Gianni Tognoni, segretario del Tribunale permanente dei diritti dei popoli; Fiorella Turci, insegnante; Laura Tussi, giornalista e scrittrice; Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento; Tiziana Valpiana, gia’ deputata e senatrice; Mauro Zanella, Mani rosse antirazziste; padre Alex Zanotelli, missionario comboniano.
    Fra le prime adesioni all’iniziativa ricordiamo in particolare anche quelle di: Maurizio Acerbo, gia’ deputato e attuale segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea; Vittorio Agnoletto, medico e attivista, gia’ parlamentare europeo; Mario Agostinelli, presidente dell’”Associazione Laudato si’, un’Alleanza per il clima, la cura della Terra, la giustizia sociale”; Alessandra Algostino, professoressa ordinaria di Diritto costituzionale; Daniele Barbieri, giornalista e saggista; Norma Bertullacelli, figura di riferimento del movimento pacifista a Genova; Giovanni Bianco, giurista, professore universitario; Antonio Bruno, gia’ consigliere comunale di Genova; Augusto Cacopardo, antropologo; Francesco Domenico Capizzi, presidente dell’organizzazione di volontariato “Scienza Medicina Istituzioni Politica Societa’”; Pilar Castel, autrice e attrice No War; Alessandra Ceresa, Corbetta; Raimondo Chiricozzi, presidente del comitato provinciale Aics di Viterbo; Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita; Renato Corsetti, linguista ed esperantista; Ottavio D’Alessio Grassi, attivista e scrittore; Andrea De Lotto, insegnante e storico animatore del comitato italiano di solidarieta’ con Leonard Peltier; Carla Dentella, coop. Dar casa, Milano; Mario Di Marco, referente Servizio Civile della Caritas diocesana di Viterbo; Franco Dinelli, ricercatore CNR, consigliere nazionale di Pax Christi; Luigi Fasce, presidente del Circolo Giustizia e liberta’ “Guido Calogero e Aldo Capitini” di Genova; Paolo Ferrero, vicepresidente del partito della Sinistra Europea, gia’ Ministro della Repubblica italiana; Rosanna Garavaglia, gruppo ecumenico diocesi di Milano; Gianpiero Grulla, socio banca etica, Milano; Paolo Grulla, Gruppo Acquisto Solidale, Milano; Liliana e Giuseppe Lastella, associazione La tenda, MilanoPietro Lazagna, figura storica dell’impegno educativo e civile; Antonella Litta, dell’Associazione italiana medici per l’ambiente; Gigi Malabarba, gia’ senatore; Francesco Martone, gia’ senatore; Alfonso Marzocchi; Giansandro Merli, giornalista; Vincenzo Miliucci, Cobas; Matilde Mirabella, traduttrice, giornalista e attivista; Gianfranco Monaca, scrittore, sociologo e animatore sociale; Gabriella Montalto, Milano; Luisa Morgantini, gia’ vicepresidente del Parlamento Europeo; Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni, Coordinamento Nord Sud del mondo; Nicoletta Negri, insegnante; Raffaella Noseda, Mazzo di Rho; Graziella Osellame, Milano; Emanuela Petrolati, insegnante; Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher; Pasquale Pugliese, docente, saggista, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento; Maria Teresa Rigamonti, Milano; Alberto Risi, Milano; Annamaria Rivera, antropologa; Giovanni Russo Spena, gia’ deputato e senatore; Marina Salvadori, Milano; Carlo Sansonetti, presidente dell’associazione “Sulla strada” che ha progetti di promozione per popolazioni native in Guatemala; Alfredo Scardina, docente; Peppe Sini, Viterbo; Veronica Tarozzi, docente e giornalista; Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di “Pressenza”; Shendi Veli, attivista e giornalista; Guido Viale, sociologo e saggista; Giulio Vittorangeli, figura storica della solidarieta’ internazionale.
    Tra le prime adesioni di esperienze associative ed informative segnaliamo: “Associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli” di Milano; Cobas – Confederazione dei Comitati di Base; il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo; l’Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo; la redazione de “La nonviolenza e’ in cammino”; “Mani Rosse Antirazziste”; “Parallelo Palestina”; la redazione di “Pressenza”; l’associazione “Respirare” di Viterbo.
    Invitiamo ogni persona di volonta’ buona ed ogni associazione democratica a scrivere al Presidente del Parlamento Europeo.
    Al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli
    e-mail personale: president@ep.europa.eu
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo
    Viterbo, 2 luglio 2021

  • La Bottega del Barbieri

    ROCCO ALTIERI, MARCO BOATO, MARINELLA CORREGGIA, NANDO DALLA CHIESA, HEINZ DIETERICH, RANIERO LA VALLE, DANIELA PADOAN, MATTEO SOCCIO E TANTE ALTRE PERSONE PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
    E’ in aumento ogni giorno il numero delle personalita’ della cultura, delle istituzioni, dell’impegno morale e civile, della solidarieta’, che stanno scrivendo al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, per chiedere un’iniziativa europea per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani, vittima di una spietata persecuzione politica, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
    Tra le adesioni delle ultime ore segnaliamo quelle di: Rocco Altieri, docente, saggista, direttore dei “Quaderni Satyagraha”; Francesco Baicchi, del comitato esecutivo del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale; Giuliana Beltrame, sociologa e attivista, Padova; Marco Boato, sociologo e saggista, gia’ deputato e senatore; Alessandro Capuzzo, “Comitato pace, convivenza e solidarieta’ Danilo Dolci” di Trieste; Marinella Correggia, giornalista e saggista; Nando Dalla Chiesa, sociologo, scrittore, gia’ sottosegretario, senatore e deputato, una delle figure piu’ illustri della lotta contro i poteri criminali; Heinz Dieterich, coordinatore CTS-UAM-WARP; Angelo Gaccione, scrittore, direttore di “Odissea”, Milano; Sergio Golinelli, coordinatore di Sinistra Italiana della provincia di Ferrara; Raniero La Valle, giornalista e saggista, gia’ deputato e senatore, una delle figure piu’ autorevoli della cultura della pace; Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria; Alessandro Michelucci, direttore della rivista “La causa dei popoli”; Giampiero Monaca, maestro elementare; Luciano Muhlbauer, gia’ consigliere regionale della Lombardia; Daniela Padoan, scrittrice, presidente dell’associazione “Laudato si’ – Un’alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale”, socia fondatrice dell’Associazione Diritti e Frontiere (ADIF), Milano; Anita Pirovano, consigliera comunale di Milano; Guido Rossi, Usmate Velate (MB); Matteo Soccio, vicepresidente del Forum per la Pace e i Diritti Umani, Vicenza.
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo – 6 luglio

    • Aumenta ogni giorno il numero delle personalita’ della cultura, delle istituzioni, dell’impegno morale e civile, della solidarieta’, che stanno scrivendo al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, per chiedere un’iniziativa europea per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani, vittima di una spietata persecuzione politica, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
      Tra le adesioni delle ultime ore segnaliamo quelle di: Silvia Berruto, giornalista di pace, da sempre impegnata in iniziative di pace, solidarieta’, nonviolenza; Elena Camino, docente, ricercatrice, saggista; Monica Lanfranco, giornalista; don Gianni Novelli, una delle piu’ luminose figure dell’impegno per la pace, anche a nome del Cipax; Marco Palombo, attivista della “Rete No War” di Roma; Francesco Pistolato, cofondatore del Centro Interdipartimentale di Ricerca “Irene” dell’Universita’ di Udine; Piercarlo Racca, figura storica del Movimento Nonviolento; Brunetto Salvarani, teologo, Carpi; Luisa Zanotelli, del coordinamento delle associazioni pacifiste roveretane.
      Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo – 8 luglio

  • Si accresce ogni giorno il numero delle personalita’ della cultura, delle istituzioni, dell’impegno morale e civile, della solidarieta’, che stanno scrivendo al Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, per chiedere un’iniziativa europea per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani, vittima di una spietata persecuzione politica, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
    Tra le adesioni delle ultime ore segnaliamo anche quelle di: Mariella Cao, insegnante, pacifista, animatrice del comitato “Gettiamo le basi”; Mariateresa Martini, educatrice e scrittrice, Moniga del Garda (Bs); Sara Michieletto, primo violino dell’orchestra del teatro “La Fenice” di Venezia, impegnata da sempre nella solidarieta’; Mufutau Abiola Oguntimirin, figura storica dell’impegno di pace e di solidarieta’ a Viterbo; Graziella Proto, giornalista e militante antimafia, direttrice di “Le Siciliane – Casablanca”; Ada Tomasello, impegnata per la pace, per i diritti delle donne, la solidarieta’ concreta e nel sindacalismo di base ma anche Rosanna Barzan, presidente del Centro Documentazione Pace di Ivrea (To); Michele Boato, ecologista, gia’ deputato e consigliere regionale, Venezia-Mestre; Maurizio Gubbiotti, Legambiente; Pancho Pardi, docente universitario, gia’ senatore; Chiara Silva, Reggio Emilia; Antonio Vermigli, direttore della rivista della Rete Radie’ Resch “In dialogo”.
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo – 11 luglio 2021
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  • Aumenta ogni giorno il numero delle personalita’ della cultura, delle istituzioni, dell’impegno morale e civile, della solidarieta’, che stanno scrivendo al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, per chiedere un’iniziativa europea per la liberazione di Leonard Peltier.
    Tra le adesioni delle ultime ore segnaliamo anche quelle di: Emanuele Bellato (direttore) e la redazione de “Il Popolo Veneto” (giornale italiano antifascista fondato nel 1921); Laura Boella, illustre filosofa e docente universitaria, Milano; Salvatore Izzo, direttore di “Faro di Roma” e presidente dell’associazione Padre Virginio Rotondi per un giornalismo di pace; Walter Tosches, psicologo.
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo – 13 luglio;
    per ricevere la newsletter quotidiana scrivere a : centropacevt@gmail.com

  • Tra le adesioni al’appello per la liberazione di Leonard Peltier delle ultime ore segnaliamo anche quelle di: Angelo Baracca, professore di Fisica, Universita’ di Firenze; Fausto Benuzzi, Bologna; Antonella Cammarota, professoressa ordinaria di Sociologia Politica, Dipartimento Cospecs Universita’ di Messina; Gabriella Grasso, Milano; Angelita Russo, dottoressa; Maurizio Sgarzi, Percorsi di pace – Casa per la pace La Filanda, Casalecchio di Reno, Sergio Falcone, poeta; Arci Viterbo; Vito Ferrante, presidente dell'”Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia” (Afesopsit); Marco Trulli, curatore e operatore culturale…
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo – 15 luglio 2021
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  • Aumenta ogni giorno il numero delle personalita’ della cultura, delle istituzioni, dell’impegno morale e civile, della solidarieta’, che stanno scrivendo al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, per chiedere un’iniziativa europea per la liberazione di Leonard Peltier.
    Tra le adesioni delle ultime ore segnaliamo anche quelle di: Fabio Alberti, fondatore di “Un ponte per…”; Mauro Biani, vignettista de La Repubblica, L’Espresso, Azione Nonviolenta; Gino Scarsi, artigiano e artista di forte impegno morale e civile, pacifista ed ecologista; Antonio Vigilante, docente, pedagogista, scrittore, studioso della nonviolenza.
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo – 16 luglio
    Per ricevere la newsletter quotidiana scrivere a : centropacevt@gmail.com

  • Ogni giorno aumenta il numero delle personalita’ della cultura, delle istituzioni, dell’impegno morale e civile, della solidarieta’, che stanno scrivendo al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, per chiedere un’iniziativa europea per la liberazione di Leonard Peltier.
    Tra le adesioni al’appello per la liberazione di Leonard Peltier delle ultime ore segnaliamo anche quelle di: Francesco Andreini, Siena; Carla Bertolotti, anche come portavoce del Comitato “vivere bene la macchia” di S. Stefano Magra; Franca Niccolini, del Mir-Movimento Nonviolento di Torino; Vittorio Pallotti, presidente onorario del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale – CDMPI; Beppe Pavan, animatore del gruppo Uomini in cammino, Pinerolo (To); Gianni Penazzi, Mir-Movimento Nonviolento, Lugo (Ra); Roberto Porfiri, Roma; Franco Zunino, presidente ARCI provinciale Savona.
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo – 17 luglio
    Per ricevere la newsletter quotidiana scrivere a : centropacevt@gmail.com

  • TRE COMMEMORAZIONI A VITERBO E UNA CAMPAGNA EUROPEA. CON LUISA MORGANTINI, NANDO DALLA CHIESA, DON CIOTTI E PADRE ZANOTELLI, ALFIO NICOTRA, MARCELLO PESARINI, MICHELANGELO TUMINI E TANTE ALTRE PERSONE CHIEDONO UN IMPEGNO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DELL’UNIONE EUROPEA PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
    Tre commemorazioni e una campagna: uno stesso impegno nonviolento
    La mattina di lunedi’ 19 luglio 2021 a Viterbo, presso il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”, si e’ svolto un incontro di commemorazione di tre eventi e di riproposta di una campagna europea.
    Il ricordo della “Convenzione di Seneca Falls” del 19-20 luglio 1848, quando alcune donne si riunirono sotto la presidenza di Lucretia Mott, Martha Coffin Wright, Elizabeth Cady Stanton e Mary Ann McClintock per definire un programma ed avviare la lotta per i diritti delle donne e quindi per la liberazione dell’intera umanita’.
    Il ricordo del 19 luglio 1979, quando l’insurrezione popolare sandinista in Nicaragua abbatte’ la dittatura ed inizio’ una delle esperienze di liberazione piu’ luminose ed aggettanti del Novecento che per alcuni anni costitui’ una speranza per il mondo intero, di cui furono anima grandi poeti come Ernesto Cardenal e di cui furono interpreti acutissimi grandi filosofi e teologi come Giulio Girardi.
    Ma e’ anche il giorno del ricordo dell’orrore della strage di via d’Amelio del 19 luglio 1992, in cui la mafia uccise Paolo Borsellino e con lui Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina che lo scortavano.
    Tanti ricordi in un solo giorno, luminosi e tragici – ha detto il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, che ha tenuto l’orazione commemorativa con cui l’incontro si e’ aperto.
    Memorie che ancora ci convocano all’impegno nonviolento contro tutti i poteri oppressivi e assassini, che ancora ci convocano all’azione nonviolenta per salvare tutte le vite, che ancora ci convocano a rammemorare i morti – e tenerli vivi nelle nostre anime – ed operare per aiutare i viventi e i venturi ad avere una vita degna.
    C’e’ una coerenza nella lotta delle donne per la liberazione dell’umanita’ dalla prima radice e dal primo paradigma di tutte le violenze, la violenza maschilista; e la lotta dei popoli oppressi contro tutte le dittature e le schiavitu’ in difesa della vita, della dignita’ e dei diritti di ogni essere umano e dell’intero mondo vivente; e la lotta contro i poteri criminali per la legalita’ che salva le vite ed e’ la difesa del debole dall’abuso del forte; e questa coerenza e’ data dall’impegno comune per sconfiggere la violenza con la nonviolenza, per sconfiggere il male facendo il bene, per riconoscere l’umanita’ di ogni essere umano, per rendere chiaro e cogente il fatto decisivo e fondamentale che siamo tutte e tutti parte di un’unica umana famiglia in un unico mondo vivente casa comune dell’umanita’ intera, un unico mondo vivente di cui siamo insieme parte e custodi.
    In questa memoria, in questa consapevolezza, in questa coerenza, in questo appello si colloca anche l’iniziativa in corso per ottenere che il Parlamento Europeo e l’Unione Europea facciano appello, un pressante appello, al Presidente degli Stati Uniti d’America affinche’ sia liberato Leonard Peltier, l’illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani, vittima di una spietata persecuzione politica, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
    E con l’iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier il Parlamento Europeo e l’Unione Europea si impegnino altresi’ per i diritti dei popoli nativi americani tuttora barbaramente calpestati ed assumano impegni adeguati e vincolanti per il riconoscimento e la difesa dei diritti umani ovunque: in primo luogo per i diritti umani dei migranti in fuga da catastrofi ambientali, fame, dittature, guerre, schiavitu’.
    Dopo la lettura e la discussione collettiva di alcuni testi particolarmente rappresentativi della conferenza di Seneca Falls, della rivoluzione sandinista (due poesie di Cardenal e due passi dalle opere di Girardi), di Paolo Borsellino, e di Russell Means e Leonard Peltier, concludendo l’incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ancora una volta esortato ad un rinnovato impegno nonviolento sia nell’iniziativa affinche’ il Presidente del Parlamento Europeo si esprima e si impegni per un’iniziativa europea per Leonard Peltier, sia per alcune decisive e indifferibili iniziative che occorrono qui e adesso per difendere la democrazia, la legalita’, l’umanita’ nel nostro stesso paese, in particolare riaffermando ancora una volta che “occorre un’insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu’ atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita’ che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all’umanita’.
    Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e’ piu’ importante, piu’ necessario, piu’ urgente che opporsi al maschilismo – all’ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche’ la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e’ la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l’umanita’ in due e nega piena dignita’ e uguaglianza di diritti a meta’ del genere umano e cosi’ disumanizza l’umanita’ intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo’ sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l’umanita’; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l’umanita’ puo’ essere libera e solidale.
    Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu’, all’apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu’ in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio “una persona, un voto”; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e’ privato di fondamentali diritti non e’ piu’ una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita’ costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine alla conoscenza e all’uso delle risorse della nonviolenza: poiche’ compito delle forze dell’ordine e’ proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e’ la piu’ importante risorsa di cui hanno bisogno.
    Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita’ di armi e’ il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell’umanita’ intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e’ uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell’umanita’ e dell’intero mondo vivente.
    Occorre opporsi alla distruzione di quest’unico mondo vivente che e’ la sola casa comune dell’umanita’ intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l’intera biosfera.
    Opporsi al male facendo il bene.
    Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
    Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del’umanita’ intera.
    Salvare le vite e’ il primo dovere”.
    Crescono le adesioni all’iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier scrivendo al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, per chiedere un’iniziativa europea.
    Tra le recenti adesioni all’appello segnaliamo quelle di: Alfio Nicotra, presidente nazionale di “Un Ponte Per”; Marcello Pesarini, coordinamento provinciale di Sinistra Italiana, Ancona; Michelangelo Tumini, coordinatore di Sinistra Italiana, circolo di Osimo, Offagna, Castelfidardi, Loreto.

  • Tra le più recenti adesioni al’appello per la liberazione di Leonard Peltier segnaliamo quelle di: Gianni Alioti (prestigiosa figura del movimento sindacale, dell’impegno per la pace e della solidarieta’ internazionale), di Roberto Antonio Tomaello, ex-attore di prosa, ex-insegnante di linguaggio teatrale, ex-organizzatore culturale, Genova; di Lina Ventura, Casalecchio di Reno: di don Paolo Farinella, Genova.
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo – 25 luglio
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  • Fra le adesioni all’appello per la liberazione di Leonard Peltier anche Fulvio Aurora, Medicina Democratica, Milano; Emilia Pacelli, Orte (Vt); Antonello Ricci, docente, narratore di comunita’, scrittore, operatore culturale, Viterbo.
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo – 31 luglio
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  • Fra le adesioni all’appello per la liberazione di Leonard Peltier delle ultime ore segnaliamo quelle di: Maria Paola Clarini Ramos, della Comunita’ di San Paolo, Roma; Ezio Gallori, sindacalista e attivista; Nino Labate, sociologo e segretario dell’associazione “Polis Duemila” di Roma; Bruno Segre, storico, saggista, ricercatore culturale impegnato per i diritti umani, Milano; Bruno Stefani, docente di discipline pittoriche al Liceo Artistico, attivista della Casa dei pensieri di Bologna, membro del CDMPI (Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale).
    “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo – 1 agosto
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  • Cresce ogni giorno il numero delle persone che scrivono al Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, per chiedere un’iniziativa europea per la liberazione di Leonard Peltier che riprenda e prosegua l’impegno gia’ espresso con le risoluzioni del 15 dicembre 1994 e dell’11 febbraio 1999.
    Fra le ultime adesioni all’appello Virginio Merola, sindaco di Bologna; Olindo Cicchetti, figura storica dei movimenti ecopacifisti e per i diritti, narratore di comunita’; Elisabetta Donini, Donne in nero, Torino; Alessandro Santoro, prete della comunita’ delle Piagge, Firenze; Movimento di lotta per la salute Maccacaro; “Rete ambientalista”.
    “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo – 4 agosto
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  • Anche il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, ha aderito al’appello del Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

  • Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo
    segnala:
    Anche il prestigioso studioso e militante democratico Piero Basso (figlio e prosecutore dell’impegno intellettuale, morale e civile di Lelio Basso, una delle figure piu’ luminose del Novecento) ha scritto al Presidente del Parlamento Europeo per chiedere un impegno per la liberazione di Leonard Peltier.
    IL TESTO INTEGRALE
    “Al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli
    Signor presidente,
    mi associo a quanti in questi giorni stanno sollecitando Lei, e tramite Lei il Parlamento Europeo, ad una iniziativa umanitaria per la liberazione di Leonard Peltier, l’attivista per i diritti umani dei nativi americani, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti, come ormai ampiamente riconosciuto, delitti che non ha commesso.
    Signor Presidente,
    a differenza di Sacco e Vanzetti, o di Julius ed Ethel Rosenberg, Leonard Peltier e’ ancora vivo: non aspettiamo che sia morto per rendergli giustizia.
    La ringrazio per quanto vorra’ fare e porgo i migliori saluti
    Piero Basso
    Milano”

  • Anche il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e il sindaco emerito di Pavia Elio Veltri hanno dato l’adesione all’appello del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo per chiedere a David Sassoli – presidente del Parlamento Europeo – un impegno per la liberazione di Leonard Peltier.

  • Crescono ogni giorno le adesioni. Ai sindaci di Aosta, Bologna, Pesaro e Vitorchiano si aggiungono anche Fabio Menicacci, sindaco di Soriano nel Cimino, e Silvia Marchionini, sindaca di Verbania, con il vicesindaco di Ronciglione, Massimo Chiodi.

    “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt@gmail.com

  • Fra le ultime adesioni all’appello segnaliamo: Remo Agnoletto, presidente dell’Associazione Centro Documentazione Polesano OdV, Rovigo; Manlio Beligni, Anpi Sinalunga (Si); Raffaele Mantegazza, docente di pedagogia all’Universita’ statale di Milano; Emilio Molinari, storico attivista per un mondo piu’ giusto, gia’ parlamentare; Livio Pepino, direttore delle Edizioni Gruppo Abele e presidente di “Volere la luna”, gia’ magistrato e presidente di Magistratura Democratica; Alberto Perino, storico animatore del movimento No Tav; Roberta Trucco, scrittrice, Genova; Claudio Vallarini, ricercatore, storico, impegnato nel volontariato e nella difesa della natura.
    “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

  • Tra le adesioni all’appello per la liberazione di Leonard Peltier delle ultime ore segnaliamo particolarmente quelle di: Giusy Clarke Vanadia, docente e attivista; Haidi Gaggio, gia’ parlamentare, Genova; Lorenzo Guadagnucci, giornalista e saggista.
    “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

  • IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO DAVID SASSOLI INTERVIENE PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
    comunicato del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo,

    Diffondiamo il seguente “lancio” dell’agenzia di stampa Ansa.
    Ansa 23 agosto 2021, ore 18,08
    “SASSOLI: autorita’ Usa concedano clemenza per Leonard Peltier, attivista per diritti dei nativi americani in carcere da 45 anni”
    Bruxelles – “Inviero’ una lettera alle autorita’ statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, l’attivista per i diritti umani dell’American Indian Movement in carcere da 45 anni”.
    Lo scrive il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, su Twitter.
    “Spero che le autorita’ accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque”, afferma Sassoli.
    Peltier e’ un attivista nato nel Nord Dakota nel 1944 che ha partecipato alla lotta contro l’alcolismo e la discriminazione delle comunita’ native americane e condotto campagne per la difesa della religione tradizionale e delle lingue indigene negli anni ’70.
    Nel 1972 fu tra gli organizzatori della celebre Trail of Broken Treaties, la Marcia dei trattati violati, che termino’ a Washington con l’occupazione della sede del Bureau of Indian Affairs.
    Nel 1977 venne condannato a due ergastoli per l’omicidio di due agenti dell’Fbi in seguito ad una sparatoria in una riserva indiana. Peltier pero’ da 44 anni si proclama innocente.

    Ringraziamo di cuore il Presidente Sassoli per il suo impegno.
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo
    24 agosto 2021

  • IN OCCASIONE DELL’11 OTTOBRE “INDIGENOUS PEOPLES’ DAY” IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA FIRMI L’ATTO DI GRAZIA CHE RESTITUISCA LA LIBERTA’ A LEONARD PELTIER

    La decisione del Presidente degli Stati Uniti d’America di proclamare l’11 ottobre “Indigenous Peoples’ Day” ha un valore simbolico non sottovalutabile.
    Affinche’ tale decisione abbia anche un significato concreto esortiamo il Presidente degli Stati Uniti a voler in questa data firmare l’atto di grazia che restituisca la liberta’ a Leonard Peltier.
    La richiesta al Presidente degli Stati Uniti d’America di un atto di clemenza che liberi Leonard Peltier e’ stata recentemente autorevolmente formulata dal Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, col sostegno di innu! merevoli personalita’ della cultura, della riflessione morale, dell’impegno civile, delle istituzioni democratiche, della solidarieta’ concreta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente.
    Invitiamo a condividere, sostenere e diffondere questo appello.
    *
    Leonard Peltier, illustre attivista nativo americano impegnato per i diritti umani e nella difesa della Madre Terra, e’ detenuto da 45 anni, del tutto innocente, condannato per reati che non ha commesso sulla base di “prove” false e “testimonianze” altrettanto false, come gli stessi suoi accusatori e giudici hanno successivamente ammesso.
    La sua liberazione nel corso degli anni e’ stata chiesta anche da Nelson Mandela, da madre Teresa di Calcutta, da numerose persone insignite del Premio Nobel per la Pace.
    *
    L’11 ottobre, “Indigenous Peoples’ Day”, sia il giorno dell! a liberazione di Leonard Peltier.

    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo
    Viterbo, 9 ottobre 2021

    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo e’ una struttura nonviolenta attiva dagli anni ’70 che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E’ la struttura nonviolenta che oltre 30 anni fa coordinò per l’Italia la più ampia campagna di solidarieta’ con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano “La nonviolenza e’ in cammino” che e’ possibile ricevere gratuitamente.
    CONTATTI : centropacevt@gmail.com

  • dal “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

    1. Una proposta alle persone ed alle associazioni impegnate per la liberazione di Leonard Peltier
    2. Per la liberazione di Leonard Peltier

    1. UNA PROPOSTA ALLE PERSONE ED ALLE ASSOCIAZIONI IMPEGNATE PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
    Carissime e carissimi,
    vi proponiamo di scrivere al Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Mario Draghi, affinche’ in occasione della riunione del G20 che si svolgera’ a Roma il 30 e 31 ottobre, ed alla quale prendera’ parte il Presidente degli Stati Uniti d’America, esprima a quest’ultimo l’invito a concedere la grazia a Leonard Peltier, difensore dei diritti umani e della Madre Terra da 45 anni detenuto innocente per delitti che non ha mai commesso.
    Vi proponiamo di scrivere al Presidente del Consiglio dei Ministri una lettera del seguente tenore:
    “Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,
    l’Italia ospitera’ il 30 e 31 ottobre la riunione del G20 cui prendera’ parte anche il Presidente degli Stati Uniti d’America.
    Vorremmo pregarla di cogliere quell’occasione per rappresentare al Presidente statunitense l’opportunita’ di concedere la grazia a Leonard Peltier, l’illustre attivista per i diritti umani e la difesa della Madre Terra nativo americano da 45 anni detenuto innocente, condannato per crimini che non ha mai commesso.
    Come forse gia’ sapra’, il Presidente del Parlamento Europeo, l’on. David Sassoli, alcuni mesi fa ha annunciato pubblicamente la richiesta al Presidente degli Stati Uniti di concedere la grazia presidenziale che restituisca finalmente la liberta’ a Leonard Peltier.
    La richiesta di grazia promossa dal Presidente del Parlamento Europeo e’ sostenuta da prestigiosissime personalita’ dell’impegno religioso ed istituzionale, morale e civile, culturale ed artistico, come Alessandra Algostino, Laura Boella, don Luigi Ciotti, Giancarla Codrignani, Marinella Correggia, Gregorio de Falco, Nando dalla Chiesa, Paolo Ferrero, Francuccio Gesualdi, Raniero La Valle, Gad Lerner, Sara Michieletto, Luisa Morgantini, Riccardo Orioles, Moni Ovadia, Daniela Padoan, Bianca Pitzorno, Graziella Proto, Anna Puglisi, Annamaria Rivera, Antonia Sani, Mao Valpiana, Guido Viale, padre Alex Zanotelli, e le Sindache ed i Sindaci di vari Comuni d’Italia come Abbadia San Salvatore, Aosta, Baveno, Bologna, Carrara, Chieri, Cuneo, Gorizia, Livorno, Monte San Pietro, Palermo, Pesaro, Pienza, Reggio Calabria, Soriano nel Cimino, Verbania, Vitorchiano.
    La medesima richiesta di liberazione di Leonard Peltier e’ stata espressa gia’ da decenni dal Parlamento Europeo con due risoluzioni del 1994 e del 1999, da organizzazioni umanitarie come Amnesty International e Human Rights Watch, ed anche da personalita’ benemerite dell’umanita’ intera come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Shirin Ebadi, Rigoberta Menchu’, Desmond Tutu, ed altri illustri Premi Nobel per la Pace.
    Distinti saluti,
    nome e cognome, luogo e data, recapito del mittente”.
    Vi proponiamo di inviare tale lettera
    – al Presidente del Consiglio dei Ministri: presidente@pec.governo.it, segrcd@governo.it, chigicomunicazione@governo.it, uscm@palazzochigi.it, segrgen@governo.it,
    – per conoscenza al Presidente del Parlamento Europeo: president@ep.europa.eu,
    – per conoscenza al Comitato internazionale di difesa di Leonard Peltier: contact@whoisleonardpeltier.info,
    – per conoscenza alle associazioni democratiche promotrici di questa iniziativa: bigoni.gastone@gmail.com, nepi1.anpi@gmail.com, centropacevt@gmail.com
    – ed ovviamente ai mezzi d’informazione ed agli altri interlocutori che riterrete interessati ad essere informati o ad aderire all’iniziativa.
    Alleghiamo in calce il testo dell’appello promosso alcuni giorni fa da alcune delle esperienze impegnate a sostegno della richiesta della grazia per Leonard Peltier.
    ALLEGATO
    Una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, dott. Mario Draghi
    Al Presidente del Consiglio dei Ministri, dott. Mario Draghi
    Oggetto: preghiera di rappresentare al Presidente degli Stati Uniti d’America l’opportunita’ di concedere la grazia a Leonard Peltier, difensore dei diritti umani da 45 anni detenuto innocente per delitti che non ha mai commesso
    Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,
    l’Italia ospitera’ il 30 e 31 ottobre la riunione del G20 cui prendera’ parte anche il Presidente degli Stati Uniti d’America.
    Vorremmo pregarla di cogliere quell’occasione per rappresentare al Presidente statunitense l’opportunita’ di concedere la grazia a Leonard Peltier, l’illustre attivista per i diritti umani e la difesa della Madre Terra nativo americano da 45 anni detenuto innocente, condannato per crimini che non ha mai commesso.
    Come forse gia’ sapra’, il Presidente del Parlamento Europeo, l’on. David Sassoli, alcuni mesi fa ha annunciato pubblicamente la richiesta al Presidente degli Stati Uniti di concedere la grazia presidenziale che restituisca finalmente la liberta’ a Leonard Peltier.
    La richiesta di grazia promossa dal Presidente del Parlamento Europeo e’ sostenuta da prestigiosissime personalita’ dell’impegno religioso ed istituzionale, morale e civile, culturale ed artistico, come Alessandra Algostino, Laura Boella, don Luigi Ciotti, Giancarla Codrignani, Marinella Correggia, Gregorio de Falco, Nando dalla Chiesa, Paolo Ferrero, Francuccio Gesualdi, Raniero La Valle, Gad Lerner, Sara Michieletto, Luisa Morgantini, Riccardo Orioles, Moni Ovadia, Daniela Padoan, Bianca Pitzorno, Graziella Proto, Anna Puglisi, Annamaria Rivera, Antonia Sani, Mao Valpiana, Guido Viale, padre Alex Zanotelli, e le Sindache ed i Sindaci di vari Comuni d’Italia come Abbadia San Salvatore, Aosta, Baveno, Bologna, Carrara, Chieri, Cuneo, Gorizia, Livorno, Monte San Pietro, Palermo, Pesaro, Pienza, Reggio Calabria, Soriano nel Cimino, Verbania, Vitorchiano.
    La medesima richiesta di liberazione di Leonard Peltier e’ stata espressa gia’ da decenni dal Parlamento Europeo con due risoluzioni del 1994 e del 1999, da organizzazioni umanitarie come Amnesty International e Human Rights Watch, ed anche da personalita’ benemerite dell’umanita’ intera come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Shirin Ebadi, Rigoberta Menchu’, Desmond Tutu, ed altri illustri Premi Nobel per la Pace.
    Ignoriamo se lei gia’ conosca la vicenda di Leonard Peltier e ci permettiamo quindi di riassumerla brevemente.
    Nato a Grand Forks, nel North Dakota, il 12 settembre 1944, attivista dell’American Indian Movement per i diritti umani dei nativi americani, nel 1977 fu condannato a due ergastoli in un processo-farsa sulla base di presunte prove e presunte testimonianze dimostratesi false; da allora e’ ancora detenuto, sebbene la sua innocenza sia ormai universalmente riconosciuta (gli stessi suoi accusatori e giudici responsabili della sua scandalosa ed assurda condanna hanno in prosieguo di tempo riconosciuto la sua innocenza ed ammesso che le cosiddette “prove” e le cosiddette “testimonianze” erano false).
    Per ulteriori informazioni si veda di Leonard Peltier, Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin’s Griffin, New York 1999 (in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005); e tra le opere su Leonard Peltier: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994; Edda Scozza, Il coraggio d’essere indiano, Erre Emme, Pomezia 1996; Michael Koch, Michael Schiffmann, Ein leben fur Freiheit. Leonard Peltier und der indianische Widerstand, TraumFaenger Verlag, Hohenthann 2016.
    Si puo’ utilmente consultare anche il sito dell'”International Leonard Peltier Defense Committee”: http://www.whoisleonardpeltier.info

    Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,
    come ha scritto il Presidente del Parlamento Europeo, l’on. David Sassoli: “Human rights must be defended always, everywhere”, “i diritti umani vanno difesi sempre, ovunque”.
    La liberazione di Leonard Peltier sarebbe una luminosa vittoria e una fonte di speranza per l’umanita’ intera, nessun essere umano escluso.
    Confidiamo nel suo persuaso impegno e nell’ascolto che alla sua parola il Presidente statunitense certamente vorra’ prestare.
    Augurandole ogni bene,
    Andrea De Lotto, per il “Comitato di solidarieta’ con Leonard Peltier” di Milano
    Antonella Litta, per la sezione “Emilio Sugoni” dell'”Associazione nazionale partigiani d’Italia” di Nepi
    Peppe Sini, per il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo
    Milano – Nepi – Viterbo, 17 ottobre 2021
    Per contatti:
    Andrea De Lotto, per il “Comitato di solidarieta’ con Leonard Peltier” di Milano, tel. 3490931155, e-mail: bigoni.gastone@gmail.com
    Antonella Litta, per la sezione “Emilio Sugoni” dell'”Associazione nazionale partigiani d’Italia” di Nepi, e-mail: antonella.litta@alice.it, nepi1.anpi@gmail.com
    Peppe Sini, per il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

    2. PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
    Ogni giorno altre persone, altre associazioni, altre istituzioni si uniscono all’iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier.
    Sono sempre piu’ numerose le personalita’, le associazioni e le istituzioni che chiedono al Presidente degli Stati Uniti d’America di concedere la grazia che restituisca la liberta’ all’illustre attivista nativo americano, difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 45 anni detenuto innocente.
    La rilevante iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo
    Il Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, il 23 agosto 2021 ha annunciato che chiedera’ al Presidente degli Stati Uniti d’America la grazia per Leonard Peltier.
    Di seguito il testo integrale del tweet diffuso dall’on. Sassoli in italiano e in inglese:
    “Inviero’ una lettera alle autorita’ statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell’American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
    Spero che le autorita’ accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque”.
    “I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
    I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere”.
    E’ un fatto di estrema rilevanza politica ed istituzionale che il Presidente del Parlamento Europeo, che rappresenta tutti i cittadini dell’Unione Europea, abbia pubblicamente espresso la richiesta della grazia per Leonard Peltier: la Casa Bianca non puo’ non tener conto di una richiesta di grazia promossa dall’interlocutore istituzionale che presiede la massima istituzione democratica europea eletta con voto popolare, e che e’ quindi una delle piu’ rappresentative espressioni istituzionali internazionali.
    E’ ragionevole ritenere che l’intervento del Presidente del Parlamento Europeo, che raccoglie e ripropone l’appello di innumerevoli persone di tutto il mondo, possa finalmente trovare ascolto e contribuire a persuadere il Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden a un atto di clemenza e di umanita’, a un atto di verita’ e giustizia che restituisca la liberta’ a Leonard Peltier.
    Ogni persona di volonta’ buona faccia sentire adesso la sua voce a sostenere questo corale appello, a convincere e confortare il presidente statunitense nella decisione di compiere un’azione giusta: la concessione della grazia presidenziale per Leonard Peltier.

    Alcune delle innumerevoli adesioni all’appello
    L’appello accolto e fatto proprio dal Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, e’ stato promosso da don Luigi Ciotti, Nando dalla Chiesa, Raniero La Valle, Gad Lerner, Luisa Morgantini, Moni Ovadia, padre Alex Zanotelli, i Sindaci di vari Comuni d’Italia come quelli di Abbadia San Salvatore, Aosta, Baveno, Bologna, Carrara, Chieri, Cuneo, Gorizia, Livorno, Monte San Pietro, Palermo, Pesaro, Pienza, Reggio Calabria, Soriano nel Cimino, Verbania, Vitorchiano, numerosi rappresentanti delle istituzioni come ad esempio il senatore Gregorio de Falco, molte illustri personalita’ della cultura, della riflessione morale, della vita civile e della solidarieta’ concreta, e tante, tante persone di volonta’ buona.
    Tra le prime adesioni all’iniziativa ricordiamo in particolare quelle di: Massimo Acanfora, giornalista di Altreconomia; Maurizio Acerbo, gia’ deputato e attuale segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea; Remo Agnoletto, presidente dell’Associazione Centro Documentazione Polesano OdV, Rovigo; Vittorio Agnoletto, medico e attivista, gia’ parlamentare europeo; Mario Agostinelli, presidente dell’”Associazione Laudato si’, un’Alleanza per il clima, la cura della Terra, la giustizia sociale”; Fabio Alberti, fondatore di “Un ponte per…”; Mario Aldovini, Modena; Giacomo Alessandroni, docente e attivista di Peacelink, Pesaro; Alessandra Algostino, professoressa ordinaria di Diritto costituzionale; Gianni Alioti, prestigiosa figura del movimento sindacale, dell’impegno per la pace e della solidarieta’ internazionale, Genova; Rocco Altieri, docente, saggista, direttore dei “Quaderni Satyagraha”; Francesco Andreini, Siena; Milka Antonic Lauriola, pacifista; Francesca Appolloni, assessore alla sanita’ del Comune di Siena; Umberto Arciero, scrittore e storico attivista per la liberazione di Leonard Peltier; Luciano Ardesi, Lega per i diritti e la liberazione dei popoli; Mariolina Argiolas, Monserrato (Ca); Fulvio Aurora, Medicina Democratica, Milano; Franco Avati, Verona; Francesco Baicchi, del comitato esecutivo del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale; Emanuela Baliva, Reti di Pace; Caterina Ballardini, Roma; Lino Balza, ambientalista e giornalista; Angelo Baracca, professore di Fisica, Universita’ di Firenze; Leonardo Barattin, Venezia Mestre; Daniele Barbieri, giornalista e saggista; Pierangelo Barone, professore ordinario di Pedagogia generale e sociale, presidente del Corso di laurea magistrale in Scienze Pedagogiche, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Universita’ degli Studi di Milano Bicocca; Vincenzo Barone, avvocato, Milano; Rosanna Barzan, presidente del Centro Documentazione Pace di Ivrea (To); Cristina Bassi, Dosolo (Mn); Piero Basso, Milano; Manlio Beligni, Anpi Sinalunga (Si); Emanuele Bellato (direttore) e la redazione de “Il Popolo Veneto” (giornale italiano antifascista fondato nel 1921); Giuliana Beltrame, sociologa e attivista, Padova; Fausto Benuzzi, Bologna; Cesare Bermani, illustre storico; Piero Bernocchi, portavoce nazionale COBAS – Confederazione dei comitati di base; Silvia Berruto, giornalista di pace, da sempre impegnata in iniziative di pace, solidarieta’, nonviolenza; Grazia Maria Bertini, Roma; Carla Bertolotti, anche come portavoce del Comitato “vivere bene la macchia” di S. Stefano Magra; Norma Bertullacelli, figura di riferimento del movimento pacifista a Genova; Moreno Biagioni, Firenze; Elisa Bianchini, delegata sindacale USB – Unione Sindacale di Base, Viterbo; Giovanni Bianco, giurista, professore universitario; Mauro Biani, vignettista de La Repubblica, L’Espresso, Azione Nonviolenta; Marita Blessing; Marco Boato, sociologo e saggista, gia’ deputato e senatore; Michele Boato, ecologista, gia’ deputato e consigliere regionale, Venezia-Mestre; Laura Boella, illustre filosofa e docente universitaria, Milano; Franco Borghi, Cento (Ferrara); Federico Borgna, Sindaco di Cuneo; Sista Bramini, Roma; Antonio Bruno, gia’ consigliere comunale di Genova; Valentina Bruno, associazione “Erinna”, Viterbo; Giuseppe Bruzzone, obiettore di coscienza anni ’66/’68; Emanuela Bussolati, autrice di libri per l’infanzia; Javier Cabero, Movimiento Humanista; Tullio Cacco, segretario provinciale dell’Anpi di Venezia; Augusto Cacopardo, antropologo; Elena Camino, docente, ricercatrice, saggista; Antonella Cammarota, professoressa ordinaria di Sociologia Politica, Dipartimento Cospecs Universita’ di Messina; Mariella Cao, insegnante, pacifista, animatrice del comitato “Gettiamo le basi”; Francesco Domenico Capizzi, presidente dell’organizzazione di volontariato “Scienza Medicina Istituzioni Politica Societa’”; Alessandro Capuzzo, “Comitato pace, convivenza e solidarieta’ Danilo Dolci” di Trieste; Elisabetta Caroti, Roma; Giorgio Carpi, Centro nuovo modello di sviluppo, Vecchiano (Pisa); Maria Luigia Casieri, preside, Viterbo; Pilar Castel, autrice e attrice No War; Antonio Catozzi, insegnante; Augusto Cavadi, direttore della Casa dell’equita’ e della bellezza, Palermo; Giovanna Cavarocchi, presidente Auser Tuscia; Alessandra Ceresa, Corbetta; Massimo Chiodi, vicesindaco di Ronciglione (Vt); Raimondo Chiricozzi, presidente del comitato provinciale Aics di Viterbo; Olindo Cicchetti, figura storica dei movimenti ecopacifisti e per i diritti, narratore di comunita’; Monica Cinti, Sindaca di Monte San Pietro (Bo); don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, una delle figure piu’ illustri della cultura e della prassi della pace e della solidarieta’; Ennio Cirnigliaro, Genova; Maria Paola Clarini Ramos, della Comunita’ di San Paolo, Roma; Giusy Clarke Vanadia, docente e attivista; Naila Clerici, docente universitaria, presidente “Soconas incomindios”, Torino; Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita; Valerio Colombaroli, Bussoleno (To); Marinella Correggia, giornalista e saggista; Renato Corsetti, linguista ed esperantista; Mario Cossali, Presidente dell’Anpi del Trentino; Giorgio Cremaschi, storico dirigente del movimento operaio; Simonetta Crisci, avvocato, presidente dell’Associazione SenzaConfine; Patrizia Cupelloni, psicoanalista SPI, Roma; Ottavio D’Alessio Grassi, attivista e scrittore; Nando Dalla Chiesa, sociologo, scrittore, gia’ sottosegretario, senatore e deputato, una delle figure piu’ illustri della lotta contro i poteri criminali; Massimo Dalla Giovanna, Genova; Paolo D’Arpini, testimone dell’ecologia profonda, della spiritualita’ laica, del bioregionalismo; Claudia Dauru’, Firenze; Oscar de America, economista e statistico; Danilo De Biasio, direttore del Festival dei Diritti Umani; Gregorio de Falco, senatore; Leonardo De Franceschi, docente all’Universita’ degli studi Roma Tre; Giuseppe Deiana, scrittore; don Vitaliano Della Sala, parrocchia Santi Pietro e Paolo, Mercogliano (Av); Andrea De Lotto, insegnante e storico animatore del comitato italiano di solidarieta’ con Leonard Peltier; Giorgio Demurtas, responsabile sanita’ Prc federazione di Viterbo; Carla Dentella, coop. Dar casa, Milano; Francesco De Pasquale, Sindaco di Carrara; Nunzio D’Erme, Osservatorio Repressione; Heinz Dieterich, coordinatore CTS-UAM-WARP; Tommaso Di Francesco, condirettore de “Il manifesto”; Mario Di Marco, referente Servizio Civile della Caritas diocesana di Viterbo; Giulio Di Meo, fotografo, reporter, didatta, Bologna; Franco Dinelli, ricercatore CNR, consigliere nazionale di Pax Christi; Italo Di Sabato, Osservatorio Repressione; Elisabetta Donini, Donne in nero, Torino; Giuseppe e Raffaella Donzelli, Catania; Nicoletta Dosio, insegnante in pensione, storica militante per la giustizia sociale e la difesa della natura, per i diritti umani ed i beni comuni, Bussoleno (To); Luciano Dottarelli, gia’ sindaco di Bolsena, docente, saggista, promotore del Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia; fratel Guido Dotti, Monastero di Bose, Magnano (Biella); Duccio Facchini, giornalista e saggista, direttore di “Altreconomia”; Gabriella Falcicchio, researcher Dip. Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Universita’ degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Giuseppe Falcomata’, Sindaco di Reggio Calabria; Sergio Falcone, poeta; don Paolo Farinella, Genova; Patrizia Farronato, Schio (Vi); Luigi Fasce, presidente del Circolo Giustizia e liberta’ “Guido Calogero e Aldo Capitini” di Genova; Daniela Favena, Olgiate Olona (Va); Jose’ Manuel Fernandez, Trapagaran, Bizkaia; Vito Ferrante, presidente dell'”Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia” (Afesopsit); Paolo Ferrero, vicepresidente del partito della Sinistra Europea, gia’ Ministro della Repubblica italiana; Antonio Filippi, gia’ sindacalista Cgil in pensione, Canepina (VT); Pierina Folci, Milano; Jacopo Frey, insegnante e redattore del programma Vanloon di Radio Citta’ Fujiko di Bologna; Gabriele Gabrieli, Mantova; Angelo Gaccione, scrittore, direttore di “Odissea”, Milano; Haidi Gaggio, gia’ parlamentare, Genova; Ezio Gallori, sindacalista e attivista; Rosanna Garavaglia, gruppo ecumenico diocesi di Milano; Manolo Garosi, Sindaco di Pienza; Maria Gerli, Milano; Francuccio Gesualdi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo; Luigi Giario, scrittore e volontario, dell’associazione culturale Amici di Adriana Zarri, Torino; Sergio Giovagnoli, Arci; Sergio Golinelli, coordinatore di Sinistra Italiana della provincia di Ferrara; Doriana Goracci, blogger; Franca Grasselli, Reggio Emilia; Gabriella Grasso, Milano; Ruggero Grassotti, Sindaco di Vitorchiano (Vt); Giorgio Grimaldi, docente universitario, Genova; Gianpiero Grulla, socio banca etica, Milano; Paolo Grulla, Gruppo Acquisto Solidale, Milano; Lorenzo Guadagnucci, giornalista e saggista; Maurizio Gubbiotti, Legambiente; Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista; Pasquale Iannamorelli, una delle figure piu’ autorevoli della pace e della nonviolenza in Italia; Carmelina Imbroscio; Lucia Innocenti, del Comitato “Verita’ e giustizia per Giulio Regeni”, Vaiano (Prato); Salvatore Izzo, direttore di “Faro di Roma” e presidente dell’associazione Padre Virginio Rotondi per un giornalismo di pace; Nino Labate, sociologo e segretario dell’associazione “Polis Duemila” di Roma; Monica Lanfranco, giornalista; Giorgio Langella, Creazzo (Vi); Liliana e Giuseppe Lastella, associazione La tenda, Milano; Raniero La Valle, giornalista e saggista, gia’ deputato e senatore, una delle figure piu’ autorevoli della cultura della pace; Pietro Lazagna, figura storica dell’impegno educativo e civile; Gad Lerner, giornalista e saggista; Franco Limardi, scrittore e insegnante, Viterbo; Antonella Litta, dell’Associazione italiana medici per l’ambiente; Pierpaolo Loi, insegnante, Cagliari; Eugenio Longoni, Milano; Francesco Lucat, segretario regionale di Rifondazione Comunista, Valle d’Aosta; Daniele Lugli, gia’ Difensore civico della Regione Emilia-Romagna; Romualdo Luzi, bibliotecario e storico; Ettore Macchieraldo, falegname, Roppolo (Biella); Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria; Anna Maghi, presidente dell’associazione “Erinna” di Viterbo; Oreste Magni, Ecoistituto della Valle del Ticino; Gigi Malabarba, gia’ senatore; Giovanni Mandorino, Pisa; Danio Manfredini, attore, Milano; Raffaele Mantegazza, docente di pedagogia all’Universita’ di Milano-Bicocca; Fabio Manzione, dottore agronomo e giornalista ambientale, Roma; Nicoletta Manuzzato, giornalista; Fausto Marchesi, Milano; Luisa Marchini, operatrice culturale, saggista e narratrice; Silvia Marchionini, sindaco di Verbania; Flavio Marcolini, insegnante, tra gli animatori del Centro di ricerca nonviolenta di Brescia; Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, Taranto; Carlo Alberto Mari; Gianni Marilotti, senatore; Matteo Marolla, presidente dell’Associazione “Sacco e Vanzetti”; Gian Marco Martignoni, CGIL Varese; Mariateresa Martini, educatrice e scrittrice, Moniga del Garda (Bs); Francesco Martone, gia’ senatore; Alfonso Marzocchi; Michele Mascella, presidente della sezione Anpi di Gallarate; Tomasina Massa, Sassari; Devis Mayor, attivista per i diritti umani, Istrana (Tv); Mirko Mazzali, avvocato, consigliere comunale di Milano; Vittorio Mazzone, presidente sezione ANPI di Afragola e Casoria; Martino Mazzonis, americanista; Agide Melloni, Imola (Bo); Dario Mencagli, docente, cooperante internazionale; Fabio Menicacci, Sindaco di Soriano nel Cimino (Vt); Giansandro Merli, giornalista; Virginio Merola, sindaco di Bologna; Sandro Mezzadra, docente universitario; Carlo Mezzetti, avvocato, Viterbo; Enrico Mezzetti, presidente Anpi Viterbo; Alessandro Michelucci, direttore della rivista “La causa dei popoli”; Sara Michieletto, primo violino dell’orchestra del teatro “La Fenice” di Venezia, impegnata da sempre nella solidarieta’; Vincenzo Miliucci, Cobas; Matilde Mirabella, traduttrice, giornalista e attivista; Cristina Mirra, Milano; Pino Missori, Barbarano Romano (Vt); Karl Mogl, Durach (Germania); Emilio Molinari, storico attivista per un mondo piu’ giusto, gia’ parlamentare; Giampiero Monaca, maestro elementare; Gianfranco Monaca, scrittore, sociologo e animatore sociale; Gabriella Montalto, Milano; Alessandro Monti, Sindaco di Baveno; Pierangelo Monti, presidente del MIR – Movimento Internazionale della Riconciliazione; Luisa Morgantini, gia’ vicepresidente del Parlamento Europeo; M. Cristina Mossa; Luciano Muhlbauer, gia’ consigliere regionale della Lombardia; Rosangela Mura, attivista, Roma; Carmelo Musumeci, ergastolano scrittore; Linda Natalini, medico, Viterbo; Francesca Nava, giornalista; Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni, Coordinamento Nord Sud del mondo; Nicoletta Negri, insegnante; Franca Niccolini, del Mir-Movimento Nonviolento di Torino; Alfio Nicotra, presidente nazionale di “Un Ponte Per”; Raffaella Noseda, Mazzo di Rho; don Gianni Novelli, una delle piu’ luminose figure dell’impegno per la pace, anche a nome del Cipax; Cristina Grazia Novello, Milano; Gianni Nuti, Sindaco di Aosta; Mufutau Abiola Oguntimirin, figura storica dell’impegno di pace e di solidarieta’ a Viterbo; Riccardo Orioles, giornalista e militante antimafia; Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo e storico protagonista della lotta contro la mafia; Graziella Osellame, Milano; Moni Ovadia, attore, cantante, musicista e scrittore; Emilia Pacelli, Orte (Vt); Daniela Padoan, scrittrice, presidente dell’associazione “Laudato si’ – Un’alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale”, socia fondatrice dell’Associazione Diritti e Frontiere (ADIF), Milano; Giuseppe Padovano, coordinatore nazionale del “Comitato no guerra no Nato”; Vittorio Pallotti, presidente onorario del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale – CDMPI; Marco Palombo, attivista della “Rete No War” di Roma; Antonio Panella, Castiglione Chiavarese; Luca Paolocci, responsabile legale USB – Unione Sindacale di Base, Viterbo; Pancho Pardi, docente universitario, gia’ senatore; Paola Parisi; Maria Luisa Paroni, della Comunita’ “Laudato si'” di Viadana e Marcaria (Mn); Beppe Pavan, animatore del gruppo Uomini in cammino, Pinerolo (To); Rita Pelusio, attrice; Gianni Penazzi, Mir-Movimento Nonviolento, Lugo (Ra); Livio Pepino, direttore delle Edizioni Gruppo Abele e presidente di “Volere la luna”, gia’ magistrato e presidente di Magistratura Democratica; Alberto Perino, storico animatore del movimento No Tav; Maria Speranza Perna, docente in pensione, Napoli; Marcello Pesarini, coordinamento provinciale di Sinistra Italiana, Ancona; Emanuela Petrolati, insegnante; Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher; Giorgio Piacentini, gia’ dirigente Bankitalia e presidente Cipax – centro interconfessionale per la pace, Roma; Ivano Pioli, Melegnano (Mi); Anita Pirovano, consigliera comunale di Milano; Francesco Pistolato, cofondatore del Centro Interdipartimentale di Ricerca “Irene” dell’Universita’ di Udine; Bianca Pitzorno, scrittrice; Alessandro Pizzi, gia’ sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e fisica, volontario nel carcere di Viterbo; Lorenzo Poli, redattore di “Pressenza”; Anna Polo, impegnata da decenni per la pace e la nonviolenza; Giuliano Pontara, filosofo, uno dei massimi studiosi della nonviolenza, Stoccolma; Roberto Porfiri, Roma; Graziella Proto, giornalista e militante antimafia, direttrice di “Le Siciliane – Casablanca”; Giannozzo Pucci, ecologista nonviolento, editore, Firenze; Pasquale Pugliese, docente, saggista, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento; Anna Puglisi, Centro Impastato, Palermo; Giuseppe Putzulu, Chianciano Terme; Stefania Quadri Huber, Zurigo; Angela Querze’, storica pacifista nonviolenta, attualmente attiva nel Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale; Piercarlo Racca, figura storica del Movimento Nonviolento; Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta’, Poggio San Marcello (Ancona); Gorka Ramos, Barcellona; Rosa Riboldi, Associazione Coordinamento Pace Cinisello Balsamo; Antonello Ricci, docente, narratore di comunita’, scrittore, operatore culturale, Viterbo; Matteo Ricci, Sindaco di Pesaro; Maria Teresa Rigamonti, Milano; Valentina Ripa, ricercatrice universitaria, attivista per i diritti umani; Alberto Risi, Milano; Rodrigo Andrea Rivas, economista, gia’ direttore di “Radio Popolare” di Milano; Annamaria Rivera, antropologa; Basilio Rizzo, storico consigliere comunale di Milano; Lucia Rojas, dell’associazione italo-cilena ALPIANDES; Guido Rossi, Usmate Velate (MB); padre Filippo Rota Martir, Brescia; Angelita Russo, dottoressa; Giovanni Russo Spena, gia’ deputato e senatore; Anna Saleppichi, storica collaboratrice di Stampa Alternativa e insegnante, Viterbo; Raffaele K. Salinari, portavoce CINI (Coordinamento Italiano Ngo Internazionali); Marina Salvadori, Milano; Brunetto Salvarani, teologo, Carpi; Luca Salvetti, Sindaco di Livorno; Giuseppina Sangalli, Marta (Vt); Antonia Sani, WILPF Italia; Paola Sani; Carlo Sansonetti, presidente dell’associazione “Sulla strada” che ha progetti di promozione per popolazioni native in Guatemala; Umberto Santino, Centro Impastato, Palermo; Romolo Santoni, Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”, Perugia; Alessandro Santoro, prete della comunita’ delle Piagge, Firenze; Mauro Sarnari, docente, impegnato nell’Anpi, nell’Unicef, nei movimenti di pace e di solidarieta’, Viterbo; Renato Sarti, direttore del Teatro della Cooperativa, Milano; Roberto Savio, prestigioso giornalista e attivista per la giustizia sociale e climatica, animatore di “OtherNews”; Alfredo Scardina, docente; Gino Scarsi, artigiano e artista di forte impegno morale e civile, pacifista ed ecologista; Manlio Schiavo, docente a riposo, Bagheria; Susanna Schimperna, Roma; Bruno Segre, storico, saggista, ricercatore culturale impegnato per i diritti umani, Milano; Corrado Seletti, Associazione Per il futuro delle nostre valli, Ambiente – Salute e Vita, Borgotaro (Pr); Maurizio Sgarzi, Percorsi di pace – Casa per la pace La Filanda, Casalecchio di Reno (Bo); Alessandro Sicchiero, Sindaco di Chieri; Chiara Silva, Reggio Emilia; Peppe Sini, Viterbo; Marco Sioli, americanista; Matteo Soccio, vicepresidente del Forum per la Pace e i Diritti Umani, Vicenza; Gianni Sofri, gia’ Professore di storia all’Universita’ di Bologna; Piero Soldini, CGIL nazionale; Alfredo Somoza, presidente dell’ICEI; Francesca Spurio, attrice, animatrice culturale, attivista; Anna Grazia Stammati, presidente del CESP (Centro studi scuola pubblica); Bruno Stefani, pacifista nonviolento, docente di discipline pittoriche al Liceo Artistico, attivista della Casa dei pensieri di Bologna, membro del CDMPI (Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale); Patrizia Sterpetti, antropologa, a nome di tutta la sezione italiana di WILPF; Francesco Straziota, Milano; Pippo Tadolini, medico, Ravenna; Giovanna Taglialatela, docente; Gianni Tamino, biologo, gia’ parlamentare europeo; Veronica Tarozzi, interprete e giornalista, una delle coordinatrici nazionali del Movimento Zeitgeist Italia; Gianni Tognoni, segretario del Tribunale permanente dei diritti dei popoli; Roberto Antonio Tomaello, ex-attore di prosa, ex-insegnante di linguaggio teatrale, ex-organizzatore culturale, Genova; Ada Tomasello, impegnata nei movimenti per la pace, i diritti delle donne, la solidarieta’ concreta e nel sindacalismo di base; Fabrizio Tondi, sindaco di Abbadia San Salvatore; Walter Tosches, psicologo; Roberta Trucco, scrittrice, Genova; Marco Trulli, curatore e operatore culturale, Arci Viterbo; Michelangelo Tumini, coordinatore di Sinistra Italiana, circolo di Osimo, Offagna, Castelfidardi, Loreto; Fiorella Turci, insegnante; Franco Turigliatto, gia’ parlamentare; Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di “Pressenza”; Laura Tussi, giornalista e scrittrice; Mauro Vaiani, attivista autonomista toscano, vicepresidente di Autonomie e Ambiente; Claudio Vallarini, ricercatore, storico, impegnato nel volontariato e nella difesa della natura; Milena Valli, Sondrio; Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento; Tiziana Valpiana, gia’ deputata e senatrice; Leonardo Varvaro, docente universitario, Viterbo; Shendi Veli, attivista e giornalista; Elio Veltri, gia’ parlamentare e sindaco emerito di Pavia; Lina Ventura, Casalecchio di Reno (Bo); Antonio Vermigli, direttore della rivista della Rete Radie’ Resch “In dialogo”; Guido Viale, sociologo e saggista; Antonio Vigilante, docente, pedagogista, scrittore, studioso della nonviolenza; Gianluca Vitale, avvocato, copresidente Legal Team Italia; Giulio Vittorangeli, figura storica della solidarieta’ internazionale; Javi Xavi; Francesco Zanchini, gia’ ordinario di diritto canonico nella facolta’ di Giurisprudenza dell’Universita’ di Teramo; Mauro Zanella, “Mani Rosse Antirazziste”; padre Alex Zanotelli, missionario comboniano; Luisa Zanotelli, del coordinamento delle associazioni pacifiste roveretane; Rina Zardetto, Correggio (RE); Silvia Zaru, musicista e insegnante; Rodolfo Ziberna, Sindaco di Gorizia; Alberto Ziparo, docente dell’Universita’ di Firenze; Mario Zorzetto, portavoce del Comitato civico per la difesa e attuazione della Costituzione della Repubblica italiana, Mogliano Veneto; Franco Zunino, presidente ARCI provinciale Savona.
    Tra le adesioni di esperienze istituzionali, associative ed informative segnaliamo: Amministrazione comunale di Carrara; il Sindaco e la Giunta del Comune di Chieri; il Consiglio Comunale di Cuneo; Il Consiglio Comunale di Pienza; Associazione “Erinna” di Viterbo; “Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia” (Afesopsit); l’Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo; l'”Associazione italo-cilena ALPIANDES”; l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia del Trentino; la sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Crescenzago; la sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia “Emilio Sugoni” di Nepi; l'”Associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli” di Milano; Associazione “Sacco e Vanzetti”; Associazione SenzaConfine; la Casa per la Pace di Vicenza; Centro di iniziative per la verita’ e la giustizia; Centro Documentazione Polesano; “Centro Gandhi”, Pisa; Cipax – Centro interconfessionale per la pace, Roma; Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”, Perugia; il Circolo “Guido Puletti” di Sinistra Anticapitalista di Brescia; Circolo Vegetariano VV. TT.; Comitato Berta Vive Milano; “Comitato civico per la difesa e attuazione della Costituzione della Repubblica italiana” di Mogliano Veneto; “Comitato pace, convivenza e solidarieta’ Danilo Dolci” di Trieste; Cobas – Confederazione dei Comitati di Base; il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo; il Comitato “Nepi per la pace”; il Comitato “Vivere bene la macchia” di S. Stefano Magra; Il “Coro di Micene” di Milano; la redazione de “Il giornaletto di Saul”; la redazione de “Il Popolo Veneto” (giornale italiano antifascista fondato nel 1921); la redazione de “La nonviolenza e’ in cammino”; “Linea indipendente”, gruppo ecologista, nonviolento e libertario, Calcinato (Bs); “Mani Rosse Antirazziste”; “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”; Movimento Zeitgeist Italia; “Notiziario dell’Accademia apuana della pace”; “Osservatorio Repressione”; “Parallelo Palestina”; Piccola scuola di pace “Gigi Ontanetti”, Firenze; la redazione di “Pressenza”; l’associazione “Respirare” di Viterbo; “Rete ambientalista – Movimenti di lotta per la salute, l’ambiente, la pace e la nonviolenza”; “Reti di Pace”, l’associazione “Soconas Incomindios”, “Teatro in Natura”; la redazione di “Tepee”; USB – Unione Sindacale di Base, Viterbo; la redazione di “ViPiu'”, WILPF Italia.
    Il testo della risoluzione del Parlamento Europeo per la liberazione di Leonard Peltier dell’11 febbraio 1999 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. C 150 del 28/05/1999 pag. 0384, B4-0169, 0175, 0179 e 0199/99)
    Risoluzione sul caso di Leonard Peltier
    Il Parlamento europeo,
    – vista la sua risoluzione del 15 dicembre 1994 sulla grazia per Leonard Peltier (GU C 18 del 23.1.1995, pag. 183),
    A. considerando il ruolo svolto da Leonard Peltier nella difesa dei diritti dei popoli indigeni,
    B. considerando che Leonard Peltier e’ stato condannato nel 1977 a due ergastoli dopo essere stato estradato dal Canada, benche’ non vi fosse alcuna prova della sua colpevolezza,
    C. considerando che Amnesty International ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni circa l’equita’ del processo che ha condotto alla condanna di Leonard Peltier,
    D. considerando che il governo degli Stati Uniti ha ormai ammesso che gli affidavit utilizzati per arrestare e estradare Leonard Peltier dal Canada erano falsi e che il Pubblico ministero statunitense Lynn Crooks ha affermato che il governo degli Stati Uniti non aveva alcuna prova di chi aveva ucciso gli agenti,
    E. considerando che dopo 23 anni trascorsi nei penitenziari federali, le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono seriamente aggravate e che secondo il giudizio di specialisti la sua vita potrebbe essere in pericolo se non ricevera’ adeguate cure mediche,
    F. considerando che le autorita’ penitenziarie continuano a negargli adeguate cure mediche in violazione del diritto umanitario internazionale e i suoi diritti costituzionali,
    G. rilevando che Leonard Peltier ha esaurito tutte le possibilita’ di appello concessegli dal diritto statunitense,
    1. insiste ancora una volta affinche’ venga concessa a Leonard Peltier la grazia presidenziale;
    2. insiste affinche’ Leonard Peltier sia trasferito in una clinica dove possa ricevere le cure mediche del caso;
    3. ribadisce la sua richiesta di un’indagine sulle irregolarita’ giudiziarie che hanno portato alla reclusione di Leonard Peltier;
    4. incarica la sua delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti di sollevare il caso di Leonard Peltier iscrivendolo all’ordine del giorno del prossimo incontro con i parlamentari americani;
    5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Congresso statunitense e al Presidente degli Stati Uniti d’America.
    UNA MINIMA NOTIZIA SU LEONARD PELTIER
    Di seguito una minima notizia su Leonard Peltier e l’indicazione del sito internet di riferimento per la solidarieta’ a livello internazionale
    Leonard Peltier e’ nato a Grand Forks, nel North Dakota, il 12 settembre 1944; attivista dell’American Indian Movement che si batte per i diritti umani dei nativi americani, nel 1977 fu condannato a due ergastoli in un processo-farsa sulla base di presunte prove e presunte testimonianze successivamente dimostratesi artefatte, inattendibili, revocate e ritrattate dagli stessi ostensori. Da allora e’ ancora detenuto, sebbene la sua innocenza sia ormai palesemente riconosciuta. Di seguito riportiamo una breve nota di presentazione di un suo libro edito in Italia nel 2005: “Accusato ingiustamente dal governo americano – ricorrendo a strumenti legali, paralegali e illegali – dell’omicidio di due agenti dell’FBI nel 1975 (un breve resoconto tecnico della farsa giudiziaria e’ affidato all’ex ministro della giustizia degli Stati Uniti Ramsley Clark, autore della prefazione), Peltier, al tempo uno dei leader di spicco dell’American Indian Movement (AIM), marcisce in condizioni disumane in una prigione di massima sicurezza da quasi trent’anni. Nonostante la sua innocenza sia ormai unanimemente sostenuta dall’opinione pubblica mondiale, nonostante una campagna internazionale in suo favore che ha coinvolto il Dalai Lama, Nelson Mandela, il subcomandante Marcos, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu’, Robert Redford (che sulla vicenda di Peltier ha prodotto il documentario Incident at Oglala), Oliver Stone, Howard Zinn, Peter Matthiessen, il Parlamento europeo e Amnesty International, per il governo americano il caso del prigioniero 89637-132 e’ chiuso. Non sorprende dunque che Peltier sia divenuto un simbolo dell’oppressione di tutti i popoli indigeni del mondo e che la sua vicenda abbia ispirato libri (Nello spirito di Cavallo Pazzo di Peter Matthiessen), film (Cuore di tuono di Michael Apted, per esempio) e canzoni (i Rage Against the Machine hanno dedicato a lui la canzone Freedom). In parte lucidissimo manifesto politico, in parte toccante memoir, questa e’ la straordinaria storia della sua vita, raccontata per la prima volta da Peltier in persona. Una meravigliosa testimonianza spirituale e filosofica che rivela un modo di concepire la vita, ma soprattutto la politica, che trascende la dialettica tradizionale occidentale e i suoi schemi (amico-nemico, destra-sinistra e cosi’ via): i nativi la chiamano la danza del sole” (dalla scheda di presentazione del libro di Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005, nel sito della casa editrice: fazieditore.it).
    Opere di Leonard Peltier: La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005.
    Opere su Leonard Peltier: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, 1994; Edda Scozza, Il coraggio d’essere indiano, Erre Emme, 1996; Michael Koch, Michael Schiffmann, Ein leben fur Freiheit. Leonard Peltier und der indianische Widerstand, TraumFaenger Verlag, 2016.
    Il sito dell'”International Leonard Peltier Defense Committee”: http://www.whoisleonardpeltier.info
    Alcuni altri libri utili per approfondire: Alce Nero, La sacra pipa, Rusconi, Milano 1986, 1993; Bruno Bouchet (a cura di), Wovoka. Il messaggio rivoluzionario dei nativi americani, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982; Dee Brown, Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, Mondadori, Milano 1972, 1977; Vine Deloria jr., Custer e’ morto per i vostri peccati, Jaca Book, Milano 1972, 1977; Raymond J. DeMaille (a cura di), Il sesto antenato. I testi originali egli insegnamenti di Alce Nero, Xenia, Milano 1996; Charles Hamilton (a cura di), Sul sentiero di guerra. Scritti e testimonianza degli indiani d’America, Feltrinelli, Milano 1956, 1960; Diana Hansen (a cura di), Indiani d’America. Identita’ e memoria collettiva nei documenti della nuova resistenza indiana, Savelli, Roma 1977; Philippe Jacquin, Storia degli indiani d’America, Mondadori, Milano 1977; Franco Meli (a cura di), Parole nel sangue. Poesia indiana americana contemporanea, Mondadori, Milano 1991; Messaggio degli Irochesi al mondo occidentale. Per un risveglio della coscienza, la Fiaccola, Ragusa 1986, 1989; Nando Minnella, Pascoli d’asfalto. Poesia & cultura degli indiani d’America, Rossi e Spera Editori, Roma 1987; Nando Minnella, Michele Morieri, Indiani oggi. La Resistenza indiana oggi: documenti e testimonianze, Gammalibri, Milano 1981; John G. Neihardt, Alce Nero parla, Adelphi, Milano 1968, Mondadori, Milano 1973, 1977; William W. Newcomb jr., Gli indiani del Nord-America, Il Bagatto, Roma 1985; Scritti e racconti degli indiani americani, raccolti da Shirley Hill Witt e Stan Steiner, Jaca Book, Milano 1974, 1992; Stan Steiner, Uomo bianco scomparirai, Jaca Book, Milano 1977, 1994.

    Tre lettere a sostegno dell’iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier che proponiamo a chi ci legge di sottoscrivere e inviare
    Prima lettera: una lettera di sostegno all’iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo per la liberazione di Leonard Peltier
    – al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli: president@ep.europa.eu,
    – alla segreteria del Presidente del Parlamento Europeo: lorenzo.mannelli@ep.europa.eu; armelle.douaud@ep.europa.eu; barbara.assi@ep.europa.eu; helene.aubeneau@ep.europa.eu; marco.canaparo@ep.europa.eu; fabrizia.panzetti@ep.europa.eu; michael.weiss@ep.europa.eu; luca.nitiffi@ep.europa.eu; matea.juretic@ep.europa.eu; francesco.miatto@ep.europa.eu; barbara.hostens@ep.europa.eu; monica.rawlinson@ep.europa.eu; beate.rambow@ep.europa.eu; laetitia.paquet@ep.europa.eu; nicola.censini@ep.europa.eu; arnaud.rehm@europarl.europa.eu; julien.rohaert@europarl.europa.eu; jose.roza@ep.europa.eu; roberto.cuillo@ep.europa.eu; silvia.cagnazzo@ep.europa.eu; eulalia.martinezdealosmoner@ep.europa.eu; iva.palmieri@europarl.europa.eu; tim.allan@ep.europa.eu; andrea.maceirascastro@ep.europa.eu; angelika.pentsi@ep.europa.eu;
    – per conoscenza alla segreteria del Commissario Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri, Josep Borrell: cab-borrell-fontelles-contact@ec.europa.eu, pedro.serrano@ec.europa.eu, mathieu.briens@ec.europa.eu, anne.bergenfelt@ec.europa.eu, inma.lopez-martinez@ec.europa.eu, maud.arnould@ec.europa.eu, nereo.penalver-garcia@ec.europa.eu, fiona.knab-lunny@ec.europa.eu, leila.fernandez-stembridge@ec.europa.eu, rafael.daerr@ec.europa.eu, baiba.aleksejuka-tavaresa@ec.europa.eu, barbara.gallo@ec.europa.eu, esther.osorio@ec.europa.eu, annika.lotson-lopez@ec.europa.eu, elena.martin-chico@ec.europa.eu, sandrine.dupret@ec.europa.eu, margarita.fernandez-ruiz@ec.europa.eu, elizabeth.byrne@ec.europa.eu, joan.llorach@ec.europa.eu, polyxeni.prousalidou@ec.europa.eu, yolanda.segui-dominguez@ec.europa.eu, ceyhan.sabak@ec.europa.eu, judit.szarka@ec.europa.eu, giulia.matticari@ec.europa.eu, delphine.lebas@ec.europa.eu, maria-del-mar.cajal-allue@ec.europa.eu, Ignacio.ARRONIZ-VELASCO@ec.europa.eu,
    – per conoscenza alla segreteria della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: Bjoern.SEIBERT@ec.europa.eu, Stephanie.Riso@ec.europa.eu, Jivka.PETKOVA@ec.europa.eu, Jens-Alexander.FLOSDORFF@ec.europa.eu, Kurt.VANDENBERGHE@ec.europa.eu, Anthony.WHELAN@ec.europa.eu, Per.Haugaard@ec.europa.eu, Fernando.ANDRESEN-GUIMARAES@ec.europa.eu, Maria-Luisa.CABRAL@ec.europa.eu, charmaine.hili@ec.europa.eu, Florentine.HOPMEIER@ec.europa.eu, Eva.SCHULTZ@ec.europa.eu, Olivier.SMITH@ec.europa.eu, Nicole.Dewandre@ec.europa.eu, Brenda.FURNIERE@ec.europa.eu, Fernando.SAMPEDRO-MARCOS@ec.europa.eu, Valeria.MICELI@ec.europa.eu, Tanja.MEEUWSEN@ec.europa.eu, Alisa.JAMES@ec.europa.eu, Adrianna.GORSKA-STUKOW@ec.europa.eu, Inare.SEMLALI@ec.europa.eu, corina.zieger@ec.europa.eu, Darja.VAN-BERLAER@ec.europa.eu, Karen.Saelens@ec.europa.eu, Stefan.SMITH@ec.europa.eu, Marta.Jalal@ec.europa.eu, Raluca.BELEGAN@ec.europa.eu, Katerina.TCHOLAKOVA@ec.europa.eu, Susanne.HORL@ec.europa.eu, Eric.DEMOULIN@ec.europa.eu,
    – ed ovviamente al Presidente degli Stati Uniti d’America: president@whitehouse.gov, comments@whitehouse.gov,
    – ed anche all’indirizzo della struttura nonviolenta che promuove l’iniziativa: centropacevt@gmail.com,
    – cosi’ come ai mezzi d’informazione ed alle altre interlocutrici ed agli altri interlocutori che si riterra’ opportuno informare ovvero esortare a partecipare.
    Il testo del messaggio potrebbe essere il seguente:
    “Egregie signore ed egregi signori,
    sosteniamo l’impegno espresso dal Presidente del Parlamento Europeo – e da innumerevoli prestigiose personalita’ della cultura, della riflessione morale, dell’impegno civile, delle istituzioni e della solidarieta’ – per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
    Ci associamo alla richiesta al Presidente degli Stati Uniti d’America della concessione della grazia presidenziale che restituisca la liberta’ a Leonard Peltier.
    Grazie per l’attenzione e distinti saluti.
    Nome, cognome, recapito, luogo e data”.
    Seconda lettera: UNA LETTERA AI MEZZI DI INFORMAZIONE
    Egregio direttore,
    mi sembra che i mezzi d’informazione non abbiano dato adeguato risalto a una notizia che invece ha una grande rilevanza non solo morale, ma anche politica ed istituzionale su scala internazionale.
    Il Presidente del Parlamento Europeo (l’unica istituzione dell’Unione Europea eletta a suffragio universale, e quindi realmente rappresentativa di tutti i cittadini dell’Unione) ha annunciato pubblicamente il 23 agosto, con una conferenza stampa, con un video e con un tweet, la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d’America di un atto di clemenza che restituisca finalmente la liberta’ a Leonard Peltier, l’illustre attivista nativo americano impegnato per i diritti umani e in difesa del mondo vivente, da 45 anni ingiustamente ed assurdamente detenuto per delitti che non ha mai commesso: la sua condanna fu infatti l’esito di un scandaloso processo-farsa fondato su prove e testimonianze false (ed a riconoscere la falsita’ delle prove e delle testimonianze sono stati successivamente gli stessi accusatori e gli stessi giudici che lo condannarono).
    Nel corso di questi 45 anni la liberazione di Leonard Peltier e’ stata richiesta da innumerevoli personalita’ di tutto il mondo, da Nelson Mandela a madre Teresa di Calcutta, a numerosi Premi Nobel.
    Ora questa richiesta e’ formulata dal Presidente del Parlamento Europeo, l’on. David Sassoli, sostenuto da reiterate risoluzioni del Parlamento Europeo (risalenti finanche al 1994 ed al 1999) e da innumerevoli prestigiose personalita’ delle istituzioni, della cultura, della vita religiosa, morale, civile (come ad esempio Laura Boella, don Luigi Ciotti, Nando Dalla Chiesa, Raniero La Valle, Moni Ovadia, Sara Michieletto, Luisa Morgantini, Riccardo Orioles, Daniela Padoan, Bianca Pitzorno, Annamaria Rivera, padre Alex Zanotelli) e da molti sindaci di importanti citta’ (tra cui quelli di Aosta, Bologna, Carrara, Gorizia, Livorno, Palermo, Pesaro, Reggio Calabria, Verbania).
    Nel suo tweet del 23 agosto scorso il Presidente Sassoli ha scritto, in italiano e in inglese:
    “Inviero’ una lettera alle autorita’ statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell’American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
    Spero che le autorita’ accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque”.
    “I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
    I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere”.
    Non vi e’ dubbio che a una voce istituzionale cosi’ autorevole, a una richiesta cosi’ ragionevole e cosi’ precisamente argomentata, il Presidente degli Stati Uniti d’America dovra’ prestare la debita attenzione e dare una persuasa risposta. Nelle relazioni tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America il tema del rispetto dei diritti umani e’ e deve essere cruciale; come ha giustamente scritto il Presidente Sassoli: “Human rights must be defended always, everywhere”, ovvero: “I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque”.
    Le sarei quindi grato, egregio direttore, se di questo fatto volesse dare notizia ai suoi lettori, pubblicando questa lettera o dando incarico ad un suo redattore di scrivere su questo argomento.
    Che i mezzi d’informazione documentino e coscientizzino l’opinione pubblica internazionale su questa vicenda puo’ contribuire alla sua felice risoluzione, ed e’ per questo che sono a pregarla della sua attenzione e dell’impegno della sua testata.
    Con i migliori auguri di buon lavoro,
    Firma, luogo, data, recapito del mittente

    TERZA LETTERA: da diffondere agli interlocutori che riterrete possano essere interessati a conoscere e sostenere l’iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier
    L’Europa chiede all’America la liberazione di Leonard Peltier.
    Il Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, il 23 agosto 2021 ha annunciato pubblicamente con un video e con un tweet la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d’America della grazia per Leonard Peltier, l’illustre attivista nativo americano impegnato per i diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa della Madre Terra, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati falsamente attribuiti delitti che non ha mai commesso.
    Il tweet diffuso dall’on. Sassoli in italiano e in inglese recita:
    “Inviero’ una lettera alle autorita’ statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell’American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
    Spero che le autorita’ accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque”.
    “I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
    I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere”.
    Il Parlamento Europeo e’ l’unica istituzione eletta a suffragio universale che rappresenta tutti i cittadini dell’Unione Europea.
    L’iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo, che fa seguito a un esplicito impegno gia’ espresso nel 1994 e di nuovo nel 1999 dal Parlamento Europeo, raccoglie e prosegue l’impegno per la liberazione di Leonard Peltier promosso molti anni fa da Nelson Mandela e da numerose altre illustri personalita’ che hanno dedicato la loro vita alla difesa dei diritti umani e al bene com! une dell’umanita’.
    A sostegno dell’iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo gia’ innumerevoli prestigiose personalita’ della cultura, della vita civile e delle istituzioni democratiche italiane ed europee hanno unito la loro voce.
    E’ l’Europa della democrazia e dei diritti umani che con il Presidente del Parlamento Europeo chiede al Presidente degli Stati Uniti d’America la liberazione di un uomo innocente, di un simbolo della dignita’ umana, di una persona troppo a lungo ingiustamente perseguitata per il suo impegno in difesa dell’umanita’ e della Madre Terra.
    Che l’America ascolti l’Europa.
    Che il Presidente degli Stati Uniti d’America ascolti l’appello del Presidente del Parlamento Europeo e conceda la grazia presidenziale che restituisca la liberta’ a Leonard Peltier.
    A chi legge queste righe chiediamo:
    di esprimere sostegno all’iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo;
    di far sentire il nostro sostegno a Leonard Peltier ed alle sorelle e ai fratelli che in America e ovunque nel mondo lottano per la sua liberazione;
    di far sapere alla Casa Bianca e al Congresso degli Stati Uniti d’America che l’Europa, attraverso chi ne presiede l’istituzione democratica piu’ rappresentativa ed autorevole, chiede un atto di clemenza, un atto di umanita’, che e’ altresi’ un atto di verita’ e di giustizia;
    di far circolare questo appello ovunque possibile e di promuovere ulteriori adesioni.
    Dopo 45 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato Leonard Peltier.
    Per esprimere apprezzamente e sostegno al Presidente del Parlamento Europeo si puo’ inviare una email a: president@ep.europa.eu
    Per esprimere solidarieta’ al Comitato internazionale di difesa di Leonard Peltier si puo’ inviare una email a: contact@whoisleonardpeltier.info
    Per scrivere direttamente a Leonard Peltier inviare una lettera o una cartolina all’indirizzo segnalato nella home page del sito https://www.whoisleonardpeltier.info/
    Per scrivere al Presidente degli Stati Uniti d’America, alla Vicepresidente, al Governo, cosi’ come al Congresso, digitare l’indirizzo dei siti della Casa Bianca (www.whitehouse.org), del Senato e della Camera dei Rappresentanti (www.congress.gov) e poi utilizzare gli specifici “form” li’ presenti per inviare messaggi.
    Per tenerci informati, se lo ritenete opportuno, potete inviare una email a: centropacevt@gmail.com
    Sorelle e fratelli, amiche ed amici, compagne e compagni di lotta nonviolenta per il bene comune dell’umanita’, ancora uno sforzo.
    L’Europa chiede all’America la liberazione di Leonard Peltier.
    Firma, luogo, data, recapito del mittente

    Con preghiera di ulteriore diffusione,GRAZIE

  • UN RILEVANTE ARTICOLO SULL'”HUFFINGTON POST”
    Carol Gokee, che coordina l'”International Leonard Peltier Defense Committee” (sito: https://www.whoisleonardpeltier.info, email: contact@whoisleonardpeltier.info), segnala con grande entusiasmo un articolo apparso sull'”Huffington Post”.
    Di seguito il link:
    https://www.huffpost.com/entry/leonard-peltier-prison-clemency-biden_n_618049f3e4b059d0bfc19e5c
    L’articolo conferma alcune positive novita’ negli Stati Uniti d’America, e sottolinea particolarmente l’impegno per la concessione della grazia presidenziale a Leonard Peltier da parte di James Reynolds, che fu uno degli avvocati dell’accusa nel processo che porto’ alla condanna – sulla base di prove false e testimonianze altrettanto false – dell’illustre attivista per i diritti umani e la difesa della Madre Terra nativo americano.
    Si ricordera’ che gia’ anni fa James Reynolds si espresse pubblicamente per la concessione della grazia presidenziale scrivendo all’allora presidente Obama e restando inascoltato. Adoperiamoci affinche’ Biden voglia dare migliore prova dei suoi predecessori e restituisca la liberta’ a un uomo innocente e valoroso scandalosamente detenuto da 45 anni.
    Tutti sanno, anche gli accusatori e i giudici che scandalosamente lo condannarono, che Leonard Peltier e’ innocente e che quella condanna fu assolutamente ingiusta e palesemente assurda.
    DA “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

  • Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo segnala UN APPELLO DI PADRE ALEX ZANOTELLI (su Youtube) PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
    >
    Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, una delle figure piu’ luminose delle esperienze e dei movimenti impegnati nella solidarieta’ concreta, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, del mondo vivente e del bene comune dell’umanita’, chiede la liberazione di Leonard Peltier.
    In un messaggio video padre Zanotelli con parole nitide ed illuminanti argomenta le ragioni per cui occorre un impegno corale per ottenere che il Presidente degli Stati Uniti d’America finalmente conceda la grazia che restituisca la liberta’ a Leonard Peltier.
    Il video e’ visibile su YouTube, agevolmente rintracciabile attraverso un qualunque motore di ricerca.
    Siamo grati a padre Alex Zanotelli per questa iniziativa, cosi’ come all’infaticabile Andrea De Lotto (ormai “storico” animatore della solidarieta’ con Leonard Peltier) per essersene fatto promotore.
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” – Viterbo, 23 novembre 2021

  • Venerdi’ 26 e sabato 27 novembre si terranno a Barcellona due iniziative pubbliche per la liberazione di Leonard Peltier.
    Il 26 novembre alle ore 12,30 dinanzi al Consolato statunitense; il 27 novembre alle ore 13 nella centrale piazza Sant Jaume.
    Le iniziative sono promosse dal “Comitato di solidarieta’ con Leonard Peltier” di Barcellona.
    Per ulteriori informazioni: bigoni.gastone@gmail.com

  • SCRIVIAMO ALL'”INTERNATIONAL LEONARD PELTIER DEFENSE COMMITTEE”, FACCIAMO SENTIRE ALLE SORELLE E AI FRATELLI NATIVI AMERICANI IMPEGNATI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER LA NOSTRA SOLIDARIETA’
    Alle persone che ci leggono chiediamo di scrivere una e-mail di sostegno all'”International Leonard Peltier Defense Committee”, per far sentire alle sorelle e ai fratelli nativi americani impegnati per la liberazione di Leonard Peltier la nostra solidarieta’ con lui, con loro, con la lotta dei nativi americani e di tutti i popoli oppressi in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa della Madre Terra.
    Anche poche righe, anche una riga sola, per far sentire la nostra presenza, il nostro impegno, il nostro aiuto.
    L’indirizzo cui inviare le e-mail e’: contact@whoisleonardpeltier.info
    Il sito dell'”International Leonard Peltier Defense Committee” e’ wwww.whoisleonardpeltier.info

    Copia della lettera puo’ essere inviata per conoscenza anche alle associazioni promotrici della piu’ recente iniziativa italiana per la liberazione di Leonard Peltier: bigoni.gastone@gmail.com, nepi1.anpi@gmail.com, centropacevt@gmail.com,

  • SU YOUTUBE UN APPELLO DI NAILA CLERICI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

    La professoressa Naila Clerici, una delle piu’ illustri studiose della storia, della cultura e della letteratura dei nativi americani, animatrice dell’importante rivista letteraria “Tepee”, impegnata nella prestigiosa associazione Soconas-Incomindios, chiede la liberazione di Leonard Peltier.
    In un messaggio video la professoressa Clerici argomenta le forti ragioni per cui occorre un impegno corale per ottenere che il Presidente degli Stati Uniti d’America finalmente conceda la grazia che restituisca la liberta’ a Leonard Peltier.
    Il video e’ visibile su YouTube, agevolmente rintracciabile attraverso un qualunque motore di ricerca.
    Siamo grati alla professoressa Naila Clerici per questa iniziativa, cosi’ come all’infaticabile Andrea De Lotto (ormai “storico” animatore della solidarieta’ con Leonard Peltier) per essersene fatto promotore.
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” – Viterbo

  • UN APPELLO DI LUISA MORGANTINI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
    Luisa Morgantini, gia’ vicepresidente del Parlamento Europeo, presidente dell’Associazione per la pace, tra le fondatrici delle Donne in Nero, prestigiosa militante sindacale, pacifista, femminista, della solidarieta’ internazionale, chiede la liberazione di Leonard Peltier con un appello diffuso in video su YouTube.
    Nel suo lucido e appassionato messaggio Luisa Morgantini argomenta le forti ragioni per cui occorre un impegno corale per ottenere che il Presidente degli Stati Uniti d’America finalmente conceda la grazia che restituisca la liberta’ a Leonard Peltier. Il video e’ visibile su YouTube, agevolmente rintracciabile attraverso un qualunque motore di ricerca.
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” – Viterbo

  • A MILANO L’11 GENNAIO UN INCONTRO DI RIFLESSIONE E DI SOLIDARIETA’ PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

    Martedi’ 11 gennaio a Milano, presso il circolo Arci “La Scighera” (in via Candiani 131, quartiere Bovisa), con inizio alle 21 si svolgera’ un incontro di riflessione e di solidarieta’ per la liberazione di Peltier.
    PARTECIPANO:
    – Andrea De Lotto, storico animatore del “Comitato di solidarieta’ con Leonard Peltier” di Milano;
    – Marco Sioli, docente di Storia e istituzioni delle Americhe all’Universita’ Statale di Milano.
    L’incontro sara’ anche l’occasione per presentare l’ultimo numero della rivista “Tepee”, con un articolo dedicato a Leonard Peltier.
    Per ulteriori informazioni: http://www.lascighera.org; bigoni.gastone@gmail.com. Per contattare l’International Leonard Peltier Defense Committee (wwww.whoisleonardpeltier.info): contact@whoisleonardpeltier.info

  • UN INTERVENTO DELL’ILLUSTRE FILOSOFA ROBERTA DE MONTICELLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

    Sulla rivista filosofica on-line “Phenomenology Lab” (sito: http://www.phenomenologylab.eu)- promossa dal “Centro di ricerca in fenomenologia e scienze della persona” dell’Universita’ VitaSalute San Raffaele di Milano – e’ stato pubblicato un intervento dell’illustre filosofa Roberta De Monticelli dal titolo “Un’ ingiustizia enorme e la nostra indifferenza” in cui la pensatrice argomenta la necessita’ dell’impegno affinche’ Leonard Peltier sia finalmente liberato.
    Siamo assai grati all’illustre filosofa per questo suo prezioso intervento. Come e’ noto, anche molte altre prestigiose personalita’ della cultura, della vita civile e delle istituzioni hanno espresso un vivo impegno affinche’ a Leonard Peltier, generoso militante dell’American Indian Movement in difesa dei popoli nativi americani, impegnato per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia della Madre Terra, da 45 anni detenuto per crimini che non ha commesso, sia finalmente restituita la liberta’.
    Si levi corale la voce dell’umanita’ a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d’America la concessione della grazia a Leonard Peltier.
    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” – Viterbo

  • Da Carol Gokee riceviamo (attraverso “Centro di ricerca pace, diritti umani e difesa della biosfera” di Viterbo) questi materiali
    PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
    [Carol Gokee coordina il comitato internazionale di solidarieta’ con Leonard Peltier: 428-A8 Farnham St. Marshall, WI. 53559, 715.209.4453, Contact@whoisleonardpeltier.info]

    We urge President Biden to immediately grant clemency to Leonard Peltier
    Points in Support of the Release of Leonard Peltier
    Commutation/Pardon
    Pres. Biden’s powers of executive clemency give him the option of granting a pardon or commuting a sentence.
    Other remedies:
    Parole
    The U.S. Parole Commission has denied parole multiple times. Mr. Peltier has consistently maintained his innocence, and it is unlikely parole will be granted.
    Compassionate release
    Leonard Peltier is eligible for compassionate release under BOP rules, but he has been denied multiple times and he has no right to appeal these denials to a federal district court because he was convicted before 11/1/1987.
    Release to home confinement due to the pandemic
    A temporary release to home confinement is not freedom for Mr. Peltier.
    Recent Letters/Actions:
    2021 July: James Reynolds Letter to President Biden “Enough is Enough”.
    James Reynolds is the former U.S. Attorney whose office handled the prosecution and appeal of Leonard Peltier in 1977.
    2021 November: Letter from 11 Members of Congress led by Cong. Raul Grijalva (D-AZ).
    2022 February: Sen. Brian Schatz (D-HI) Letter to President Biden.
    2022 February: Sen. Patrick Leahy (D-VT) Letter to President Biden.
    2022 February: Letter from 11 Members of Congress led by Cong. Raul Grijalva (D-AZ)
    2022 February: The National Congress of American Indians (NCAI) renews the call for the release of Leonard Peltier.
    Supporting Background Points:
    Leonard Peltier is now 77 years old and Saturday, February 6, 2022, marked the completion of his 46th year in prison.
    Leonard Peltier tested positive for the coronavirus on 1/28/22.
    Due to the ongoing COVID-19 pandemic and Leonard’s already fragile health status, including diabetes and an abdominal aortic aneurysm, there is renewed urgency behind the effort to gain his release.
    Our request for clemency is centered on the injustice of his continued incarceration based on the constitutional violations and prosecutorial misconduct that have been unveiled in recent years.
    Examples:
    The government withheld exculpatory evidence: a ballistics report showed the shell casings collected from the scene didn’t come from his weapon.
    The prosecution of Leonard Peltier relied on testimony from supposed witnesses who later recanted their statements, asserting that FBI agents threatened and coerced them into lying.
    Also see: Former Federal Judge Kevin Sharp CBS News Interview 2/6/22
    Counterpoint to assertion that his conviction has been upheld by the U.S. District Court, the 8th Circuit Court of Appeals, and the Supreme Court:
    No denial of the prosecution’s misconduct.
    Conviction was upheld despite the prosecution’s misconduct.
    See United States v. Peltier, 553 F. Supp. 890 (D.N.D. 1982) (denying motion to vacate judgment and for a new trial); United States v. Peltier, 731 F.2d 550 (8th Cir. 1984) (remanding for an evidentiary hearing); United States v. Peltier, 609 F. Supp. 1143 (D.N.D. 1985) (denying motions to disqualify judge and to vacate judgment and for a new trial), aff’d, 800 F.2d 772 (8th Cir. 1986), cert. denied, 484 U.S. 822 (1987); Peltier v. Henman, 997 F.2d 461 (8th Cir. 1993) (affirming the denial of 28 U.S.C. – 2255 motion); Peltier v. Booker, 348 F.3d 888 (10th Cir. 2003) (affirming the denial of habeas relief and request for parole), cert. denied, 541 U.S. 1003 (2004).
    The Eight Circuit stated that “[t]he use of the affidavits of Myrtle Poor Bear in the extradition proceedings was, to say the least, a clear abuse of the investigative process of the F.B.I.” See United States v. Peltier, 585 F.2d 314, 335 n.18 (8th Cir. 1978).
    The Eighth Circuit later acknowledged the “improper conduct” by the FBI and noted that the explanation for the initial ballistics report authored four months prior to the one used at trial – showing that “[n]one of the other ammunition components recovered at the [shoot-out] scene could be associated with [the Wichita AR–15]” – was “facially inconsistent with the newly-discovered evidence.” See United States v. Peltier, 800 F.2d 772, 776, 778 (8th Cir. 1986) (some alterations in original, some added).
    Despite this, the Court relied on an interpretation that Supreme Court precedent at the time required a finding “that it is reasonably probable the jury would have acquitted Peltier had it been aware of [the concealed] evidence,” a misunderstanding of the standard which the Supreme Court subsequently clarified. See id. at 777.
    Leonard Peltier’s unjust imprisonment has been recognized as such by national and international human rights organizations, leading voices on criminal justice issues, dignitaries from around the world, and nearly 100 current and former members of Congress.
    To mainstream America, these actions by the FBI in the mid-1970’s in Indian country seem hardly believable. To Native Americans, their actions resonated deeply and represent a time of open oppression and aggression by federal law enforcement on Indian reservations throughout America.
    Our efforts to gain the release of Leonard Peltier have repeatedly been stymied by the opposition of the FBI. It has been over four decades. The time for healing is now – both for American Indians and the FBI.
    For additional information, please contact Judge Kevin Sharp, former Chief Judge of the U.S. District Court – TN and voluntary pro bono lawyer for Leonard Peltier.
    Judge Kevin Sharp: ksharp@sanfordheisler.com / (615) 434-7701.

  • Si svolgera’ venerdi’ 25 marzo a Milano, presso l’associazione Revdar, in via Digione 7, con inizio alle 19,30, un incontro per la liberazione di Leonard Peltier. Partecipa Andrea De Lotto, del “Comitato di solidarieta’ con Leonard Peltier” di Milano. L’iniziativa e’ promossa dal Centro di documentazione antimperialista “Olga Benario” e dal Circolo itinerante proletario “Georges Politzer”. Per informazioni: e-mail: bigoni.gastone@gmail.com
    Si svolgera’ sabato 26 marzo a Sondrio presso il Centro Evangelico di Cultura, in via Malta 16, con inizio alle 17, una conferenza per la liberazione di Leonard Peltier. Partecipano Andrea De Lotto, del “Comitato di solidarieta’ con Peltier” di Milano, e Milena Valli, promotrice di inizative per la pace in Valtellina; modera Emanuele Campagna. Aderiscono all’iniziativa il Centro Rigoberta Menchu’ e l’Agenzia per la Pace. Per informazioni: sondrioevangelica.org, tel. 393665976493
    Nota diffusa a cura del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

  • Alcune iniziative per la liberazione di Leonard Peltier che si svolgeranno in varie citta’ europee nei prossimi giorni
    Mercoledi’ 22 giugno alle ore 21 a Monza.
    Giovedi’ 23 giugno alle ore 19 a Milano.
    Giovedi’ 23 giugno alle ore 18,30 a Viterbo.
    Venerdi’ 24 giugno alle ore 18 a Lipsia.
    Venerdi’ 24 giugno alle ore 18 a San Didero in Valsusa.
    Sabato 25 giugno alle ore 11 a Buxtehude.
    Sabato 25 giugno alle ore 18,30 a Parigi.
    Sabato 25 giugno alle ore 18 a Torino.
    Domenica 26 giugno alle ore 17 a Berlino.
    Domenica 26 giugno alle 14,30 a Chiaravalle (Mi).
    Domenica 26 giugno alle ore 14,30 a Duesseldorf.
    Domenica 26 alle ore 14 a Francoforte sul Meno.
    Domenica 26 giugno alle ore 16 a Vetralla.
    Domenica 26 giugno alle ore 9 a Viterbo.
    Domenica 26 giugno alle ore 14,30 a Zurigo.
    Lunedi’ 27 giugno alle ore 18 a Milano.
    Venerdi’ primo luglio alle ore 12 a Barcellona.
    Venerdi’ primo luglio a Lipsia.
    Sabato 2 luglio alle ore 12 a Barcellona.
    Domenica 17 luglio alle ore 18 a Francoforte sul Meno.
    Altre iniziative, in questo momento ancora in preparazione, sono previste anche in altre citta’.
    *
    Per informazioni e contatti
    Per contattare le principali associazioni promotrici delle iniziative italiane in corso per la liberazione di Leonard Peltier: e-mail: bigoni.gastone@gmail.com, naila.clerici@soconasincomindios.it, nepi1.anpi@gmail.com, centropacevt@gmail.com, tel. 3490931155 (risponde Andrea De Lotto, del “Comitato di solidarieta’ con Leonard Peltier” di Milano), tel. 3478207381 (risponde Naila Clerici, direttrice della rivista “Tepee” e presidente italiana di Soconas-Incomindios).
    In Germania: Tokata-LPSG Verein zur Unterstuetzung indigener Sozial-, Kultur-, Umwelt- und Menschenrechtsprojekte & Leonard Peltier Support Group, sito: http://www.leonardpeltier.de, facebook: http://www.facebook.com/LPSGRheinMain, twitter: twitter.com/howlingwolf123, e-mail: lpsgrheinmain@aol.com
    Il punto di riferimento internazionale e’ l’International Leonard Peltier Defense Committee, sito: http://www.whoisleonardpeltier.info, e-mail: Contact@whoisleonardpeltier.info

    Nota per i mezzi d’informazione a cura del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

    Viterbo, 22 giugno 2022

  • «Oggi è la Giornata mondiale dei popoli indigeni: liberate Peltier!» è stato pubblicato (ieri) su Pressenza: https://www.pressenza.com/it/2022/08/oggi-e-la-giornata-mondiale-dei-popoli-indigeni-liberate-peltier/

  • UNA SETTIMANA DI STUDIO E DI TESTIMONIANZA PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
    Iniziera’ sabato 13 agosto 2022 a Cura di Vetralla (Viterbo) una settimana di studio e di testimonianza per la liberazione di Leonard Peltier.
    Ogni giorno verra’ presentato un libro utile ad una migliore conoscenza della lotta dei nativi americani contro il genocidio, l’etnocidio e l’ecocidio, contro il colonialismo, il razzismo e l’imperialismo onnidistruttivo, in difesa dell’umanita’ intera e della Madre Terra.
    Rinnoviamo ancora una volta la richiesta che sia liberato Leonard Peltier, l’illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.
    Alleghiamo in calce un appello alla Presidente del Parlamento Europeo e al Segretario Generale delle Nazioni Unite.
    Free Leonard Peltier.
    Mitakuye Oyasin.
    Il “Centro di ricerca per ! la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo, (centropacevt@gmail.com)
    > Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo e’ una struttura nonviolenta attiva dagli anni ’70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E’ la struttura nonviolenta che oltre trent’anni fa ha coordinato per l’Italia la piu’ ampia campagna di solidarieta’ con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano “La no! nviolenza e’ in cammino”. Da alcuni mesi e’ parti! colarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.
    PRIMO ALLEGATO: Appello alla Presidente del Parlamento Europeo, on. Roberta Metsola: president@ep.europa.eu
    > Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
    > il suo indimenticabile predecessore, il Presidente David Sassoli, si impegno’ affinche’ il Presidente degli Stati Uniti d’America compisse un atto di clemenza che restituisse la liberta’ a Leonard Peltier, l’illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 46 anni detenuto innocente nelle carceri statunitensi a seguito di un processo-farsa in cui fu assurdamente condannato per un crimine che non ha mai commesso sulla base di “prov! e” false e di “testimonianze” altrettante false, come successivamente ammisero i suoi stessi accusatori e giudici. Nonostante la sua innocenza sia ormai da tutti riconosciuta, Leonard Peltier continua ad essere detenuto.
    > Con un intervento pubblicato su twitter e una dichiarazione alla stampa di cui e’ disponibile la registrazione video il Presidente Sassoli il 23 agosto 2021 espresse pubblicamente la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d’America di concedere la grazia a Leonard Peltier.
    > Nel suo tweet del 23 agosto 2021 il Presidente Sassoli scriveva, in italiano e in inglese:
    > “Inviero’ una lettera alle autorita’ statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell’American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
    > Spero che le autorita’ accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque”.
    > “I will send a letter to the US authorities asking for clemen! cy for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian ! Movement, he has been imprisoned for 45 years.
    > I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere”.
    > Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
    > gia’ nel 1994 e poi ancora nel 1999 il Parlamento Europeo delibero’ risoluzioni per la liberazione di Leonard Peltier.
    > Qui di seguito si trascrive integralmente la Risoluzione del Parlamento Europeo dell’11 febbraio 1999 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. C 150 del 28/05/1999 pag. 0384, B4-0169, 0175, 0179 e 0199/99):
    > “Risoluzione sul caso di Leonard Peltier
    > Il Parlamento europeo,
    > – vista la sua risoluzione del 15 dicembre 1994 sulla grazia per Leonard Peltier (GU C 18 del 23.1.1995, pag. 183),
    > A. considerando il ruolo svolto da Leonard Peltier nella difesa dei diritti dei popoli indigeni,
    > B. considerando che Leonard Peltier e’ stato condannato nel 1977 a due ergastoli dopo essere stato estradato dal Canada, benche’ non! vi fosse alcuna prova della sua colpevolezza,
    > C. considerando che Amnesty International ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni circa l’equita’ del processo che ha condotto alla condanna di Leonard Peltier,
    > D. considerando che il governo degli Stati Uniti ha ormai ammesso che gli affidavit utilizzati per arrestare e estradare Leonard Peltier dal Canada erano falsi e che il Pubblico ministero statunitense Lynn Crooks ha affermato che il governo degli Stati Uniti non aveva alcuna prova di chi aveva ucciso gli agenti,
    > E. considerando che dopo 23 anni trascorsi nei penitenziari federali, le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono seriamente aggravate e che secondo il giudizio di specialisti la sua vita potrebbe essere in pericolo se non ricevera’ adeguate cure mediche,
    > F. considerando che le autorita’ penitenziarie continuano a negargli adeguate cure mediche in violazione del diritto umanitario internazionale e i suoi diritti cos! tituzionali,
    > G. rilevando che Leonard Peltier ha esaurito tutte le p! ossibilita’ di appello concessegli dal diritto statunitense,
    > 1. insiste ancora una volta affinche’ venga concessa a Leonard Peltier la grazia presidenziale;
    > 2. insiste affinche’ Leonard Peltier sia trasferito in una clinica dove possa ricevere le cure mediche del caso;
    > 3. ribadisce la sua richiesta di un’indagine sulle irregolarita’ giudiziarie che hanno portato alla reclusione di Leonard Peltier;
    > 4. incarica la sua delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti di sollevare il caso di Leonard Peltier iscrivendolo all’ordine del giorno del prossimo incontro con i parlamentari americani;
    > 5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Congresso statunitense e al Presidente degli Stati Uniti d’America”.
    > Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
    > la liberazione di Leonard Peltier e’ stata chiesta gia’ da molti anni da prestigiose istituzioni, innumerevol! i associazioni democratiche, milioni di persone di tutto il mondo tra cui illustri personalita’ come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu e numerosi altri Premi Nobel.
    > Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
    > dia seguito all’iniziativa del Parlamento Europeo e del Presidente Sassoli, e chieda al Presidente degli Stati Uniti d’America di compiere finalmente l’atto di clemenza che restituisca la liberta’ a Leonard Peltier.

    SECONDO ALLEGATO: Appello al Segretario Generale delle Nazioni Unite, on. Antonio Guterres: sgcentral@un.org
    > Egregio Segretario Generale delle Nazioni Unite, on. Antonio Guterres,
    > uniamo la nostra voce a quella di quanti hanno gia’ chiesto un suo intervento presso il Presidente degli Stati Uniti d’America affinche’ compia un atto di clemenza restituendo la liberta’ a Leonard Peltier attraverso lo strumento giuridico della grazia! presidenziale.
    > Chiediamo questo suo intervento perche’ la vicen! da di Leonard Peltier riguarda l’umanita’ intera.
    > Come Lei gia’ sapra’, Leonard Peltier e’ un illustre attivista nativo americano, generoso e coraggioso difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 46 anni detenuto per delitti che non ha commesso.
    > Gli stessi suoi accusatori che ne ottennero la condanna al termine di uno scandalosissimo processo-farsa basato su cosiddette “prove” dimostratesi assolutamente false e su cosiddette “testimonianze” dimostratesi anch’esse assolutamente false, hanno successivamente riconosciuto che la condanna e la conseguente detenzione di Leonard Peltier e’ ingiusta e persecutoria, insensata e disumana, ed hanno chiesto loro stessi la sua liberazione.
    > Eppure, nonostante che la sua innocenza sia ormai certezza condivisa dall’umanita’ intera, Leonard Peltier – ormai anziano e con gravi problemi di salute – continua ad essere detenuto per delitti che no! n ha mai commesso.
    > Sicuramente ricordera’ che la liberazione di Leonard Peltier e’ stata chiesta da milioni di persone di tutto il mondo, tra le quali figure luminose come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu.
    > Ricordera’ sicuramente anche che la liberazione di Leonard Peltier e’ stata chiesta da innumerevoli istituzioni, tra le quali il Parlamento Europeo con ben due risoluzioni fin dagli anni ’90 del secolo scorso.
    > Ci e’ particolarmente grato ricordare anche l’iniziativa del compianto Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, recentemente deceduto, che il 23 agosto 2021 scriveva, in italiano e in inglese:
    > “Inviero’ una lettera alle autorita’ statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell’American Indian Movement, in carcere da 45 anni. Spero che le autorita’ accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque”.
    > “! I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leon! ard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years. I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere”.
    > Gli sforzi di milioni di esseri umani, l’impegno di innumerevoli associazioni – tra cui in primo luogo Amnesty International -, il voto di autorevolissime istituzioni, non hanno ottenuto fin qui che Leonard Peltier venisse liberato.
    > Occorre evidentemente un’iniziativa ulteriore.
    > Sia Lei, che rappresenta l’Organizzazione delle Nazioni Unite, quindi l’istituzione rappresentativa di tutti i paesi e i popoli del mondo, a promuovere questa iniziativa.
    > Sia Lei a chiedere al Presidente degli Stati Uniti d’America di restituire la liberta’ a Leonard Peltier.

  • UN APPELLO DALL’AMERICA A CONTRIBUIRE CONCRETAMENTE AL “CAMMINO SPIRITUALE” PER LEONARD PELTIER CHE ATTRAVERSERA’ TUTTI GLI STATI UNITI E SI CONCLUDERA’ A WASHINGTON
    Dall'”International Leonard Peltier Defense Committee” riceviamo e volentieri diffondiamo il seguente appello a contribuire concretamente al “Cammino spirituale” per Leonard Peltier che attraversera’ tutti gli Stati Uniti e si concludera’ a Washington.
    L’iniziativa e’ promossa dall’American Indian Movement ed ha bisogno del sostegno materiale di ogni persona di volonta’ buona, di ogni associazione democratica, di ogni istituzione rispettosa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
    Di seguito il testo integrale dell’appello, con un invito ad aderire e a diffondere ulteriormente.
    “INTERNATIONAL LEONARD PELTIER DEFENSE COMMITTEE”: LEONARD PELTIER SPIRITUAL WALK 2022
    [Dall'”Internat! ional Leonard Peltier Defense Committee” (per contatti: contact@whoisleonardpeltier.info) riceviamo e diffondiamo]

    > Greetings all!
    > Most of you know that there is a scheduled spiritual walk going to DC from Minneapolis starting September 1 and arriving in DC November 11 in support of Leonard’s clemency.
    > They are putting a lot of good energy and strength into this walk for Leonard, that I feel the need to make sure they are accommodated for all of their work as best as possible.
    > I am asking each of you to help promote this walk with all of your contacts and relatives, as they still need supplies and donations and accommodations along the way.
    > They’re off to a really great start, so if we all work together we can make sure that this gets accomplished in a good way.
    > #RiseupforPeltier
    > #FreeLeonardPeltier
    > 1. Message from AIM re supplies:
    > “As the walk quickly approaches, we are a! sking for some much needed donations for the walk food bank, k! itchen and daily supplies. Below you will see a list of our items we are currently seeking to supply the kitchen, feed the walkers with along the route and take care of daily needs. We are staging supply donations in Minneapolis for the beginning of the walk and greatly appreciate anything that can be donated. If you would like to mail or have donations delivered please send them to…
    > The American Indian Movement GGC
    > 2406 County Road D West
    > St Paul Mn 55112-8513
    > If you have a food or supply donation questions please reach out here on this page or via email at leonardpeltierwalktojustice@gmail.com to set up a drop off time and date in Minneapolis.
    > Many thanks to all who have already contributed and to those who have committed to hosting the walk for meals along the route. If you wish to make a monetary donation please follow the PayPal link at the bottom of this post.
    > Bottled Water
    > Paper Plates!
    > Disposable Coffee Cups
    > Paper Bowls
    > Plastic eating utensils
    > Coffee
    > Granola bars
    > Coffee Filters
    > Dehydrated eggs
    > Small BBQ grill
    > Sterno
    > Butane
    > Flat top Grill Rental
    > Coffee Urn
    > Foil
    > Freezer bags
    > Saran Wrap
    > Food Cards or gift cards to local farmers markets
    > Fresh seasonal produce
    > Small Bagged Chip packs
    > Small Bagged Snack Packs
    > Gatorade
    > Electrolytes
    > Condiments (ketchup, mayonnaise, mustard)
    > Canned Vegetables
    > Spam
    > Spaghetti Sauce
    > Pasta Noodles
    > Flour
    > Canned Fruit
    > Salt and Pepper
    > Seasonings
    > Instant Gravy
    > Beef Bone Broth (dry and liquid)
    > Chicken Broth (dry or liquid)
    > Vegetable Stock (dry or liquid)
    > Cooking Oil
    > Canned Tuna, Salmon, or Mackerel
    > Dried Beans
    > Dried Milk
    > Dried Coffee Creamer
    > Candy
    > Dried Fruit
    > Macaroni and Cheese
    > Tennis Shoes
    > Socks
    > First Aid Kits
    > Bandages
    > Mole skin
    > Bandaids
    > Neosporin
    > Antiseptics
    > Patches for blisters
    > Li! docaine cream
    > Toilet Paper
    > Napkins
    > Paper towels
    > Dish SoapSponges
    > Bleach
    > Lysol Wipes
    > 5 gallon plastic water containers for water storage
    > or anything you can donate”
    > Link below for donations
    > https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=24H3YHAGGSZ7Y&fbclid=IwAR2tYFafb9zSDr0i5U45SW-wbZcl8TMRjUg1XHMizRFNA1rQPEqGJTwTwgU
    > Link to webpage http://www.aimgrandgoverningcouncil.org/LeonardPeltier.html?fs=e&s=cl
    > And to sign up to help at any of the locations along the route please follow this sign up link:
    > https://m.signupgenius.com/#!/showSignUp/10c0e4bacad2ea1ffc70-leonard
    > Here’s a new article to help with promoting also:
    > https://lasentinel.net/walk-to-justice-aims-to-obtain-leonard-peltiers-release-from-prison.html?fbclid=IwAR3svRDIWid2XhlWl_MVTnXGtcfU6MY94-ua0nzArdb-2tHCSDobMGOUkEU&fs=e&s=cl
    > Thank You
    > Jean Roach Codirector
    > Anita Jo Shifflet Interim Codirector
    > International Leonard Peltier Defense Committee
    > http://www.whoisleonardpeltier.info
    Diffuso a cura del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo – 23 agosto 2022

  • DA JEAN ROACH UN VIDEO DI SALUTO ALL’ITALIA SU YOUTUBE IN PREPARAZIONE DELLA VISITA DELLA DELEGAZIONE DELL'”INTERNATIONAL LEONARD PELTIER DEFENSE COMMITTEE” IN ITALIA DAL PRIMO AL 5 OTTOBRE 2022
    E’ disponibile su YouTube un video di saluto all’Italia di Jean Roach, condirettrice del Comitato internazionale di difesa di Leonard Peltier, in preparazione della visita della delegazione dell'”International Leonard Peltier Defense Committee” in Italia dal primo al 5 ottobre 2022.
    Dal primo al 5 ottobre 2022 infatti una delegazione dell'”International Leonard Peltier Defense Committee” sara’ in Italia, nell’ambito di una serie di incontri in Europa che avra’ il suo culmine in un incontro all’Onu a Ginevra.
    Si stanno organizzando adesso gli incontri pubblici che in quei cinque giorni la delegazione terra’ in varie citta’ italiane, a partire da Milano e Roma.
    Le persone, i gruppi, le comunita’, le associazioni, i movimenti, le organizzazioni sindacali e politiche, le realta’ ecclesiali, le istituzioni, i mezzi d’informazione che abbiano interesse ad incontrare la delegazione possono mettersi in contatto con il Comitato milanese di solidarieta’ con Leonard Peltier, inviando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica bigoni.gastone@gmail.com o telefonando al numero 3490931155 (risponde Andrea De Lotto).
    La delegazione sara’ composta da Jean Roach, Lona Knight e Carol Gokee, tre autorevoli donne native americane che guidano attualmente la solidarieta’ con Leonard Peltier e le campagne internazionali per la sua liberazione.
    Come e’ noto, Leonard Peltier e’ un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.
    Per la liberazione di Leonard Peltier, attraverso la concessione della grazia presidenziale da parte del Presidente degli Stati Uniti d’America, si sono impegnate personalita’ come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, papa Francesco e il Dalai Lama, e con loro milioni di persone di tutto il mondo oltre a un gran numero di associazioni umanitarie come Amnesty International, e a molte istituzioni democratiche tra cui il Parlamento Europeo ed i sindaci di varie citta’ italiane.
    – Nota a cura del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

  • comunicato del “Centro di ricerca per la pace” di Viterbo
    Il 12 settembre 2022 Leonard Peltier compie 78 anni; da 47 e’ detenuto per reati che non ha commesso, condannato in un processo-farsa basato su “prove” false e su “testimonianze” altrettanto false, come gli stessi giudici e gli stessi accusatori hanno riconosciuto in prosieguo di tempo.
    Ma Leonard Peltier resta in carcere, anche se e’ ormai universalmente riconosciuta la sua innocenza. Affinche’ gli sia restituita la liberta’ occorre che il Presidente degli Stati Uniti d’America conceda la grazia presidenziale, come richiesto da personalita’ illustri, istituzioni autorevoli, associazioni prestigiose.
    In occasione del suo genetliaco da tutto il mondo si levi la voce dell’umanita’ per chiedere ancora una volta che Leonard Peltier sia liberato.

    “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

  • Il Comitato nazionale del Partito Democratico statunitense ha chiesto all’unanimita’ al Presidente Biden di liberare Leonard Peltier…..
    VEDI QUI: http://www.pressenza.com/it/2022/09/leonard-peltier/

  • Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace (via nonviolenza Mailing List) ha scritto:

    > DIECI LIBRI PIU’ UNO CHE SAREBBE BENE AVER LETTO PER CONOSCERE LA VICENDA DI LEONARD PELTIER (E QUALCHE ALTRO MINIMO SUGGERIMENTO BIBLIOGRAFICO)
    >
    > Una premessa
    > In preparazione della visita in Italia nei primi giorni di ottobre della delegazione di tre prestigiose donne native americane, Carol Gokee, Lona Knight e Jean Roach, che rappresentano l'”International Leonard Peltier Defense Committee” e che guidano oggi la solidarieta’ internazionale con Leonard Peltier, sara’ utile far circolare alcune indicazioni bibliografiche utili per una conoscenza adeguata della figura, della vicenda e della testimonianza di Leonard Peltier, l’illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.
    > Carol Gokee, Anishinabe, ha diretto l'”International Leonard Peltier Defense Committee” ed e’ attualmente la coordinatrice del “Rise Up Tour” che visitera’ vari paesi europei ed incontrera’ l’Onu a Ginevra. Impegnata da sempre per i diritti umani di tutti gli esseri umani, protettrice della Madre Terra, ha dedicato la sua vita a difendere i diritti e sostenere le lotte delle popolazioni indigene di tutto il mondo.
    > Lona Knight, Lakota, e’ discendente di Jackson Kills Whiteman che fu uno dei pochi sopravvissuti al massacro di Wounded Knee del 1890; la sua famiglia allevava cavalli da rodeo nella riserva del fiume Cheyenne; lavora come formatrice e terapista occupandosi di traumi e lutti profondi.
    > Jean Roach, Lakota, e’ attuale condirettrice dell’International Leonard Peltier Defense Committee ed e’ una storica militante dell’American Indian Movement; madre e nonna, e’ una delle superstiti dello scontro a fuoco del 26 giugno 1995 nella riserva di Pine Ridge.
    > La parte italiana del tour europeo della delegazione dell'”International Leonard Peltier Defense Committee” si svolgera’ tra il primo e il 5 ottobre 2022 e fara’ tappa in Valsusa, a Torino, a Milano e a Roma. Il comitato di accoglienza ha gia’ organizzato diversi incontri pubblici.
    > Per informazioni e contatti con l'”International Leonard Peltier Defense Committee”: sito: wwww.whoisleonardpeltier.info, e-mail: contact@whoisleonardpeltier.info
    > Per informazioni e contatti con le principali associazioni promotrici delle iniziative italiane in corso per la liberazione di Leonard Peltier: e-mail: bigoni.gastone@gmail.com, naila.clerici@soconasincomindios.it, nepi1.anpi@gmail.com, centropacevt@gmail.com, tel. 3490931155 (risponde Andrea De Lotto, del “Comitato di solidarieta’ con Leonard Peltier” di Milano), tel. 3478207381 (risponde Naila Clerici, direttrice della rivista “Tepee” e presidente italiana di Soconas-Incomindios).
    > Per interviste (in inglese) con l'”International Leonard Peltier Defense Committee” e con la delegazione che visitera’ l’Europa in queste settimane: Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453; Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127; Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier’s lead attorney, 615-434-7001.
    > *
    > Due pensieri di Leonard Peltier
    > Vorremmo preliminarmente riprodurre ancora una volta due estratti dall’autobiografia di Leonard Peltier.
    > La prima citazione e’ la seguente: “Tutti facciamo parte dell’unica famiglia dell’umanita’.
    > Noi condividiamo la responsabilita’ per la nostra Madre Terra e per tutti quelli che ci vivono e respirano.
    > Credo che il nostro compito non sara’ terminato fin quando anche un solo essere umano sara’ affamato o maltrattato, una sola persona sara’ costretta a morire in guerra, un solo innocente languira’ in prigione e un solo individuo sara’ perseguitato per le sue opinioni.
    > Credo nel bene dell’umanita’”.
    > La seconda citazione e’ la seguente: “Non ho scuse da porgere, solo tristezza. Non posso scusarmi per quello che non ho fatto. Ma posso provare dolore, e lo faccio. Ogni giorno, ogni ora, soffro per quelli che sono morti nello scontro di Oglala del 1975 e per le loro famiglie – per le famiglie degli agenti dell’Fbi Jack Coler e Ronald Williams e, si’, per la famiglia di Joe Killsright Stuntz, la cui morte per una pallottola a Oglala quello stesso giorno, cosi’ come le morti di centinaia di altri indiani a Pine Ridge in quel terribile periodo, non e’ mai stata oggetto di inchiesta. Mi piange il cuore nel ricordare la sofferenza e la paura nella quale molta della mia gente fu costretta a vivere a quel tempo, la stessa sofferenza e paura che quel giorno spinse me e gli altri a Oglala per difendere chi era indifeso.
    > Provo pena e tristezza anche per la perdita subita dalla mia famiglia perche’, in qualche misura, quel giorno sono morto io stesso. Sono morto per la mia famiglia, per i miei bambini, per i miei nipoti, per me stesso. Sopravvivo alla mia morte da oltre due decenni.
    > Quelli che mi hanno messo qui e che mi tengono qui sapendo della mia innocenza avranno una magra consolazione dalla loro indubbia rivincita, che esprime chi essi sono e cio’ che sono. Ed e’ la piu’ terribile rivincita che potessi immaginare.
    > Io so chi sono e quello che sono. Sono un indiano, un indiano che ha osato lottare per difendere il suo popolo. Io sono un uomo innocente che non ha mai assassinato nessuno, ne’ inteso farlo. E, si’, sono uno che pratica la Danza del Sole. Anche questa e’ la mia identita’. Se devo soffrire in quanto simbolo del mio popolo, allora soffro con orgoglio.
    > Non cedero’ mai.
    > Se voi, parenti e amici degli agenti che morirono nella proprietà degli Jumping Bull, ricaverete qualche tipo di soddisfazione dal mio essere qui, allora posso almeno darvi questo, nonostante non mi sia mai macchiato del loro sangue. Sento la vostra perdita come mia. Come voi soffro per quella perdita ogni giorno, ogni ora. E cosi’ la mia famiglia. Anche noi conosciamo quella pena inconsolabile. Noi indiani siamo nati, viviamo, e moriamo con quell’inconsolabile dolore. Sono ventitre’ anni oggi che condividiamo, le vostre famiglie e la mia, questo dolore; come possiamo essere nemici? Forse e’ con voi e con noi che il processo di guarigione puo’ iniziare. Voi, famiglie degli agenti, certamente non avevate colpa quel giorno del 1975, come non l’aveva la mia famiglia, eppure voi avete sofferto tanto quanto, anche piu’ di chiunque era li’. Sembra sia sempre l’innocente a pagare il prezzo piu’ alto dell’ingiustizia. E’ sempre stato cosi’ nella mia vita.
    > Alle famiglie di Coler e Williams che ancora soffrono mando le mie preghiere, se vorrete accettarle. Spero lo farete. Sono le preghiere di un intero popolo, non solo le mie. Abbiamo molti dei nostri morti per cui pregare e uniamo la nostra amarezza alla vostra. Possa il nostro comune dolore essere il nostro legame.
    > Lasciate che siano quelle preghiere il balsamo per la vostra pena, non la prolungata prigionia di un uomo innocente.
    > Vi assicuro che se avessi potuto evitare quello che avvenne quel giorno, la vostra gente non sarebbe morta. Avrei preferito morire piuttosto che permettere consapevolmente che accadesse cio’ che accadde. E certamente non sono stato io a premere il grilletto che l’ha fatto accadere. Che il Creatore mi fulmini ora se sto mentendo. Io non riesco a vedere come il mio stare qui, separato dai miei nipoti, possa riparare alla vostra perdita.
    > Vi giuro, sono colpevole solo di essere un indiano. E’ questo il motivo per cui sono qui”.
    > Vorremmo che chi si accinge a leggere quanto segue tenga costantemente presenti queste illuminanti riflessioni.
    > *
    > Perche’ questa minima bibliografia
    > Sulla vicenda di Leonard Peltier vi e’ ancora non solo una grande ignoranza, ma anche una grande disinformazione.
    > Vi e’ ovviamente la disinformazione consapevolmente diffusa da chi e’ fautore – prezzolato o fanatico – della prosecuzione della violenza razzista, colonialista, rapinatrice, genocida, etnocida ed ecocida.
    > Ma vi e’ anche la disinformazione di chi, pur animato dalle migliori intenzioni, si affida a fonti del tutto inaffidabili o largamente inadeguate.
    > Pertanto chi vuole adoperarsi per ottenere che a Leonard Peltier sia finalmente restituita la liberta’, ha il dovere di informarsi adeguatamente.
    > Nelle ultime decadi del Novecento un punto di riferimento fondamentale (anche per chi scrive queste righe) e’ stata l’eccellente rivista “Akwesasne Notes”, di cui sarebbe piu’ che opportuna una ristampa anastatica integrale.
    > In Italia uno storico punto di riferimento fin dagli anni ’80 – e ancor oggi – e’ la prestigiosa rivista “Tepee”, promossa dal benemerito comitato di solidarieta’ Soconas-Incomindios.
    > Sempre in Italia l’associazionismo solidale, le esperienze accademiche, il lavoro di studiosi e militanti – e di alcune case editrici – dagli anni ’70 in poi ha prodotto e tradotto vari materiali (di assai diseguale taglio e valore, va da se’) sulla cultura e sulle lotte dei nativi americani.
    > Le fonti migliori restano i libri: non le interviste, non gli articoli sui giornali o peggio ancora gli sproloqui sui social media (che novantanove volte su cento sono veramente l’equivalente delle chiacchiere al bar).
    > Sulla vicenda di Leonard Peltier sono stati tradotti in italiano i due libri fondamentali, dello stesso Leonard Peltier e di Peter Matthiessen, in edizioni da tempo esaurite; e vi e’ una ancor utile sintesi degli anni Novanta.
    > Ma per un’adeguata contestualizzazione, e per i necessari aggiornamenti, occorre leggere anche alcuni altri libri purtroppo non ancora tradotti in italiano.
    > Su internet oltre il sito dell'”International Leonard Peltier Defense Committee” (www.whoisleonardpeltier.info) ve ne sono alcuni altri che presentano utili materiali ma nell’insieme non c’e’ molto di adeguato ed aggiornato (ed anche il sito dell’ILPDC e’ per piu’ versi carente).
    > E’ inaccettabile, omissiva, travisante e menzognera la ricostruzione proposta dall’Fbi dei tragici fatti del 26 giugno 1975 e delle successive vicende processuali nel suo sito (www.fbi.gov) con la denominazione di “Resmurs case (Reservation Murders)”. Tale ricostruzione ha pero’ ispirato o condizionato molti altri articoli presenti nella rete telematica, reca ovviamente anche alcuni importanti materiali documentari, e va quindi comunque letta, con il necessario discernimento.
    > *
    > Undici libri che occorre aver letto
    > Tra i libri disponibili per conoscere la vicenda di Leonard Peltier alcuni sono di particolare rilevanza e la loro lettura costituisce tanta parte della “cassetta degli attrezzi” delle persone che si stanno impegnando per ottenere dal Presidente degli Stati Uniti d’America la grazia presidenziale che finalmente restituisca la liberta’ a un uomo generoso e valoroso che e’ divenuto il simbolo di tutti i popoli oppressi, vittima innocente di una persecuzione iniqua, illegale, disumana.
    > 1. Per un’informazione introduttiva e sommaria e’ ancora utile il libro di Edda Scozza, Il coraggio d’essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
    > Semplice e chiaro, si legge agevolmente in poco tempo; la prima parte (pp. 17-92) ricostruisce la figura e la vicenda di Leonard Peltier, la seconda (pp. 95-155) presenta alcuni testi di Leonard Peltier; alle pp. 161-191 alcune riproduzioni a colori di sue opere pittoriche. Ha il pregio e il limite delle sintesi, e ovviamente non puo’ tener conto dei fatti accaduti e delle ricerche e notizie emerse negli anni successivi alla sua pubblicazione.
    > 2. Il libro fondamentale che e’ semplicemente indispensabile aver letto e’ quello scritto da Peter Matthiessen, che la vicenda di Leonard Peltier ricostruisce in modo assai dettagliato.
    > Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994; la benemerita edizione italiana riproduce la seconda edizione americana ma con tagli piuttosto consistenti cosicche’ e’ preferibile leggere l’edizione originale.
    > 3. Ovviamente l’altro libro fondamentale e’ quello scritto dallo stesso Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin’s Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
    > E’ un libro disponibile non solo in inglese, ma anche tradotto in francese, italiano, spagnolo e tedesco. L’edizione italiana e’ esaurita da anni; quella inglese e’ ancora agevolmente reperibile (come anche quelle spagnola e tedesca).
    > 4. E’ sempre utile il libro di Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
    > E’ anche disponibile in edizione digitale nel sito dell'”International Leonard Peltier Defense Committee”: http://www.whoisleonardpeltier.info
    > 5. Semplicemente fondamentale ed indispensabile per la contestualizzazione e’ il libro di Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara – Denver – Oxford, 2013 e piu’ volte ristampata.
    > Ognuna delle voci di cui si compone reca una preziosa bibliografia per l’approfondimento.
    > 6 e 7. I due libri seguenti costituiscono di fatto un’opera unitaria articolata in due volumi, l’uno di ricostruzione storica e l’altro di ricostruzione documentaria:
    > – Ward Churchill e Jim Vander Wall, Agents of Repression: The FBI’s Secret Wars Against the Black Panther Party and the American Indian Movement, South End Press, Boulder, Colorado, 1988, 2002, Black Classic Press, Baltimore 2022;
    > – Ward Churchill e Jim Vander Wall, The COINTELPRO Papers: Documents from the FBI’s Secret Wars Against Dissent in the United States, South End Press, Boulder, Colorado, 1990, 2002, Black Classic Press, Baltimore 2022.
    > Sono due libri che occorre aver letto non solo in relazione alla persecuzione subita da Leonard Peltier, dall’American Indian Movement, dal Black Panther Party, ma anche per quanto rivelano della violenza razzista e assassina del sistema di potere dominante negli Stati Uniti d’America.
    > 8. L’ottavo libro la cui lettura riteniamo semplicemente indispensabile e’ opera di uno dei principali persecutori di Leonard Peltier, un agente speciale dell’Fbi che ebbe l’incarico di contrastare in tutti i modi l’Aim ed i suoi militanti.
    > E’ il libro scritto da Joseph H. Trimbach e da suo figlio John M. Trimbach, American Indian Mafia. An FBI Agent’s True Story About Wounded Knee, Leonard Peltier, and the American Indian Movement (AIM), Outskirts Press, Denver 2009.
    > Il libro mescola – talvolta abilmente e talaltra goffamente – verita’ e mezze verita’, illazioni e suggestioni, inganni e autoinganni, omissioni e ossessioni, menzogne e calunnie, al fine di sostenere la tesi che Leonard Peltier e’ un assassino e l’Aim un’organizzazione terroristica.
    > Contiene anche molte pagine sincere e commosse, molti materiali di testimonianza personale dell’autore e di documentazione estratta dagli archivi dell’Fbi, ma tali pagine apprezzabili e tali pregevoli documentazioni sono purtroppo intrecciate a palesi sciocchezze, a interpretazioni tanto malevole quanto infondate, a enormita’ scandalose. E’ un libro che occorre aver letto attentamente mettendolo costantemente a confronto con gli altri libri che qui segnaliamo.
    > 9. Ovviamente sarebbe anche opportuno avere una precisa nozione della storia del continente nordamericano dal punto di vista dei popoli nativi, e qui sovviene il bel libro di Roxanne Dunbar-Ortiz, An Indigenous Peoples’ History of the United States, Beacon Press, Boston 2014, che nel 2015 e’ stato premiato con l'”American Book Award”.
    > 10. Consigliamo anche un bel libro fotografico (ma con un adeguato commento scritto): Dick Bancroft e Laura Waterman Wittstock, We Are Still Here. A photographic history of the American Indian Movement, Minnesota Historical Society Press, 2013.
    > Il volume, di grande formato, e’ aperto da una prefazione di Rigoberta Menchu’, reca le fotografie di Dick Bancroft che fu presente a quasi tutte le iniziative piu’ rilevanti dell’American Indian Movement, e i testi di Laura Waterman Wittstock che ricostruisce la storia e commenta i documenti fotografici con precisione e acutezza.
    > 11. Per chi legge la lingua di Kant e di Goethe (e chi non la legge sarebbe bene l’apprendesse) c’e’ un libro decisamente assai utile: Michael Koch e Michael Schiffmann, Ein leben fur Freiheit. Leonard Peltier und der indianische Widerstand, TraumFaenger Verlag, Hohenthann 2016.
    > E’ il libro piu’ aggiornato, gli autori sono studiosi e militanti di grande impegno, l’opera e’ strutturata in parte come panoramica ed in parte come zibaldone di materiali, molte le pagine di grande interesse; con un’apprezzabile cronologia alle pp. 3911-413, una buona bibliografia alle pp. 421-425, un ampio repertorio fotografico alle pp. 442-484.
    > Queste opere vanno lette tutte.
    > Ve ne sono poi molte altre su temi complementari e su aspetti particolari che meritano talora non solo di essere lette, ma studiate con la medesima acribia, e bastera’ indicare qui qualche titolo in forma cursoria.
    > *
    > Alcuni altri libri comunque utili
    > a) Ancora specificamente sulla vicenda di Leonard Peltier
    > Alcuni utili documenti processuali sono in Michael E. Tigar, Wade H. McCree, Leonard Peltier, Petitioner, v. United States. U.S. Supreme Court transcript of record with supporting pleading, Gale MOML U.S. Supreme Court Records, 1978 e successive ristampe.
    > Segnaliamo anche il seguente libro del curatore dell’autobiografia di Peltier: Harvey Arden, Have You Thought of Leonard Peltier Lately?, HYT Publishing, Houston 2004.
    > Destinato a un pubblico giovanile e’ l’agile libro di Elsa Solal, Leonard Peltier: Non au massacre du peuple indien, Actes Sud, Arles 2011, 2017.
    > b) Sulla storia delle esperienze piu’ rilevanti delle organizzazioni dei nativi americani dagli anni successivi alla seconda guerra mondiale fino all’emergere dei nuovi movimenti alla fine degli anni Sessanta cfr. Daniel M. Cobb, Native Activism in Cold War America: The Struggle for Sovereignty, University Press of Kansas, Lawrence 2008.
    > c) Sulla storia delle lotte degli anni Settanta e particolarmente su tre momenti-chiave, l’occupazione di Alcatraz, il “Sentiero dei trattati infranti” con la conclusiva occupazione del Bia a Washington, l’occupazione e l’assedio di Wounded Knee, cfr. Paul Chaat Smith and Robert Allen Warrior, Like a Hurricane. The Indian Movement from Alcatraz to Wounded Knee, The New Press, New York 1996, 1997.
    > Altri libri assai utili sono:
    > – Vine Deloria Jr., We Talk, You Listen. New Tribes, New Turf, Macmillan, New York 1970, University of Nebraska Press – Bison Books, Lincoln and London 2007.
    > – Vine Deloria Jr., Behind the Trail of Broken Treaties: An Indian Declaration of Independence, Dell Publishing, New York 1974, University of Texas Press, Austin 1985.
    > – Bruce Johnson e Roberto Maestas, Wasi’chu. The Continuing Indian War, Monthly Review Press, New York and London 1979.
    > Una sintesi introduttiva, essenziale, semplice e chiara e’ nel libro Troy R. Johnson, Red Power: The Native American Civil Rights Movement, Chelsea House, New York 2007.
    > A nostro avviso restano letture imprescindibili anche tutte le opere di Ward Chuchill.
    > Specificamente sulla storia dell’American Indian Movement occorre ovviamente leggere anche i libri autobiografici dei suoi principali leader:
    > – Dennis Banks (con Richard Erdoes), Ojibwa Warrior. Dennis Banks and the Rise of the American Indian Movement, University of Oklahoma Press, 2005;
    > – Russell Means (con Marvin J. Wolf), Where White Men Fear to Tread. The autobiography of Russell Means, St. Martin’s Griffin, New York 1995.
    > Ma cfr. anche almeno:
    > – Mary Crow-Dog (con Richard Erdoes), Donna Lakota. la mia vita di Sioux, Tropea, Milano 1997.
    > Ed ovviamente Leonard Crow Dog e Richard Erdoes, Crow Dog. Four generations of medicine men, Harper Perennial, New York 1996.
    > E sono da leggere anche i libri di e su alcune altre figure di uomini di spiritualita’ che sono stati partecipi delle lotte considerate; alcuni di questi libri sono stati tradotti anche in italiano:
    > – Thomas E. Mails, Fools Crow. Capo cerimoniale dei Sioux Teton, Xenia, Milano 1997.
    > – Thomas E. Mails, Fools Crow: saggezza e potere, Edizioni Il punto d’incontro, Vicenza 2001.
    > – Harvey Arden (a cura di), Nobile Uomo Rosso, Il punto d’incontro, Vicenza 2002.
    > – Archie Fire Lame Deer e Richard Erdoes, Il dono del potere. Vita e insegnamenti di un uomo-medicina lakota, Edizioni Il punto d’incontro, Vicenza 2018.
    > – Steve Wall and Harvey Arden, Wisdomkeepers: Meetings with Native American Spiritual Elders, Atria Books – Beyond Words, New York-London-Toronto-Sydney – Hillsboro 2006.
    > Sulle lotte in difesa delle Colline Nere cfr. anche almeno Jeffrey Ostler, The Lakotas and the Black Hills. The Struggle for Sacred Ground, Viking Penguin, New York 2010.
    > Sulle persecuzioni subite dal movimento dei nativi americani e particolarmente dall’Aim cfr. anche almeno:
    > – Rex Weyler, Blood of the Land. The Government and Corporate War against the American Indian Movement, Random House, New York 1982, 1984;
    > – Kenneth S. Stern, Loud Hawk. The United States versus the American Indian Movement, University of Oklahoma Press, 1994, Red River Books, 2002.
    > Sulla terribile vicenda dell’uccisione di Anna Mae Aquash cfr. Steve Hendricks, The Unquiet Grave: The FBI and the Struggle for the Soul of Indian Country, Thunder’s Mouth Press, New York 2006.
    > Ma naturalmente e’ ancora utile anche leggere il vecchio libro di Johanna Brand, L’Fbi contro l’American Indian Movement. Vita e morte di Anna Mae Aquash, Xenia, Milano 1997 (la traduzione italiana e’ tarda rispetto alla pubblicazione originale del 1978, e comunque precedente al successivo processo svoltosi nei primi anni Duemila).
    > d) Sulle fondamentali lotte ambientali odierne guidate dai popoli nativi americani cfr. almeno:
    > – Winona LaDuke, All Our Relations. Native struggles for Land and Life, South End Press, Cambridge, Massachusetts, 1999, poi Haymarket Books, Chicago 2015.
    > – Nick Estes, Our History Is the Future. Standing Rock Versus the Dakota Access Pipeline, and the Long Tradition of Indigenous Resistance, Verso, London-New York 2019;
    > – Dina Gilio-Whitaker, As Long as Grass Grows. The Indigenous Fight for Environmental Justice, from Colonization to Standing Rock, Beacon Press, Boston 2019.
    > e) Sulla attuale e ormai pluridecennale leadership femminile e femminista del movimento dei nativi americani dopo che negli anni ’70 in alcuni settori militanti si ebbero palesi derive maschiliste e militariste dagli esiti assai nocivi e fin tragici (derive provocate e indotte dalla violenza razzista persecutoria e assassina, dalla provocazione sistematica e dalla penetrante infiltrazione corruttrice e disgregatrice da parte dell’Fbi – il caso eclatante di Douglas Durham e’ la punta del’iceberg – e dell’intero apparato fascista e razzista scatenato contro il movimento dei nativi americani) vi sono non solo alcuni eccellenti lavori saggistici ma anche poetici e narrativi.
    > E’ la leadership femminile e femminista che ha consentito i piu’ grandi progressi nella lotta dei nativi americani in questi ultimi decenni.
    > Per un avvio cfr. Barbara Alice Mann (a cura di), Daughters of Mother Earth: The Wisdom of Native American Women, Praeger, Westport – London 2006.
    > Un libro prezioso e’ quello di Roxanne Dunbar-Ortiz and Dina Gilio-Whitaker, “All the Real Indians Died Off”. And 20 Other Myths About Native Americans, Beacon Press, Boston 2016.
    > Ma sono da leggere almeno anche tutte le opere di Winona LaDuke.
    > E naturalmente sono da leggere anche le opere poetiche e narrative delle molte eccellenti scrittrici native americane.
    > Una buona panoramica e’ nel libro di Laura Coltelli, Parole fatte d’alba. Gli scrittori indiani d’America raccontano, Castelvecchi, Roma 1995.
    > A mero titolo d’esempio segnaliamo, tra molte altre autrici e molte altre opere le seguenti:
    > – Joy Harjo, How We Became Human. New and Selected Poems: 1975–2001, W. W. Norton & Company, New York – London 2004.
    > – Leslie Marmon Silko, La vena turchese, Ibis, Como-Pavia 2018.
    > – Louise Erdrich, Il guardiano notturno, Feltrinelli, Milano 2021.
    > f) Una buona sintesi della riflessione oggi in corso nel movimento e’ nel libro di Nick Estes, Melanie K. Yazzie, Jennifer Nez Denetdale, David Correia, Red Nation Rising. From Bordertown Violence to Native Liberation, PM Press, Oakland, California, 2021.
    > g) Per l’inquadramento storico sono inoltre sempre utili anche:
    > – Howard Zinn, Storia del popolo americano, Il Saggiatore, Milano, 2017 (un libro ormai classico del 1980 piu’ volte aggiornato e ristampato).
    > – Aram Mattioli, Mondi perduti. Una storia dei nativi nordamericani. 1700-1910, Einaudi, Torino 2019, 2021.
    > – David E. Stannard, Olocausto americano. La conquista del Nuovo Mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2001, 2021.
    > Ma ovviamente sulla conquista del’America cfr. anche le opere di Noam Chomsky, Giulio Girardi e Tzvetan Todorov. E naturalmente il capolavoro di Eduardo Galeano, Memoria del fuoco, Sansoni, Firenze 1989-1991.
    > Un classico sullo sguardo ciecamente razzista dei colonizzatori e’ il libro di Elemire Zolla, I letterati e lo sciamano, Bompiani, Milano 1969, 1978.
    > Per la concettualizzazione e’ ancora fondamentale il capolavoro di Jack D. Forbes, Columbus and other Cannibals, Seven Stories Press, New York 2008 (la prima edizione e’ del 1979).
    > Fondamentali sono anche molti libri di Vine Deloria Jr.
    > *
    > Una minima postilla su alcuni libri che hanno avuto una ricezione particolarmente significativa in Italia
    > – John G. Neihardt, Alce Nero parla, Adelphi, Milano 1968, Mondadori, Milano 1973, 1977.
    > – Alce Nero, La sacra pipa, Rusconi, Milano 1986, 1993.
    > – Raymond J. DeMaille (a cura di), Il sesto antenato. I testi originali e gli insegnamenti di Alce Nero, Xenia, Milano 1996.
    > – Dee Brown, Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, Mondadori, Milano 1972, 1977.
    > – Vine Deloria jr., Custer e’ morto per i vostri peccati, Jaca Book, Milano 1972, 1977.
    > – Stan Steiner, Uomo bianco scomparirai, Jaca Book, Milano 1977, 1994.
    > – N. Scott Momaday, Casa fatta di alba, Guanda, Milano 1979, pp. 208, ora anche in una nuova edizione presso Black Coffee, Firenze 2022.
    > – Messaggio degli Irochesi al mondo occidentale. Per un risveglio della coscienza, la Fiaccola, Ragusa 1986, 1989.
    > – Franco Meli (a cura di), Parole nel sangue. Poesia indiana americana contemporanea, Mondadori, Milano 1991.
    > Tra i libri in italiano che davano conto delle nuova consapevolezza e delle nuove lotte dei nativi americani negli anni Settanta segnaliamo particolarmente i seguenti:
    > – Diana Hansen (a cura di), Indiani d’America. Identita’ e memoria collettiva nei documenti della nuova resistenza indiana, Savelli, Roma 1977.
    > – Nando Minnella, Michele Morieri, Indani oggi. La Resistenza indiana oggi: documenti e testimonianze. Con una “Guida ai campeggi nelle Riserve indiane”, Gammalibri, Milano 1981.
    > – Bruno Bouchet (a cura di), Wovoka. Il messaggio rivoluzionario dei nativi americani, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982.
    > Negli ultimi decenni del Novecento la casa editrice Rusconi pubblicava due prezione collane: “La sacra pipa” e “Dalla parte degli indiani” (centrate l’una sulla spiritualita’ e l’altra prevalentemente su figure ottocentesche della Resistenza indiana).
    > Benemerita nello stesso torno di tempo anche la casa editrice Mursia.
    > La casa editrice milanese Xenia sul finire del Novecento ha pubblicato vari libri dedicati agli indiani d’America, di cui alcuni di grande interesse.
    > La casa editrice vicentina Il punto d’incontro ha pubblicato in questi ultimi vent’anni molti libri dedicati soprattutto alla spiritualita’ dei nativi americani in una collana ad hoc.
    > Vi sono oggi varie case editrici – perlopiu’ di nicchia – che pubblicano letteratura dei nativi americani in eccellenti edizioni.
    > *
    > Una minima postilla sitografica
    > Al sito gia’ indicato dell'”International Leonard Peltier Defense Committee”: wwww.whoisleonardpeltier.info, aggiungiamo qui alcuni altri siti utili in italiano: Centro studi americanistici “Circolo Amerindiano”: http://www.amerindiano.org ; Il Cerchio, coordinamento di sostegno ai/dai nativi americani: http://www.associazioneilcerchio.it ; Soconas Incomindios, comitato di solidarieta’ con i nativi americani: https://it-it.facebook.com/soconasincomindios/
    > Segnaliamo infine che i fascicoli del notiziario telematico quotidiano “La nonviolenza e’ in cammino” del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo (che dal giugno dello scorso anno ha promosso l’iniziativa che ha suscitato moltissime adesioni all’appello per la liberazione di Leonard Peltier da parte di personalita’, movimenti, associazioni ed istituzioni – tra cui quella rilevantissima del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli – e che ha pubblicato un’ingente mole di materiale di documentazione su Leonard Peltier in inglese e in italiano, diffondendo anche in Italia i piu’ qualificati interventi apparsi sulla stampa americana e i piu’ rilevanti documenti di istituzioni americane, europee ed internazionali) sono disponibili nel sito di Peacelink: http://www.peacelink.it
    > *
    > Congedo
    > Fermamoci qui.
    > E’ una panoramica minima, certo, e molti altri testi potrebbero essere aggiunti; ma una nota bibliografica e’ bene sia breve se si vuole sperare che venga letta e utilizzata (ovvero possibilmente induca qualche persona a procurarsi e studiare almeno qualcuno dei libri segnalati).
    > Naturalmente molte sono le letture possibili, ma per conoscere la vicenda di Leonard Peltier almeno i dieci libri piu’ uno che abbiamo segnalato sopra occorrerebbe averli letti attentamente e tenerli ben presenti.
    > Free Leonard Peltier.
    > Mitakuye oyasin.
    >
    > Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo
    >
    > Viterbo, 25 settembre 2022

  • COMUNICATO del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo.
    Siamo assai grati a Carol Gokee, Lona Knight e Jean Roach, le tre prestigiose donne native americane che compongono la delegazione dell'”International Leonard Peltier Defense Committee” che dal primo al 5 ottobre visitera’ l’Italia proveniente dall’incontro con l’Onu a Ginevra nell’ambito del tour europeo per chiedere un ulteriore impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 47 anni detenuto innocente.
    La loro presenza in Italia costituira’ un ulteriore invito a un impegno corale di ogni persona di volonta’ buona, di tutte le esperienze della societa’ civile, di tutti i movimenti democratici e di tutte le istituzioni ordinate al b! ene comune ad impegnarsi per chiedere al Presidente degli Stati Uniti d’America l’atto di grazia presidenziale che restituisca la liberta’ a Leonard Peltier, un uomo che rappresenta la lotta di tutte le persone aggredite e perseguitate, di tutti i popoli oppressi, dell’umanita’ intera per la liberazione e la salvezza comune, per la giustizia e la liberta’ di tutte e tutti, per la pace e la solidarieta’ che ogni essere umano riconosce e raggiunge e sostiene e conforta, per la condivisione di tutto il bene e la protezione di tutti i beni comuni, per il rispetto dell’intero mondo vivente di cui l’umanita’ intera e’ parte e custode.
    La solidarieta’ italiana con Leonard Peltier e’ cominciata gia’ negli anni Settanta e nel corso del tempo si e’ espressa in molte forme e si e’ estesa coinvolgendo personalita’ insigni, movimenti e associazioni, esperienze democratiche di grande valore, autorevoli istituzioni.Particolarmente nell’ultimo anno la solidarieta’ si e! ‘ estesa coinvolgendo il compianto Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, parlamentari e sindaci di importanti citta’, figure prestigiosissime dell’impegno spirituale, culturale, morale e civile, da don Luigi Ciotti a padre Alex Zanotelli, da Nando dalla Chiesa a Raniero La Valle, da Moni Ovadia a Luisa Morgantini, a innumerevoli altre ed altri.
    Dopo i recenti e recentissimi pronunciamenti dell’Onu e dello stesso partito del Presidente Biden (il partito democratico statunitense il cui comitato nazionale l’8 settembre ha votato all’unanimita’ la richiesta al Presidente Biden di concedere la grazia a Leonard Peltier) e’ questo il momento di un rinnovato e piu’ intenso e persuaso impegno comune per ottenere finalmente che Leonard Peltier torni libero alla sua famiglia, al suo popolo, all’umanita’.
    A Carol Gokee, a Lona Knight, a Jean Roach, certi di interpretare il sentire di ogni persona di volonta’ buona, dal pr! ofondo del cuore diciamo grazie per tutto quanto avete fatto, state facendo e continuerete a fare per il bene comune dell’umanita’; e benvenute in Italia.
    Free Leonard Peltier.
    Mitakuye Oyasin.
    Contro tutte le menzogne, contro tutte le ingiustizie, contro tutte le oppressioni, contro tutte le violenze, la nonviolenza e’ in cammino.
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    Una minima notizia sul tour europeo ed italiano della delegazione dell'”International Leonard Peltier Defense Committee”
    Dal primo al 5 ottobre sara’ in Italia, proveniente dall’incontro con l’Onu a Ginevra, la delegazione dell'”International Leonard Peltier Defense Committee” impegnata in un tour europeo in cui incontrera’ personalita’, esperienze, associazioni ed istituzioni impegnate per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente, da 47 anni deten! uto innocente.
    Come e’ universalmente noto, La sua liberazione e! ‘ stata richiesta da personalita’ come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu’, papa Francesco e il Dalai Lama.
    Un anno fa l’indimenticabile Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli fece un appello pubblico – che ebbe grande rilevanza internazionale – per la concessione della grazia presidenziale da parte del Presidente degli Stati Uniti d’America.
    Del resto l’intero Parlamento Europeo fin dal secolo scorso, con due risoluzioni del 1994 e del 1999, aveva gia’ chiesto la liberazione dell’illustre attivista nativo americano.
    Sempre lo scorso anno hanno sottoscritto l’appello per la liberazione di Leonard Peltier anche i sindaci di varie citta’ italiane, da Aosta a Bologna, da Palermo a Pesaro.
    Alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell’Onu ha anch’essa chiesto la liberazione di Peltier.
    Infine, all’inizio di questo mese, l’8 settembre 2022, l’intero Com! itato Nazionale del Partito Democratico degli Stati Uniti d’America ha chiesto all’unanimita’ al Presidente Biden l’atto di grazia che restituisca la liberta’ a Leonard Peltier.
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    Le prestigiose componenti della delegazione
    La delegazione dell'”International Leonard Peltier Defense Committee” che visitera’ l’Italia e’ composta da tre prestigiose donne native americane che dirigono l'”International Leonard Peltier Defense Committee” e coordinano la solidarieta’ internazionale con Leonard Peltier.
    Le tre prestigiose rappresentanti native americane che compongono la delegazione sono:
    – Carol Gokee, Anishinabe, ha diretto l'”International Leonard Peltier Defense Committee” ed e’ attualmente la coordinatrice del “Rise Up Tour” che visitera’ vari paesi europei ed incontrera’ l’Onu a Ginevra. Impegnata da sempre per i diritti umani di tutti gli esseri umani, prote! ttrice della Madre Terra, ha dedicato la sua vita a difendere i diritti! e sostenere le lotte delle popolazioni indigene di tutto il mondo.
    – Lona Knight, Lakota, e’ discendente di Jackson Kills Whiteman che fu uno dei pochi sopravvissuti al massacro di Wounded Knee del 1890; la sua famiglia allevava cavalli da rodeo nella riserva del fiume Cheyenne; lavora come formatrice e terapista occupandosi di traumi e lutti profondi.
    – Jean Roach, Lakota, e’ attuale condirettrice dell’International Leonard Peltier Defense Committee ed e’ una storica militante dell’American Indian Movement; madre e nonna, e’ una delle superstiti dello scontro a fuoco del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge.
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    Gli incontri previsti
    In Italia sono previsti incontri in Valsusa, a Torino, a Milano e a Roma.
    La delegazione incontrera’ personalita’ della cultura, della riflessione morale e dell’impegno civile, movimenti ed esperienze di impegno per la pace, la solidarieta’ fra le persone e tra i popoli, i diritti ! umani di tutti gli esseri umani, la difesa del mondo vivente, l’associazionismo democratico, autorevoli rappresentanze accademiche, sindacali, politiche ed istituzionali.
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    Per informazioni e contatti
    Per interviste (in inglese) con l'”International Leonard Peltier Defense Committee” e con la delegazione che visitera’ l’Europa in queste settimane: Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453; Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127; Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier’s lead attorney, 615-434-7001.
    Per ulteriori informazioni e contatti con l'”International Leonard Peltier Defense Committee”: sito: wwww.whoisleonardpeltier.info, e-mail: contact@whoisleonardpeltier.info
    Per informazioni e conta! tti con le principali associazioni promotrici delle iniziative italiane! in corso per la liberazione di Leonard Peltier: e-mail: bigoni.gastone@gmail.com, naila.clerici@soconasincomindios.it, nepi1.anpi@gmail.com, centropacevt@gmail.com, tel. 3490931155 (risponde Andrea De Lotto, del “Comitato di solidarieta’ con Leonard Peltier” di Milano), tel. 3478207381 (risponde Naila Clerici, direttrice della rivista “Tepee” e presidente italiana di Soconas-Incomindios).

    Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

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