LETTERA A G. S. H.

(Roba del Pabuda…)

parliamoci chiaro,                  

maestro.

senza trucchi:

da bianco a nero,

da basso ad alto

e da alto a basso:

sei sfinito? sei finito?

sei fatto, sei stanco?

parliamoci dritti, diretti,

sotto voce, biascicando:

da nero a bianco.

dai, mettiamoci

in contatto telepatico,

parliamoci con verità:

da europeo rinnegato,

taciturno

curioso e sedentario

ad afro-discendente

duro, fragile, schizzato,

logorroico –

sincero & bugiardo –

saggio interplanetario:

mettiamoci

anima e corpo scassati,

bastonati, malati,

morti e resuscitati.

mettiamoci il solito impegno:

da compagno a compagno.

mi piacerebbe

tu muovessi il culo,

una buona volta, e mi scrivessi

uno straccio di lettera, sai?

ma, adesso, vecchio mio,

si può sapere in che guaio

ti sei cacciato?

dove diavolo sei?

-.-

un paio di ascolti del maestro:

https://www.youtube.com/watch?v=qGaoXAwl9kw

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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