Lo “sconcio sociale” del vaccino

di Gianluca Cicinelli

Guardando agli utili conseguiti dagli amministratori delegati di Pfizer-Moderna nel poco tempo trascorso fra l’annuncio del vaccino e quello di riscuotere i soldini delle loro stock option mi è tornato in mente il compagno Alvaro. Era una persona anziana della sezione Dp dell’Appio, andavamo a volantinare insieme davanti alla Asl di zona, contro i primi ticket sulla sanità, e per darci coraggio e superare la timidezza incitava noi e i passanti al grido di “Sconcio sociale, leggete qua!”. Era uno slogan un po’ populista ma efficace: a “sconcio sociale” le persone si fermavano incuriosite e prendevano il volantino. Alvaro aveva la pensione sociale, per tutta la vita aveva fatto il manovale lavorando in nero, e quindicimila lire – quello fu il primo ticket imposto – per lui facevano la differenza tra una giornata in cui si permetteva un cinema o le sigarette … e una senza. Si indignava molto più facilmente di noi giovanotti che le quindicimila lire, magari dopo un tira e molla di maniera, tutto sommato ce le davano i genitori prima di uscire di casa. Adesso l’indignazione è un’altra cosa, pare ci si indigni per tutto, ma quella rabbia mirata di Alvaro per un provvedimento a cui non poteva sottrarsi perchè aveva bisogno di cure, che incideva sulla sua economia già ridotta al minimo, dovrebbe guidare ancora oggi gli interventi delle forze politiche che parlano di uguaglianza. Ne abbiamo sentiti diversi ieri alla Camera votare la fiducia a Draghi appellandosi alla lotta contro le disparità sociali.

“Sconcio sociale” è quando si accumulano soldi sulla pelle degli altri e le parole del compagno Alvaro risultano estremamente attuali per le speculazioni intorno al vaccino anti Covid. Tutto legale, perchè lo “sconcio sociale” è perfettamente legale. All’annuncio dell’efficacia al 90% prima e al 95% poi del vaccino Pfizer-BioNTech le azioni Pfizer sono aumentate di oltre il 7% e lo stesso giorno il Ceo di Pfizer Albert Bourla ha venduto le sue azioni della società per 5,6 milioni di dollari, cedendo il 62% di tutte le sue azioni per quella cifra. Sally Susman, vicepresidente di Pfizer, lo stesso giorno ha venduto 43.662 azioni, per 1,5 milioni di euro.

I dirigenti di Moderna, l’altra società che produce il vaccino, non sono rimasti a guardare. Dopo la pubblicazione dei risultati sulle sperimentazioni cliniche, c’informa il Wall Street Journal, i top manager di Moderna hanno ceduto azioni per 321 milioni di dollari. Il Ceo di Moderna Stèphane Bance nell’ultimo anno ha ricavato 98 milioni di dollari dalle azioni, undici volte la retribuzioni complessive dichiarata dal manager nel 2019. Una consapevole manipolazione del mercato in un settore legato a un diritto universale, quello alla salute. Chissà che direbbe Alvaro, soprattutto se venisse a sapere il seguito.

Per quanto riguarda il ricavo ottenuto dalle società produttrici per i vaccini anti-Covid parliamo di una cifra stimata tra i 50 e i 75 miliardi di dollari per il 2021 sui contratti già firmati. Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson e Novavax dopo l’annuncio hanno visto lievitare il loro valore in Borsa fino a 100 miliardi. La capitalizzazione di Moderna è cresciuta di 60 miliardi in un anno, quella di Biontech è raddoppiata a 117 e Novavax, produttrice di un altro farmaco ad alta efficacia, ha registrato un più 6000%. Un vero “sconcio sociale” in quanto parliamo di un bene comune, una categoria nè pubblica nè privata che in quanto tale non può essere oggetto di brevetto, che oltre a tutto impedisce la concessione ad altre aziende per la fabbricazione del vaccino. Le licenze dovrebbero lasciare la proprietà intellettuale alle imprese ma con la possibilità di produrre il vaccino per altre aziende, visto che fra l’altro i detentori del brevetto hanno dimostrato di non essere in grado di soddisfare l’attuale richiesta. Se l’Europa volesse porre mano alla questione questo sarebbe un banco di prova decisivo visto che in ballo c’è la vita o la morte delle persone. Un intervento normativo all’interno della Ue potrebbe regolare le licenze ponendo fine a questa totalmente iniqua modalità di accaparramento per ricchi, a questo “sconcio sociale” ancora più insopportabile, mentre le persone aspettano rinchiuse in cinquanta metri quadrati di casa, se sono fortunati, di sapere quando potranno tornare a una vita normale.

ciuoti

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