Lo sviluppo esplosivo dell’industria spaziale –1

. e visto che la Terra sta esaurendo le risorse questa faccenda – sottolinea la “bottrega” – ci piaccia o no riguarda tutte e tutti

un post di Philip T. Metzger, Anthony Muscatello, Robert P. Mueller e James Mantovani, da «il13mocavaliere» (*)

 

 

 

 

 

 

 

 

I progressi nella robotica e nella produzione incrementale (additive manufacturing / 3D printing) sono diventati elementi chiave per le prospettive dell’industria spaziale. È diventato fattibile avviare sulla Luna un impianto autosufficiente e auto-espansivo a costi ragionevolmente bassi. Sono stati sviluppati semplici modelli matematici per identificare i principali parametri del successo di una installazione riuscita. Essi indicano che una installazione basata esclusivamente su risorse proprie può essere ottenuta con appena 12 tonnellate (MT) di materiale industriale vario trasportato sulla Luna durante un periodo di circa 20 anni. Meno di un LEM, il modulo di allunaggio dell’Apollo, che ne pesava circa 15. L’equipaggiamento sarà inizialmente gestito da una postazione remota, poi passato alla piena autonomia in modo che l’industria possa espandersi fino alla Fascia Principale degli Asteroidi e oltre. La strategia iniziale si basa su un sistema di sub-replicazione che evolve verso la piena auto-sostenibilità (l’isolamento dall’esterno è completo) attraverso una spirale tecnologica realizzata sul posto. L’industria cresce esponenzialmente grazie alla libera disponibilità di territorio, energia e risorse materiali dello spazio.
La massa dei beni industriali al termine del’installazione sarà di 156 MT con 60 robot umanoidi, oppure di 40.000 MT con ben 100.000 robot umanoidi, se una produzione più veloce fosse supportata lanciando un totale di 41 MT sulla Luna. In poche decine d’anni ancora, senza ulteriori investimenti, si potrebbe ottenere una capacità industriale pari a milioni di volte quella degli Stati Uniti. L’utilizzo di modelli matematici con una larga gamma di parametri indica che questo risultato sarebbe ragionevole, sebbene siano necessarie ulteriori analisi. Questa industria promette letteralmente di rivoluzionare la condizione umana.

Le risorse del Sistema Solare sono la chiave del futuro dell’umanità. La domanda di energia e risorse materiali da parte della nostra civiltà sta rapidamente avvicinandosi ai limiti intrinseci del pianeta. Ci sono molteplici prove che […]

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https://il13mocavaliere.wordpress.com/2017/05/29/lo-sviluppo-esplosivo-dellindustria-spaziale-1/; traduzione di Roberto Flaibani, editing di Donatella Levi.

Questo documento è apparso come preprint nel Journal of Aerospace Engineering Volume 26 Issue 1 (January 2013). La nostra traduzione riguarda solo l’abstract e l’introduzione (pag 1 e 2) ma in prospettiva vorremmo tradurre il documento per intero.

(*) Con questo post continuano in “bottega” – tendenzialmente ogni domenica ma ogni regola avrà le sue eccezioni – la collaborazione e lo scambio di link con “Il Tredicesimo Cavaliere 2.0” ovvero <https://il13mocavaliere.wordpress.com> che si è da poco rinnovato. Intanto il vecchio sito cioè Il Tredicesimo Cavaliere <https://iltredicesimocavaliere.wordpress.com> resta online con più di 250 articoli pubblicati fra aprile 2010 e giugno 2016. [db]

danieleB
Un piede nel mondo cosiddetto reale (dove ha fatto il giornalista, vive a Imola con Tiziana, ha un figlio di nome Jan) e un altro piede in quella che di solito si chiama fantascienza (ne ha scritto con Riccardo Mancini e Raffaele Mantegazza). Con il terzo e il quarto piede salta dal reale al fantastico: laboratori, giochi, letture sceniche. Potete trovarlo su pkdick@fastmail.it oppure a casa, allo 0542 29945; non usa il cellulare perché il suo guru, il suo psicologo, il suo estetista (e l’ornitorinco che sonnecchia in lui) hanno deciso che poteva nuocergli. Ha un simpatico omonimo che vive a Bologna. Spesso i due vengono confusi, è divertente per entrambi. Per entrambi funziona l’anagramma “ride bene a librai” (ma anche “erba, nidi e alberi” non è malaccio).

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