Loiano/amianto: una piccola (ma brutta) storia infinita?
di Vito Totire (*)
Il 7 settembre 2019 è il primo anniversario del sopralluogo Ausl per il cemento-amianto in via del Boschetto a Loiano.
Dire che le cose vanno a rilento sarebbe un eufemismo. Il 7 settembre 2018 (dopo aver inspiegabilmente rinunciato a fare il sopralluogo a luglio) operatori della Ausl facevano finalmente un controllo sul neo disastrato sito di via del Boschetto. Un
referto inequivocabile: verifica statica entro 15 giorni; bonifica entro 90 includendo nella stessa «i pezzi già caduti al suolo». Il sopralluogo prendeva atto della assenza assoluta di valutazione (anche pregressa) del cemento-amianto nell’area dell’ex “spogliatoio ristorante” e parliamo di circa 2/3 del tutto. Questa constatazione getta una luce inquietante su chi – e come – ha dato l’ok , dopo il 2010, ad “attendere” ritenendo che la bonifica non fosse già allora necessaria.
Comunque abbiamo chiesto all’Uopsal Ausl di S. Lazzaro notizia di un eventuale piano di lavoro-bonifica e non abbiamo ottenuto risposte.
Al momento dunque:
- Consegnato il piano la Ausl ha un mese di tempo per eventuali osservazioni-prescrizioni
- Se il piano fosse presentato il 7 settembre l’autorizzazione effettiva potrebbe arrivare il 7 ottobre (la Ausl può ovviamente autorizzare prima; dopo 30 giorni di “silenzio” il piano si intenderebbe approvato)
- La committenza del Comune all’azienda scelta (dal Comune stesso) non cita esplicitamente la bonifica dei materiali a terra; speriamo che si tratti di una svista o dimenticanza che lo Uopsal sarà in grado di recuperare, anzi, siamo convinti di sì.
In conclusione per chiudere questa tribolata vicenda ASPETTIAMO ANCORA QUALCHE NEVICATA PRIMA DI BONIFICARE?
L’anno scorso, a fine giugno, lanciando una petizione popolare abbiamo auspicato la bonifica prima di una nevicata. Purtroppo ci ha nevicato su almeno 5-6 volte per non parlare di grandine e vento.
Le istituzioni con la loro paralisi iniziale, cui è subentrata una paresi, dimostrano di non aver capito o peggio di non voler capire che nelle bonifiche (amianto o altro) il fattore tempo è essenziale.
Essenziale per impedire ulteriori dispersioni di fibre cancerogene che, a differenza dei “pezzi” di cemento amianto al suolo, “non si vedono” anche perché – come per l’acqua “potabile” – a volte non si vogliono vedere (basta non usare il microscopio giusto).
ABBIAMO CHIESTO ACCESSO AL PIANO DI LAVORO CHE ARRIVERA’.
SEGUIREMO DA VICINO I LAVORI DI BONIFICA ANCHE PERCHE’ A LOIANO, NELLA VALLE DELL’IDICE E DEL SAVENA, IN TUTTA LA PROVINCIA (COME IN TUTTO IL PIANETA) C’E’ BEN ALTRO DA BONIFICARE E CON QUESTI “RITMI” DA “CATATONIA MANICOMIALE” TRA 500 ANNI NON AVREMO ANCORA FINITO!
Loiano, 6.9.2019
(*) Vito Totire è presidente nazionale di AEA, l’Associazione Esposti Amianto e rischi per la salute