Loiano: Natale bianco-amianto

di Andrea Bianconi e Vito Totire (*)

CEMENTO-AMIANTO A LOIANO: arriva la seconda nevicata

Fino a quando le istituzioni abuseranno della pazienza dei cittadini? Comune, Regione, Prefettura, città metropolitana: affrontate il problema dell’amianto a Loiano oppure rassegnate le dimissioni.

L’unico ente che pare (pur se tardivamente) “stare sul pezzo” – almeno per dichiarazioni di intenti – è il Dipartimento di sanità pubblica della Ausl.

Nel lanciare una petizione popolare avevamo dato come punto di riferimento la necessità d bonificare il cemento amianto di via del Boschetto (circa 2000 mq.) PRIMA DELLE NEVICATE, dando per acquisito che la neve, le escursioni termiche, il vento peggiorino il degrado di un cemento-amianto già “spappolato” da anni.

Niente! Il cemento-amianto è ancora lì; l’amministrazione comunale è in condizioni di catatonia, la prefettura non ci dà ascolto (o quantomeno pare non condividere la nostra proposta di esautorare il Comune per palese inefficienza); la Regione è troppo affaccendata per rispondere (come già detto considera unici suoi interlocutori sull’amianto Cgil-Cisl e Uil; gli altri “non esistono”).

Ora noi, sensibili alla raccomandazione di Alex Langer («Continuate in quello che è giusto») dobbiamo insistere prima che altre fibre cancerogene si sprigionino nell’ambiente.

La Ausl – assai tardivamente cioè il 9 settembre 2018 – ha dichiarato la necessità di bonificare entro novanta giorni e di fare entro 15 giorni la verifica delle condizioni di staticità (verifica che era stata peraltro chiesta già nel 2014). Il tempo è passato senza nessun accenno a provvedimenti concreti.

Abbiamo di recente invocato – vista la situazione di paralisi catatonica- il coinvolgimento(finanziario) della città metropolitana. Nessun riscontro: gli amministratori di Bologna si mostrano più preoccupati dei graffiti (che cancerogeni non sono) e della ipotesi di finanziare la ristrutturazione dello stadio di calcio: quest’ultimo è un insano progetto che ridurrà rischi ambientali ma forse porterà un pugno di voti.

Un quadro desolante causato dalla mancata volontà di impegnare la modestissima somma di 20.000 euro per un intervento pubblico con successiva azione di rivalsa sul soggetto privato inadempiente.

Nel frattempo le fibre restano libere di disperdersi nell’ambiente e di raggiungere eventualmente i polmoni delle persone residenti a partire da un sito che era certamente nelle condizioni di dover essere bonificato non solo dal 2014 ma da molto prima.

Comune, Regione, città metropolitana, Prefettura eAusl, ditelo chiaramente: per bonificare dobbiamo fare una sottoscrizione popolare? Se è così ci organizzeremo; ma almeno vi vergognerete?

BASTA CON LE ATTESE , QUANDO SI TRATTA DI AMIANTO IL FATTORE TEMPO E IL FATTORE “DOSE” SONO DECISIVI

Loiano-Bologna, 14.12.2018

(*) Vito Totire di AEA e Andrea Bianconi del circolo Chico Mendes

L’immagine è stata scelta dalla bottega: potrebbe sembrare l’ingrandimento di un poetico fiocco di neve invece è amianto … cioè rischio di cancro.

 

Redazione
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