L’orbanismo è qui

di Gian Marco Martignoni

Con l’avvicinarsi delle elezioni europee il M5S, dopo aver condiviso nel millantato governo del cambiamento le politiche discriminatorie e illegali contro i migranti sollecitate dalla Lega, è entrato in conflitto con le ultime iniziative e direttive predisposte – in particolare contro le ong – dal ministro dell’Interno. Lo ha fatto per voce anche di Elisabetta Trenta, ministra della Difesa, che ha detto di «non aver tempo di vaneggiare come fa qualcun altro» poichè il conflitto in corso in Libia smentisce la propaganda sui porti sicuri, nonchè l’affidabilità della guardia costiera libica, maldestramente legittimata a suo tempo dalle intese inaugurate da Marco Minniti. Non bastasse, anche i vertici delle forze armate hanno preso le distanze dall’incauto protagonismo di Salvini rammentando a chi – nella scala gerarchica – devono rapportarsi rispetto all’esercizio delle loro funzioni. Inoltre è importante quanto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato, nell’intervista rilasciata al periodico francese Politique Internationale , a proposito della questione migratoria .Nel sottolineare come la stessa «chiama in causa la coscienza europea» e le mancate solidarietà, Mattarella ha indicato perentoriamente quali sono le soluzioni da adottare sul piano globale: canali migratori legali; misure per combattere i trafficanti di esseri umani; mezzi per migliorare le condizioni di vita nei Paesi di provenienza. Tutte soluzioni di buon senso che però, come ha segnalato la filosofa ungherese Agnes Heller – nel recente pampleth “Orbanismo” – devono e dovranno fare i conti con la diffusione in Europa dei nazionalismi etnici; i quali purtroppo esaltando la logica anti-egualitaria del “prima gli ungheresi”, “prima gli italiani”, “prima i finlandesi” ecc., negano a priori qualsiasi approccio condiviso e solidale al fenomeno migratorio.

LE VIGNETTE – scelte dalla “bottega” – SONO DI MAURO BIANI.

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *