Lotta alla mafia: il 7 marzo 1996…

con la legge 109 fu davvero la svolta?

di Domenico Stimolo

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Il 7 marzo 1996 è una delle date fondamentali caratterizzanti la storia della Repubblica italiana. Fu resa operativa la legge 109: «DISPOSIZIONI IN MATERIA DI GESTIONE E DESTINAZIONE DI BENI SEQUESTRATI O CONFISCATI».

Una legge di iniziativa popolare, promossa dall’Associazione Libera, sostenuta da molte strutture sociali. Una proposta di rilevantissima valenza civile e sociale sorretta dalle firme di oltre un milione di cittadini.

Una legge votata all’unanimità dai gruppi politici parlamentari. “Complice” anche la delicata fase politica in corso in quel periodo. L’11 gennaio 1996 si era dimesso il governo Dini. Si erano già aperte le procedure per le elezioni anticipate che, successivamente – 17 maggio – determinarono la nascita del governo Prodi.

Infatti la Commissione Giustizia del Senato, attuando una procedura molto celere, approvò la legge accettando il testo precedentemente ratificato dalla Commissione Giustizia della Camera in sede legislativa. L’approvazione della legge dei beni sequestrati e confiscati agli appartenenti alle organizzazioni mafiose fu un vero e proprio successo sostanziale del modello di democrazia partecipata e del riconoscimento della pratica dei diritti fondamentali di cittadinanza attiva, pilastro della nostra Costituzione, nata dalla Liberazione contro il nazifascismo.

Venne riconosciuto e disciplinato un atto assolutamente prioritario nella lotta alle organizzazioni criminali mafiose che, raccordate nell’infame connubio affaristico-politico-mafioso, nel corso di tanti decenni avevano saccheggiato molte regioni, specie nel sud (con particolare concentrazione in Sicilia) accumulando enormi capitali derivanti dai traffici illegali e con la messa in opera di una enorme potenza di fuoco che aveva procurato l’assassinio di migliaia di persone nel corso degli ultimi 70 anni – la “parte civile” di contrasto e gli ammazzati nelle sanguinose lotte tra le faide dei clan.

I beni immobili (e le parti economiche accumulate) possono essere utilizzati per obiettivi di carattere sociale. I beni sequestrati da parte dei Comuni (Province e Regioni) possono essere concessi con carattere di gratuità ad associazioni di volontariato, cooperative sociali, comunità, al fine dell’impiego in attività che prevedono il fine di utilità comune, senza scopo d speculazione. Nel corso degli anni, in particolare, nelle aree del sud sono state create molte Cooperative sociali di giovani dedicate alla coltivazione di terreni confiscati, con la produzione di pregiate filiere agricole, in gran parte biologiche. Gli immobili non assegnati ai Comuni vengono riversati al patrimonio dello Stato. I beni mobili (denaro nelle multiformi articolazioni finanziarie) sono depositati in un fondo a disposizione delle Prefetture. Una disciplina “speciale” regolamenta l’uso delle aziende sequestrate. L’obiettivo principale fu rivolto alla salvaguardia dell’attività produttiva e dei lavoratori coinvolti.

Con la legge 109 si completò in maniera funzionale il percorso di contrasto drastico alle organizzazioni mafiose già intrapreso con la legge Rognoni-La Torre, la 646 del 13 settembre 1982. La legge, fortemente innovativa, oltre la determinazione del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso con l’articolo 416 bis, riconobbe «l’accumulazione patrimoniale illecita» derivante dalle attività criminali, quindi il sequestro e la confisca. Però non era stata regolamentata in maniera consona la destinazione operativa dei patrimoni liberati, specie le parti immobiliari rappresentate da terreni agricoli e dalle attività aziendali in genere.

Il Decreto legge 230 del 14 giugno 1989 cercò di sopperire alle problematiche in atto, prevedendo la nomina di un amministratore con la funzione di custodia e amministrazione dei beni confiscati. Come in tante vicende italiane nacquero dubbi sulla “chiarezza legislativa”. Solo con la legge 109 del 7 marzo 1996 tutti i nodi vennero portati al pettine della certezza e della trasparenza. Si creò un apposito strumento operativo: l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata.

Nel corso degli anni successivi l’esperienza ha insegnato che ancora permangono molte significative “smagliature”. A fronte degli enormi patrimoni mafiosi sequestrati, molto di più potrebbe essere fatto per ciò che riguarda un uso attivo a largo raggio delle risorse finalizzate al “Bene comune”, in particolare alla creazione di attività di promozione sociale con conseguenti nuove opportunità di lavoro.

I patrimoni mobili e immobili sequestrati, con procedura già definita o ancora in corso, rappresentano un valore di molti miliardi di euro. Dai dati ufficiali di due anni addietro compare che gli immobili definitivamente sequestrati ammontavano a quasi 13mila unità: 11.238 costituiti da appartamenti, ville, terreni agricoli, box… ( al primo posto della graduatoria la Sicilia con 4892 unità) e 1708 aziende ubicate per il 36,7% in Sicilia, 20,31% in Campania, 13,06% in Lombardia, poi Calabria, Lazio e Puglia.

Tanto rimane ancora da compiere!

(*) COSA SONO LE “SCOR-DATE” – NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche motivo il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi.
Ovviamente tantissimi i temi, come potete vedere in “bottega” guardando un giorno… a casaccio. Assai diversi gli stili e le scelte; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Ovviamente non sempre siamo state/i soddisfatti a pieno del nostro lavoro. Se non si vuole scopiazzare Wikipedia – e noi lo abbiamo evitato 99 volte su 100 – c’è un lavoro (duro pur se piacevole) da fare e talora ci sono mancate le competenze, le fantasie o le ore necessarie. Si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allarga.

Avevamo pensato (nel 2015 “sabbatico”) di fare un libro, cartaceo e/o e-book con una selezione delle «scor-date» già apparse in “blottega”. E’ rimasta una vaga idea ma chissà che prima o poi…

Il 12 gennaio 2016 si è concluso il nostro “servizio” di linkare le due – o più – «scor-date» del giorno, riproponendo quelle già apparse in blog/bottega nei 2 anni precedenti; e ogni tanto aggiungendone di nuove. Così dal 12 gennaio abbiamo interrotto, salvo rare eccezioni.

Ci sono 2 ipotesi per il futuro prossimo. Si tratta di ripartire con nuove «scor-date» ogni giorno, dunque programmandole qui in redazione. Oppure di affidarci al volontariato (diciamo stakanovismo?) della nostra piccola redazione e/o di qualche esterna/o. Ma ci sarebbe una terza via che qui in “bottega” ci piace di più. Si potrebbe infatti ripartire CHIAMANDOVI IN CAUSA, cioè ri-allargando la redazione. Chi di voi ci sta ad aiutarci? Proponendo a noi le vostre «scor-date» e/o sentendo da noi cosa ci piacerebbe cercare, approfondire, fare ma… da sole/i non riusciamo a far tutto ogni giorno. Che ne dite? Potremmo darci come “ripartenza” il 20 o il 21 marzo, una simbolica primavera. Però il 21 marzo è vicino e per ora il nostro “collettivo” non ha avuto gli auspicati rinforzi. Se la cosa vi interessa segnalatecelo (a Daniele: pkdick@fastmail.it ) al più presto così ci risentiamo e organizziamo. Se non ci date un aiuto probabilmente rivedrete le «scor-date» solamente ogni tanto, quando capita – come oggi – anziché ogni giorno come ci piacerebbe.

Grazie.

La redazione – abbastanza “ballerina” e mutevole nel tempo, per inevitabili ragioni di altri impegni – è all’incirca questa: (in ordine alfabetico) Alessandro, “Alexik”, Andrea, Clelia, Daniela, Daniele, David, Donata, Energu, Fabio 1 e Fabio 2, Fabrizio, Francesco, Franco, Gianluca, Giorgio, Giulia, Ignazio, Karim, Luca, Marco, Mariuccia, Massimo, Mauro Antonio, “Pabuda”, Remo, Riccardo, “Rom Vunner”, Santa e Valentina. Ma spesso nelle «scor-date» ci hanno aiutato altre/i oppure abbiamo “rubato” (citando le fonti) qua e là.

 

 

Redazione
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