L’ultima notte di Amore – Andrea Di Stefano

(visto da Francesco Masala)

il grande film (neo)poliziottesco più un bel corto francesce di sam Karmann

in certi momenti mi sembrava di vedere I padroni della notte, di James Gray, o Batman, di Tim Burton, Andrea Di Stefano è uno che sa come si fa il cinema, senza tempi morti, tutta sostanza.

ottimi attori, fra cui eccelle il solito Favino, nei panni di un buon poliziotto a cui si presenta l’occasione di guadagnare degli extra sostanziosi, adesso che arriva alla pensione, altro che il suo modesto e onesto stipendio.

nel suo viaggio al termine della notte la sua vita sarà in estremo  pericolo, come quella dei suoi amici e parenti.

è una corsa contro il tempo, sull’orlo dell’abisso, un film che è e sarà fra i migliori dell’anno, cinema d’altri tempi, come lo è Franco Amore, ma il futuro è adesso e tutto è appeso a un filo.

se non andrete al cinema a vedere questo film di Amore non saprete mai cosa vi siete persi, ma vogliatevi bene, entrate e allacciatevi le cinture di sicurezza, il viaggio inizia anche per gli spettatori.

buona (imperdibile) visione.

https://markx7.blogspot.com/2023/03/lultima-notte-di-amore-andrea-di-stefano.html

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

2 commenti

  • Sono sempre d’accordo (o in un dissenso così lieve da misurarsi con mezza unghia) con le recensioni di Francesco. Stavolta no, mi sono trovato fuori dal coro .. anche a Imola. Infatti ieri siamo andati in quintetto a vedere «L’ultima notte di Amore»: ero molto contento di uscire dopo un po’ (non sono stato bene e tuttora vado avanti a farmaci; ma alla lunga… la spunterò) proprio per vedere un film che in giro suscita molti entusiasmi. E ieri, anche fra noi 5, vi sono state diverse gradazioni di “buono” e “ottimo” con il solo mio radicale dissenso. Secondo me il film ha un bel ritmo, per merito di un regista quasi mai banale, e un grande interprete ma per il resto proprio non va: la trama è piena di buchi e contraddizioni logiche oltre ogni decenza con alcuni personaggi barzellettistici (e inutilmente quanto lungamente “primopianati”) mentre la colonna sonora è, a mia opinione, irritante fin dalla prima scena. Per pura curiosità: sono un isolato rompicoglioni o qualcuna/o concorda? A ogni modo spero che il mio prossimo film in sala mi lasci un gusto migliore. O chissà, magari ieri ero iper-critico perchè ultimamente “non mi voglio bene”… per dirla alla Francesco. Come sia, passerà anche questa.

    • Anche a me il film ha entusiasmato poco, più’ che altro ho apprezzato la panoramica d’apertura su Milano e il ritmo, per il resto troppe sbavature e situazioni poco credibili… De gustibus, ovviamente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *