“L’ultimo cosmonauta” di Alistair Reynolds

“Mio padre mi disse che era usanza per tutti i cosmonauti visitare l’ufficio di Gagarin prima di una missione, per vedere l’orologio appeso al muro fermo all’ora della sua morte”. Fra nostalgia e rabbia questo “L’ultimo cosmonauta” (Delosbooks: 116 pagine per 10,80 euri; disponibile anche la versione ebook) di Alistair Reynolds nella traduzione di Marco Crosa e con la nota introduttiva, informata e sagace come di consueto, di Salvatore Proietti.
Il programma spaziale è terminato perchè il Secondo Soviet sostiene che “ha raggiunto tutti gli obiettivi richiesti”. Chi legge capisce subito che intorno alla Matrjoska – enorme e misteriosa, arrivata attraverso un “Warmhole” – c’è un segreto di Stato o forse molto di più che forse riguarda l’intera umanità. Il romanzo breve dell’inglese (anzi gallese) Reynolds si svolge su due piani temporali: la disperata fuga da un ospedale (o un manicomio?) di un ex cosmonauta, Dimitri Ivanov e qualche flashback che ci porta sull’astronave Tereskova “che ha incontrato la Matrjoska”.
Senza rivelare nulla – tanto meno i dubbi finali di Ivanov – ci sono due motivi per appassionarsi a questa vicenda. Da un lato gli accenni a un sistema (solo quella del Secondo Soviet?) bloccato e impaurito: se si vive in una società perfetta nessuna evoluzione è possibile: “se peggiora significa che i semi del degrado dovevano già essere presenti. Se migliora vuol dire che c’è spazio per le trasformazioni positive. Il semplice fatto che il futuro non sia identico al presente è totalmente inaccettabile”. E dall’altro lato siamo a una variazione interessante del “Big Dum Object”, il grande oggetto muto come nel clarkiano “Incontro con Rama” da poco ristampato in Collezione Urania (e recensito qui in blog). La musica gioca un ruolo decisivo.
Segnalo due ristampe importanti: “Oltre Apollo” di Malzberg (da Mimesis) del quale varrà riparlare e “La scuola dei disoccupati” di Joachim Zelter – su “Cv, futura (in)umanità” la mia vecchia recensione in blog – sempre da Isbn ma in edizione economica.

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