LUNARIO di POESIA URGENTE

di Sandro Sardella

il “Lunario” di Sebastiano Adernò è composto di versi

in brevi strofette/thriller (dell’anima) tra spazi bianchi

di silenzio vivo .. una vertigine del leggere .. un sentire

magico .. il “Lunario” è un viaggio colto e profondo ..

un dialogo rubato alle intemperie del quotidiano .. un

raggio vivente suonato da pietre affabulatrici ..

parole sabbia di clessidra macinatura di rovine

attraenti apparentemente inerti ..

parole asciutte sapienziali in pagine che costruiscono

e costituiscono un arsenale sensibile di schegge/ferite

memorizzate ricostruite .. diventando apparizioni

inquietanti e balsamiche ..

trame microgrammi che mescolano l’antico e l’attimo

l’interno e l’esterno .. passeggiando alla Robert Walser

serbare qualcosa di quel sublime splendore che nutre

e compensa brutture e volgarità che il mondo ci butta

addosso ………………..

il “Lunario” è pubblicato da “GaEle Edizioni” in Valcuvia.

(Aprile/Maggio 2021 – 51 copie / Ristampa Luglio 2021

30 copie / Edizione n.105 con Un’Opera di Korot).

Elegante e prezioso il lavoro di cultura di questa piccola

artigianale” casa editrice che Gaetano Blaiotta e Elena

Danelli appassionatamente .. coltivano.

 

*

È un calendario cane.

Un lunario indaffarato.

Il tempo passa senza

voltarne i giorni, l’aria.

Si scrive

per tirare in campi lunghi

ciò che resta intermittente.

O son due giri di chiave

contro il foglio di cento niente.

*

Piedi fermi

e vita dai balzi larghi

eppoi pensare

che chiamano sfioritura

chi sbozza la pietra

con niente in mano.

*

Prima di mettermi in viaggio

ti lascio un bacio sotto la porta.

Perché ogni freddo si smorza

al tocco tiepido della tua bocca.

*

E come t’insegnarono

setaccia le preghiere,

e ritorna a mangiare

la poesia col pane.

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • Michele Licheri

    … sommessamente mondiale! Da leggere per traversare e sopravvivere al quotidiano che in quest’epoca mina ogni equilibrio. Anche quando non pochi manovali da crematorio son capaci di provare la propria alterità imbrattando di svastiche le strade. E allora? La poesia non lede mai la memoria, la fortifica; e abbellisce la vita nel suo invito a volare alto. Grazie Sandro per la dritta.

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