L’uomo che vide l’infinito – Matt Brown

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di Francesco Masala

chi non sa niente di Srinivasda Ramanujan, prima del film, o dopo, a piacere, può dare un’occhiata qui.

per quanto il film non sia perfetto, tutti lo dicono, quello che importa è che si sappia di Ramanujan.

gli attori sono bravi (Jeremy Irons e Dev Patel, fra gli altri), la storia è un dramma senza vie d’uscite, guerra, malattia, un amore bellissimo e tormentato, amicizia, razzismo.

un genio fra i colonizzatori, pochi intuiscono la sua immensa grandezza, di quanti geni così non si saprà mai niente, i sazi bianchi del primo mondo non li (ri)conoscono.

chissà cosa ne avrebbe scritto Frantz Fanon, della storia di Ramanujan.

intanto è al cinema, buona visione.

http://markx7.blogspot.it/2016/06/luomo-che-vide-linfinito-matt-brown.html

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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