M5S vota con la Lega a favore di Casa Pound
di Domenico Stimolo
Sconcertante! I parlamentari del M5S sono diventati di fatto “schegge impazzite” della politica italiana. Mettono in atto i comportamenti più ondivaghi. La mano destra non sa quello che fa la mano sinistra. Sarà in rispetto al loro antico motto di battaglia: né destra né sinistra. La bussola progettuale si è ormai ampiamente smagnetizzata. Navigano giornalmente sul “mare aperto”, le onde alte si stagliano a brevissima distanza….si salvi chi può! A partire dagli italiani!
Ebbene, l’altro giorno nel solenne dibattito al Senato con il presidente del Consiglio primo attore ed espositore delle vicende consumatosi in Russia – al centro dell’attenzione nazionale nelle ultime settimane – brillava l’assenza del ministro Salvini e dei senatori del M5S, componente principale della maggioranza di governo. Il Presidente del Consiglio, di fatto, è stato lasciato solo.
Ieri (25 luglio…data fatidica nella recente storia italiana contrassegnata dal crollo della dittatura fascista nel 1943) nel contesto della discussione sul decreto Sicurezza bis, un ordine del giorno presentato dal deputato del Pd Luciano Nobili, finalizzato all’assunzione da parte del governo delle iniziative necessarie per sgomberare a Roma il palazzo occupato da anni da Casa Pound, i deputati M5S hanno votato assieme alla Lega e Fratelli d’Italia (362 voti contro, 111 favorevoli).
Smentendo fra l’altro e clamorosamente, a poche ore di distanza, il loro sindaco di Roma: infatti Virginia Raggi aveva consegnato direttamente nel luogo in oggetto il provvedimento di rimozione della grande scritta collocata sul frontale del palazzo, con l’ultimatum temporale. All’inizio dell’anno nel Consiglio comunale di Roma era passata a grandissima maggioranza una mozione, sostenuta dai consiglieri 5 Stelle, finalizzata allo sgombero dell’edificio occupato da Casapound.
Sconvolgente, inverosimile. In questa maniera si sconfessano i postulati fondamentali che hanno determinato la nascita della nostra Repubblica, a seguito della sconfitta del fascismo e dell’orrenda dittatura che – assieme ai nazisti – aveva martoriato l’Italia e l’Europa tutta.
Alla fine di ieri, mentre oltre cento migranti sono annegati nel Mediterraneo, il decreto sicurezza bis è passato alla Camera: 322 favorevoli, 90 contrari, 217 gli assenti.
Tempi molti tristi si preparano per l’Italia e per i rifugiati. Che sia la Memoria, sostenuta dai nuovi civici partigiani in difesa della democrazia, a fare da scudo.
LE VIGNETTE – scelte dalla “bottega”- sono di Vauro.
Nel ringraziare Domenico Stimolo per il suo intervento, la “bottega” gli chiede di aderire alla piccola campagna di linguaggio e memoria che abbiamo lanciato in Rubare (quante b?) e “salvinare” proponendo ufficialmente a chi scrive in “bottega” – ma anche a chi nomina coso lì (Salvini, il ministro dell’Inferno) in msg, sms o dialoghi pubblici – di chiamarlo «il signor 49 spariti, ministro dell’Interno» oppure «Matteo 49milioni Salvini» e/o «Il cazzaro verde». Se proprio volete esagerare l’uno e l’altro: «Il cazzaro verde Salvini 49 milioni spariti», lunghetto ma suona benissimo.