Messico: Temaca resiste contro la diga di El Zapotillo

Se la centrale idroelettrica verrà costruita le comunità di Temacapulín, Acasico e Palmarejo saranno inondate

di David Lifodi

Temaca resiste da dodici anni contro la costruzione della diga El Zapotillo. Temaca sta per Temacapulín, si trova nella regione degli Altos de Jalisco e, insieme ai villaggi di Acasico e Palmarejo, combatte contro i progetti di sviluppo neoliberista condotti da un governatore truffaldino. Nel Messico in lotta contro la costruzione delle centrali idroelettriche, Aristóteles Sandoval, governatore dello stato di Jalisco, ha addirittura rilanciato.

L’altezza della diga non sarà più di 80 metri di altezza, ma di 120 e questo causerà l’inondazione sicura delle comunità di Temacapulín, Acasico e Palmarejo. La costruzione della centrale idroelettrica, bloccata da azioni legali quando era stata progettata per un’altezza di 80 metri, non solo riprende vigore, ma avrà effetti devastanti su queste piccole località. Quando il governatore ha annunciato la sua scelta è stato costretto a chiudere il suo discorso in tutta fretta per le proteste degli abitanti delle comunità che finiranno sott’acqua. Tra loro, Gabriel Espinoza, sacerdote ed esponente del Comité Salvemos Temacapulín, Acasico y Palmarejo, il quale ha sottolineato che non basterà un semplice indennizzo per il trasferimento in un’altra zona dello stato a garantire il rispetto della cultura e dei diritti umani della gente di Temaca. Non solo. Il religioso ha ribadito più volte di non essere intenzionato a muoversi da Temacapulín e che, in caso di edificazione della diga e conseguente inondazione, se il governatore vuole una nuova chiesa se la dovrà costruire pietra dopo pietra senza il suo aiuto. Sandoval però sembra intenzionato a proseguire per la sua strada, nonostante in passato, su twitter, avesse scritto un messaggio in cui assicurava che Temacapulín non sarebbe stata inondata.Non a caso, lo slogan più diffuso della protesta è No a la reubicación. Sono in molti ad evidenziare come il progetto di costruzione della diga, affidato alle Nazioni unite per un costo che si aggira intorno ai 90 milioni di pesos, faccia acqua, è proprio il caso di dirlo, da tutte le parti. “Già il titolo, Proyecto Jalisco Sostenible en la cuenca del Río Verde, non fornisce alcuna opzione alternativa per il rifornimento di acqua, nonostante il progetto sia nobilitato dalla parola sostenibilità”, ha fatto notare Arturo Gleason, docente dell’Universidad de Guadalajara. Guadalupe Espinoza Sauceda, avvocato del Comité Salvemos Temacapulín, Acasico y Palmarejo, ha ricordato l’esistenza di almeno tre sentenze che bloccano i lavori per la diga ed una risoluzione della Corte suprema di giustizia affinché la centrale idroelettrica non oltrepassi gli 80 metri di altezza, aldilà degli impegni presi dal governatore.

Gli abitanti di Temacapulín, Acasico y Palmarejo vivono nel terrore di dover abbandonare le loro abitazioni e la loro terra dal 2005, a seguito dell’asta per la costruzione della diga El Zapotillo. Nel caso in cui lo stato di Jalisco imponga loro la riubicazione, non solo non potranno più coltivare né mais né fagioli, ma nemmeno allevare il bestiame, due attività di cui vivono i circa 600 abitanti di questi villaggi. Inoltre, l’inondazione di questi paesi degli Altos de Jalisco per decreto del governatore, non solo dimostra l’insostenibilità delle grandi opere legate alle dighe, ma svela, una volta di più, la natura fraudolenta di uno stato che non esita a calpestare i diritti dei propri cittadini. A questo proposito, l’Instituto Mexicano para el Desarrollo Comunitario ha appoggiato la lotta per la vita e per la tutela dei beni naturali della comunità di Temacapulín, ricordando che sono molte le Temacas sparse per tutto il paese.

Sostenibilità dell’ecosistema e rispetto per i diritti umani sono le parole d’ordine che giungono dal Comité Salvemos Temacapulín: “Le nostre radici sono a Temaca, ma la nostra lotta prosegue per fare in modo che vengano modificate le regole del gioco e le decisioni siano prese con la partecipazione cittadina e le comunità danneggiate dalla costruzione delle centrali idroelettriche. In dodici anni di lotta molti compagni e compagne sono morti per difendersi dal progetto di El Zapotillo “. Al tentativo di presentare la costruzione della diga come male necessario a causa della scarsità di acqua non ci crede nessuno. Temaca se va a salvar, ripetono dal Comité Salvemos Temacapulín.

David Lifodi
Sono nato a Siena e la mia vera occupazione è presso l'Università di Siena. Nel mio lavoro "ufficioso" collaboro con il sito internet www.peacelink.it, con il blog La Bottega del Barbieri e ogni tanto pubblico articoli su altri siti e riviste riguardo a diritti umani, sindacalismo, politica e storia dell’America latina, questione indigena e agraria, ecologia.

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