Ciao Bozidar, buone notizie: la tua petizione è pronta per
essere lanciata! Ecco i dettagli:
Parlamento europeo – Bruxelless: Abrogazione del meccanismo per la reintroduzione dei visti per i paesi dei Balcani occidentali.
Inizia a raccogliere firme per la tua petizione! Per
cominciare, rivolgiti a tutte le persone che conosci
e chiedi loro di firmare. Ecco come:
Il modo migliore per diffondere la tua petizione è
inviarla ai tuoi amici. Potresti inviargli il
seguente messaggio (vedi sotto).
Condividi la tua petizione su Facebook o
Twitter.
Per essere certo che i tuoi amici impegnati la
vedano, condividi la tua petizione oggi e anche
domani!
Il team di Change.org
Ecco un messaggio che potresti inviare ai tuoi amici:
Ciao! Ho lanciato la petizione «Parlamento
europeo – Bruxelless: Abrogazione del meccanismo
per la reintroduzione dei visti per i Paesi dei
Balcani occidentali» e ho bisogno del tuo aiuto per
diffonderla.
Puoi prenderti 30 secondi per firmare? Ecco il link:
http://www.change.org/it/petizioni/parlamento-europeo-bruxelless-abrogazione-del-meccanismo-per-la-reintroduzione-dei-visti-per-i-paesi-dei-balcani-occidentali
Ecco perché è importante:
Vivo in Italia da più di vent’anni, vengo
dalla Bosnia Erzegovina e ora sono cittadino
italiano. Ho considerato con grande
partecipazione la politica sviluppata
negli ultimi anni dall’Unione Europea
per sostenere la graduale integrazione dei
Paesi dei Balcani occidentali nell’Unione
stessa. In questo quadro Serbia, Macedonia
e Bosnia Erzegovina godono di un regime
agevolato di visti o cosiddetta lista bianca
di Schengen. Lo scorso mese di settembre
però il Parlamento europeo, preoccupato
dall’aumento delle richieste d’asilo da
parte di cittadini provenienti da Paesi
dei Balcani occidentali, ha votato un
meccanismo che rende possibile la
reintroduzione temporanea dei visti in
casi di emergenza.
Tale meccanismo, comunque soggetto
a una procedura non automatica,
resterà in vigore fino al 2016,
quando gli Stati membri perderanno
il diritto di limitare lo spazio Schengen.
Se il visto venisse imposto alla Serbia,
Macedonia e Bosnia Erzegovina oltre a
colpire i giovani che si giovano della
opportunità degli scambi culturali,
primo passo verso l’integrazione, e
le persone bisognose di cure negli
ospedali dei Paesi europei, potrebbe
offrire spazio ad umori anti-europeisti
non immuni da derive nazionaliste.
Ci rivolgiamo a voi, membri del Parlamento
europeo, per chiedere che nel tempo che
ci separa dal 2016, il meccanismo
di ‘salvaguardia’ da presunti abusi nella
richiesta eccessiva di visti sia preso in
considerazione con l’attenzione dovuta
al rispetto del diritto d’asilo e della libertà
di movimento che rappresentano
fondamentali diritti umani e come tale
sia abrogato. Puoi firmare la mia
petizione cliccando qui. Grazie!
Bozidar Stanisic |
Fatto Bozidar Fratello, ed ho anche scritto il perchè ho firmato: mia patria è il mondo intero Terra Madre di tutti gli Umani. Che la Vita ci sia leggera.
caro marco,
mi capirai, credo benissimo, perchè non ti mando un ringraziamento.
per te era normale firmare una cosa giusta nell’europa sempre meno giusta, sempre più priva dei progetti sociali e culturali.
appena 500 persone sinora l’hanno firmata.
si avvicinano, dicono, le elezioni europee. sono poco sicuro che andrò a
votare. mi chiedo da tempo che cos’è quel parlamento, quanti sono i deputati che davvero fanno il loro dovere. fra i parlamentari CE italiani non sono pochi quei per i quali bruxelless è un luogo di passaggio, hanno altre cose domestiche da fare.
e quei dell’ex est europa? santo cielo, vedo che la memoria non esiste. forse, per loro, essa è una malattia infettiva? fino a poco più di 2 decenni fa un letone, un estone, un lituano, un polacco, un cieco, un slovacco e cosi’ via non si muoeva liberamente.
e il 12 settembre 2013 c’erano in molti parlamentari dell’ex est a votare per il meccanismo della reintroduzione dei visti per la bosnia, macedonia, serbia… direi solo vergogna, ma mi vergogno perchè è stata una cosa più vergognosa della vergogna.
ps.
dove siamo, caro marco?
questo messaggio ho lasciato sul http://www.stranieriiitalia,it, ai due fondatori
del portale.
risposta zero…
è strano? a me non lo è.
bozidar
_______________
Bozidar Stanisic, scrittore
alla cortese attenzione di Gianluca Luciano e Francesco Costa, fondatori della casa edit. Stranieri in Italia
Gentili,
al vs e.mail di contatto “redazione@stranieriinitalia.it” due volte ho spedito delle info (regolarmente spedite all’indirizzo el. sopra nominato) sul problema del meccanismo per la reintroduzione dei visti per i paesi dei Balcani occidentali (Bosnia, Serbia, Macedonia…votato dal Parlemento CE il 12 settembre 2013), un mio articolo e il txt della petizione pubblicato 2 settimane fa sul change.org. Il problema non consiste nel fatto che non ho ricevuto nessuna risposta dalla vs Redazione, ma nel fatto che Stranieri in Italia, che da anni svolge un attività informativa molto importante, è rimasta sorda e insensibile a non presentare ai lettori un problema grave, in realtà un errore politico e culturale commesso dalla parte dei deputati dei partiti popolari presenti nel Parlamento CE. Certamente, il mio impegno in cui ho messo tanta pazienza e buona volontà per informare la cittadinanza italiana, europea e il c.d. mondo dell’imigrazione su una intenzione di divisione dei cittadini europei in quei di serie A e altri di serie B (che si mettano in fila per i visti) , non deve suscitare degli echi dappertutto, ma non la aspettavo da parte vostra.
Con saluti, BS
p.s.
“Il diritto alla libera circolazione è un diritto fondamentale e costituisce l’essenza stessa della cittadinanza dell’Unione europea. Oltre due terzi degli europei sostiene che la libertà di circolazione arreca vantaggi al loro paese. Dobbiamo rafforzarla e salvaguardarla,” ha dichiarato Viviane Reding, Vicepresidente della Commissione e Commissaria UE per la Giustizia.”
Mi lasci senza parole Bazidar Fratello e Compagno di strada e di Vita:non mi aspettavo ne merito tante tue attenzioni:temo di avere il cuore e la “capa” spezzata dal troppo dolore. MA NON MOLLO.:SENZA MEMORIA NON C’E’ FUTURO.