Migranti nell’inferno libico
Prima parte
La Libia scende progressivamente verso l’inferno della guerra civile e dell’illegalità, ma i migranti provenienti da Africa e Medio Oriente continuano a viaggiare verso la costa del paese in cerca di contrabbandieri per portarli attraverso il Mar Mediterraneo e verso l’Europa.
Le operazioni di ricerca e soccorso della guardia costiera libica sono limitati a causa della diminuzione delle risorse, e devono anche fare i conti con le bande di trafficanti armati e pericolosi.
Le persone soccorse in mare dalla Guardia Costiera sono portati in centri di detenzione, dove si trovano ad affrontare condizioni deplorevoli e sono costretti a rimanere per lunghi periodi di tempo. In alcuni casi, i migranti sono detenuti dalle milizie nelle carceri non ufficiali al di fuori del controllo del governo. I migranti parlano di torture e gravi violazioni dei diritti umani.
Un film di Marco Salustro (www.marcosalustro.com)
Fonte Vice News (https://news.vice.com)
Seconda parte:
Solo l’apertura di canali umanitari sotto il controllo delle Nazioni Unite possono contrastare gli effetti “collaterali” (morti in mare, stragi di massa, torture e carcerazioni) del proibizionismo delle migrazioni.