Mini-dossier sulla fantascienza – 0

di Mauro Antonio Miglieruolo
Il prossimo mercoledì 20 giugno a mezzanotte e un secondo partirà il mini dossier sulla fantascienza che sono finalmente riuscito a apprestare. La responsabilità della forma che ha preso è mia, un poco anche il merito, tenendo però conto che senza l’aiuto e le recenti rimostranze di Salvatore Proietti (al quale vanno i miei sentiti ringraziamenti per avermi consigliato e poi spronato a concludere) nonché l’adesione immediata di Giuseppe Lippi (che ha fornito un articolato e non eccessivamente lungo intervento sulla storia delle pubblicazioni mondadoriane) chissà quando e come il dossier stesso avrebbe preso vita. Un debito di riconoscenza ho anche nei confronti di (cito alla rinfusa) Antonino Fazio, Dario Tonani, Giovanni De Matteo, Claudia Marinelli, Daniela Piegai e un certo Giuseppe del quale a suo tempo vi svelerò il cognome, che hanno dato sostanza e corpo al dossier stesso. Un ringraziamento un po’ più tiepido a Gian Filippo Pizzo il cui pezzo, pur prezioso, su Lino Aldani, essendo in formato pdf, mi è costato ore di lavoro per la risistemazione. Chi ne abbia nello stesso formato, ne mandi pure, meriterà comunque, a parte brontolii vari, il mio apprezzamento.
La edizione del dossier impegnerà probabilmente gli ultimi mercoledì di giugno e l’intero mese di luglio. E continuerà per tutto il mese di agosto con la pubblicazione (alle ore 19) delle tante mirabili illustrazioni che hanno valorizzato le collane di fantascienza italiane (non tutte le copertine: le migliori e più significative).
Il programma è il seguente:
alle ore 01 delle mezzanotte alcune copertine storiche delle principali collane di fantascienza italiane (immagini a altissima definizione fornite da una gentilissima Stefania Guglieman, che si è prestata volentieri a farne lo scanner).
Alle ore 12 invece il contributo di un addetto ai lavori, contributo che sarà parimenti corredato da alcune immagini del periodo della fondazione della fantascienza in Italia.
Alle ore 19 infine nuovamente immagini a contenuto fantastico-fantascientifico, insieme alle più significative copertine delle collane del periodo anni ‘60-’70, I Romanzi di Urania in testa. Con indicazione inoltre dei link dove poter prendere visione delle clip di alcuni tra i grandi film di fantascienza.
Conclusi i contributi critici dei vari addetti ai lavori, la sera del mercoledì il dossier continuerà fino a esaurimento delle immagini residue.
In qualsiasi momento chi lo voglia potrà offrire il proprio contributo all’approfondimento di qualsiasi argomento tra quelli trattati, oppure proporre contributi afferenti a ulteriori argomenti, purché collegati alla illustrazione della nascita e sviluppo della fantascienza italiana.
All’interno di questo dossier è previsto sia dedicato un piccolo spazio per ricordare Lino Aldani, al quale tutti coloro che da un certo tempo lavorano nel settore della Fantascienza in Italia debbono qualcosa.
Mauro Antonio Miglieruolo
P.S. Aprile 1952, nasce la rivista Scienza Fantastica, prima pubblicazione dedicata al genere. Iniziando la pubblicazione del dossier nell’aprile di questanno ne avrei potuto celebrare il sessantesimo anniversario. Una malattia stagionale, non gravissima ma ostinatissima che mi ha tenuto semibloccato per mesi, più un fortunatissimo viaggio in Messico hanno impedito che rispettassi la scadenza, come era nelle intenzioni.
Celebro ugualmente quest’alba fantascientifica scegliendo come logo del dossier le sette copertine dei sette fascinosi numeri che della collana sono stati pubblicati. Una copertina per ogni articolo. Non basteranno, ma ci sono sempre altre collane con copertine altrettanto belle da utilizzare.

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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