Moira Egan: «Vespri»

46esimo appuntamento con “la cicala del sabato”

Uno dei doni delle ore serali

è il buio, velo di velluto tra il tuo sé

e l’arte bestiale del morire.

Le tue ginocchia, spalle, costole,

sono impresse dure nella pergamena della pelle.

Guardi il tuo cuore battere, tanto ti sei fatto fine.

 

Un altro dono è il sonno stordito, narcotico.

Interi giorni sgocciano adagio nelle vene,

cateteri barattano morfina col sollievo

dal dolore venefico e profondo come i sogni.

 

Stasera ti auguro: una candela spenta

con dolcezza, l’ultima pagina del tuo libro,

tutti i tuoi figli accanto. E possano le tue ossa

cantare, non più di dolore ma di rose.

[dalla raccolta «La seta della cravatta»: curatore Goffredo Fofi; traduttore Damiano Abeni]

(*) Ricordo che qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da una quindicina di anni invia ad amiche/amici per 3 o 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure svegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto un accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie che ha inviato quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]

Redazione
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