Navi Pillay: il nostro compito

Nella traduzione di Maria G. Di Rienzo ecco un estratto dal discorso tenuto da Navi Pillay, Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, il 5 aprile 2011durante il forum su “Religioni, credi e diritti delle donne” ad Atlanta (Usa).

Il coraggio e la determinazione delle donne in Medio Oriente ed in Nord Africa dovrebbero essere una fonte di ispirazione per tutti noi, donne ed uomini che lottiamo per raggiungere il pieno rispetto dei diritti umani in generale e il rispetto per i diritti di bambine e donne in particolare. Indossando i jeans o l’hijab, le donne sono state la prima linea delle dimostrazioni. Hanno reclamato lo spazio pubblico e la pubblica attenzione. Hanno chiesto cambiamento. Sapevano di essere quelle che avrebbero sofferto di più dalla perpetuazione dello status quo.
Dobbiamo ora sostenere queste donne, di modo che lo spazio che hanno reclamato ed ottenuto tramite quelle proteste rimanga pienamente aperto, per loro e per i gruppi a rischio. Dobbiamo stare attenti alla ricomparsa di pratiche discriminatorie e di intolleranza durante il periodo di incertezza che è inevitabile nelle transizioni politiche. La dignità di ogni essere umano, al di là del suo sesso e delle sue origini, è fondamentale per tutte le fedi e tutte le culture. Essa è anche la base della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Tradizioni, credenze e valori cambiano con il tempo, e sono viste e interpretate in modo differente all’interno delle società. Ci sono tradizioni di odio, proprio come ci sono tradizioni di tolleranza; tradizioni di repressione, proprio come ci sono tradizioni di liberazione; e tradizioni di deprivazione ed esclusione, proprio come ci sono tradizioni di giustizia sociale. Questi contrasti si trovano nelle storie di tutti i paesi ed in molti sistemi religiosi.
Il nostro compito è quello di essere pienamente ed inequivocabilmente dalla parte di coloro, in ogni società, che promuovono e difendono i diritti umani, e di stare con coloro che credono nella dignità umana e nell’uguaglianza fra umani.

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