Nestlé a giudizio, avrebbe usato…

il lavoro dei bambini in Costa d’Avorio

di Antonello Mangano (*)

AntonMangano-Nestle

Imprese poco responsabili. Produttori sfruttati. Lavoro in condizioni estreme. Una filiera opaca. Multinazionali che “non sanno”. Italia o Costa d’Avorio? Arance o cacao? I problemi sono ormai identici da un lato all’altro del pianeta. Le soluzioni ancora no

Secondo quanto riferisce l’agenzia Reuters, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto il ricorso di Nestlé. L’accusa è grave, la multinazionale avrebbe tratto vantaggio dal lavoro minorile nelle piantagioni di cacao della Costa d’Avorio.

Come sempre in questi casi, il procedimento giudiziario si basa sulla conoscenza o meno dell’azienda del comportamento dei propri fornitori.

La querela parte dal Labour Rights International Forum e vuole affermare il principio della responsabilità sociale d’impresa lungo tutta la filiera.

Secondo il Dipartimento del lavoro USA, sono circa 2 milioni i bambini impiegati nelle piantagioni di Cacao tra Ghana e Costa d’Avorio. Spesso figli di contadini che non sopravvivono con guadagni medi di 40 centesimi al giorno

Leggi la notizia della Reuters

(*) ripreso da www.terrelibere.org (16 gennaio)

 

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