Nigeria: indagare sulla sconvolgente relazione tra fuoriuscite di petrolio e mortalità infantile

Un comunicato di Amnesty International

NIGERIA, AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE INDAGINI SULLA SCONVOLGENTE CORRELAZIONE TRA FUORIUSCITE DI PETROLIO E MORTALITÀ INFANTILE

Commentando le conclusioni di una ricerca secondo la quale nel Delta del fiume Niger i neonati hanno il doppio delle probabilità di morire entro il primo mese di vita se le loro madri vivevano nei pressi di una fuoriuscita di petrolio prima di iniziare la gravidanza, Audrey Gaughran – direttrice del programma Temi Globali di Amnesty International – ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Questa sconvolgente ricerca solleva gravi interrogativi sui motivi per cui le compagnie petrolifere non hanno fatto di più per monitorare l’impatto delle loro attività sulla salute delle popolazioni che vivono nel Delta del fiume Niger. Il governo nigeriano deve istituire un sistema di monitoraggio indipendente, in grado di allertare le comunità sui rischi per la loro salute derivanti dalle attività petrolifere e di chiamare le compagnie a rispondere di ogni danno alla salute che le loro attività possano aver causato».

Roma, 7 novembre 2017

NOTA DELLA “BOTTEGA”

Come quasi sempre accade, la maggior parte dei grandi media censura del tutto o minimizza le notizie che riguardano la Nigeria: perché sono all’intreccio fra la “dittatura del petrolierato” nella quale viviamo, il cinismo occidentale verso le “bestie” che vivono nelle Afriche scure e le tangenti dell’oro nero che per giornali/tv significano pubblicità più o meno mascherata. Qui in “bottega” invece cerchiamo di fare il contrario, cioè raccontare il più possibile (ma aiutateci, se potete) quel che succede nel “cuore di tenebra” del nostro mondo e nel caso dell’Italia nei quotidiani vel-ENI. Gli ultimi articoli che abbiamo postato sono: Delitti in Nigeria: sotto processo la Shell (un comunicato di Amnesty), Il petrolio nigeriano porta Eni e Shell in tribunale di Marina Forti e L’Eni alla sbarra per le tangenti nigeriane di Luca Manes. [db]

LA FOTO – scelta dalla “bottega” – E’ RIPRESA da “Comune Info”

 

Redazione
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Un commento

  • E poi si lamentano aundo qualche ‘bravo onesto lavpratore italiano’ viene sequestrato…. o spzarisce….. ricordiamo che l’ENI ha interessi di primo piano in Nigeria…. italiani brava gente……

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