No alla propaganda di guerra!

Riprendiamo l’appello della Rete Warfree – Lìberu dae sa gherra – Comitato Riconversione Rwm di Iglesias, e due commenti.

Appello, sottoscritto da decine di associazioni sarde, che chiede al sindaco di Cagliari e alla presidente della Regione Sarda di ritirare il loro “patrocinio” (e ai cittadini sardi tutti di boicottare) all’oscena manifestazione di propaganda pro-armi e pro-guerra organizzata dal Comando Operativo di Vertice Interforze e dall’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, all’interno dell’esercitazione militare Joint Stars.

 

L’appello e la campagna su change

https://www.change.org/p/no-alla-propaganda-di-guerra

Comunicato Stampa

Esercitazione “Joint Stars” e iniziative di propaganda bellica collegate

Il 17 aprile scorso, giovedì santo, è stata annunciata ufficialmente l’operazione “Joint Stars”, l’ennesima esercitazione militare italiana interforze sui suoli, nei cieli e nei mari della Sardegna, con il consueto seguito di inquinamento, devastazione ambientale e disprezzo per le prerogative costituzionali di una regione a statuto speciale che da anni esprime parere negativo su simili attività e chiede il ripristino ambientale dei luoghi devastati da bombe e munizioni, senza nessun risultato.

Stavolta però la questione appare ancora più grave perché affiancata da una campagna propagandistica sponsorizzata da una congerie di soggetti che comprende le maggiori istituzioni regionali e grossi enti pubblici e privati, tra i quali i maggiori produttori di armi in Italia, coadiuvati da colossi commerciali come la Conad, che peraltro afferma di fare della correttezza e della prossimità ai consumatori il proprio punto di forza.

Stando ai comunicati e agli articoli di stampa, nelle giornate del 10 e 11 maggio, gli organizzatori della manifestazione metteranno in scena, ai moli del porto di Cagliari “Rinascita” e “Ichnusa”, una serie di attività evidentemente finalizzate a presentare le forze armate come positive per la popolazione sarda, non però in virtù della loro potenziale utilità in caso di attacco di potenze straniere, ma in quanto erogatrici di servizi gratuiti di tutt’altro genere, prerogative di altri soggetti, a favore della parte più debole e influenzabile della cittadinanza: bambini e famiglie ai quali è spesso negato l’accesso a servizi essenziali come la prevenzione sanitaria pediatrica.

Ebbene, quei servizi negati, verranno assurdamente erogati all’interno della Nave “Trieste”, l’ultimo acquisto della Marina Italiana, costata ai contribuenti ben un miliardo e duecento milioni di euro, non certo finalizzati alla sanità, quanto piuttosto al servizio attivo in scenari di guerra lontani dal territorio nazionale.

Non dare per pietà, ciò che è dovuto per diritto”, dovrebbe essere uno dei principi fondamentali di uno stato laico, e invece, evidentemente, mentre le istituzioni si girano spesso dall’altra parte di fronte alle richieste incessanti delle organizzazioni dei consumatori e dei malati e omettono di agire con l’urgenza necessaria per facilitare la ripresa di una sanità allo sbando, c’è bisogno di indorare la pillola dei fondi spesi per la guerra, un prodotto commerciale che può essere venduto solo con pubblicità ingannevoli, che richiede quel 2% del PIL che insieme a Papa Francesco consideriamo assolutamente “folle”.

Ma, se alle prese in giro siamo quasi abituati, non possiamo accettare che si faccia becera propaganda sulla testa delle bambine, dei bambini e dei loro genitori, quelli che preoccupati per un bene essenziale come la salute potrebbero accorrere in massa nella pancia d’acciaio della portaerei per usufruire proprio dello screening pediatrico, un tempo svolto regolarmente nelle scuole elementari e negli appositi dispensari (da anni chiusi e abbandonati) ed ora servito dai militari all’interno di un’operazione occasionale dai chiari intenti pubblicitari.

È inoltre inaccettabile che le scuole del territorio siano state sollecitate a pubblicizzare l’iniziativa presso i bambini e i genitori anche mediante la pubblicazione dell’immagine della nave da guerra sui siti web istituzionali, venendo così meno alla fondamentale attenzione pedagogica che richiede che i piccoli non vengano esposti ad armi e violenze.

La distribuzione della pastasciutta a cura dei cuochi militari, di piantine da parte dell’ente regionale Forestas, insieme agli spettacoli all’interno dell’ospedale Brotzu completeranno il quadretto dell’imbonimento dei sardi, nello stile “panem et circenses”, firmato da enti pubblici che dovrebbero farsi apprezzare per la qualità dei loro servizi e non certo per simili messe in scena.

Le organizzazioni della società civile firmatarie del presente comunicato chiedono alla Presidente della Regione Sarda Alessandra Todde, all’Assessore alla Sanità Armando Bartolazzi, al Sindaco di Cagliari Massimo Zedda, alle autorità scolastiche e a tutti gli enti pubblici e privati coinvolti nella manifestazione del 10 -11 maggio, di rivedere le proprie posizioni rispetto a tale iniziativa e di rinunciare a qualsiasi forma di propaganda bellica, specie nei confronti dei minori, degli ammalati e delle loro famiglie.

In ogni caso, si rivolgono alla cittadinanza per evidenziare l’importanza di esercitare la valutazione critica relativamente all’esercitazione bellica “Joint Stars” e propongono di boicottare la manifestazione in maniera nonviolenta, disertando i luoghi delle relative iniziative propagandistiche.

Iglesias, 01/05/2025

Rete Warfree – Lìberu dae sa gherra – Comitato Riconversione Rwm                                              Arnaldo Scarpa (346 1275482) / Cinzia Guaita (327 8194752) crr.iglesias@gmail.com

Il giorno in cui le imprese di armi finanzieranno ospedali…

Vittorio Pelligra, 3 maggio 2025 https://www.facebook.com/vittorio.pelligra

Il 4 febbraio del 2017 Papa Francesco incontra nella Sala Nervi circa mille imprenditori provenienti dal tutto il mondo. A conclusione del suo discorso afferma “Il giorno in cui le imprese di armi finanzieranno ospedali per curare i bambini mutilati dalle loro bombe, il sistema avrà raggiunto il suo culmine. Questa è l’ipocrisia!”

In questi giorni la Sardegna meridionale è invasa da soldati, navi e mezzi armati per una delle più grandi esercitazioni militari degli ultimi anni. Quattromila persone e novecento mezzi, terrestri, aerei e navali. Oltre al Comando operativo di vertice interforze sono coinvolti la Regione, l’Assessorato della Sanità, il Comune di Cagliari, l’Azienda sanitaria Brotzu e numerose scuole cittadine.

Ma che c’entrano la sanità e la scuola con le esercitazioni militari? C’entrano, c’entrano eccome. Perché le forze armate hanno scelto di coinvolgere proprio i bambini delle scuole. Bambini che avranno la possibilità di usufruire di screening medici a bordo della nave da guerra “Trieste” costata ai contribuenti 1 miliardo e 126 milioni di euro. e ormeggiata questi giorni nel porto di Cagliari. 

Sono previsti tra sabato e domenica prossimi molti altri eventi di “beneficenza” volti alla raccolta fondi con i quali verranno finanziati due posti di terapia intensiva oncoematoligica pediatrica. Le istituzioni hanno aderito immediatamente e i dirigenti scolastici hanno subito scritto circolari nelle quali si legge che “Considerata la valenza dell’iniziativa” tutte le famiglie sono invitate “a cogliere l’opportunità offerta”. 

Ma un tempo gli screening si facevano a scuola e ne potevano usufruire tutti i bambini e le bambine. Perché ora, invece, riguardano solo per pochi alunni – i posti sono limitati – e hanno luogo a bordo di una nave da guerra. E i reparti ospedalieri non sono finanziati con fondi pubblici? Perché ora ci devono pensare le fabbriche di armi? Ho dimenticato infatti di ricordare, infatti, che tra i main sponsor privati dell’iniziativa ci sono alcuni dei maggiori produttori di armi nazionali e internazionali. Tra cui quella stessa fabbrica che produce in Sardegna le bombe che uccidono i bambini nello Yemen (https://www.savethechildren.it/blog-notizie/guerra-yemen-le-bombe-italiane-che-uccidono-i-bambini). 

Ecco che il cerchio si chiude. “Il giorno in cui le imprese di armi finanzieranno ospedali” – come diceva Papa Francesco sembra essere arrivato nel silenzio e con la complicità di molti. “Questa è l’ipocrisia!” conclude sempre il Papa. 

Provate a guardare queste due foto una accanto all’altra. Io non riesco a pensare ad altro se non che “Questa è l’ipocrisia!”

Mi ricorderò di chi c’era e di chi non ha preso le distanze quando andrò a votare la prossima volta. Ogni giorno poi possiamo “votare con il portafoglio” scegliendo cosa acquistare e da chi. I main sponsor sono tutti lì, in bella vista.

SCATOLETTA DI TODDE

(la regione sardegna a braccetto con la rwm)

di Gian Luigi Deiana, 4 maggio 2025: https://www.facebook.com/g.luigi.deiana

si chiama “joint stars” e si tratta dell’evento militare e propagandistico annuale che il ministero della difesa e le industrie di commercio di armi usano tenere in sardegna; 

quest’anno l’evento si annuncia in pompa magna, con la maschera della solidarietà sociale: screening gratuito per bambini in portaerei e impegno degli squali degli armamenti all’acquisto di due lettini di terapia per il reparto pediatrico dell’ospedale brotzu di cagliari; gli squali del mercato mondiale di armi sono ‘leonardo’ e ‘rwm’, ma ad ogni buon conto partecipa come madrina anche ‘terna’, grande regista dell’invasione di pale eoliche nell’isola, nonchè il quotidiano ‘la nuova sardegna’; 

ma vi è di peggio: la manifestazione è patrocinata, oltre che dal comune di cagliari, anche dalla regione sardegna, che ha come presidente alessandra todde; alessandra todde è espressione politica del partito “cinque stelle”, quello che fondatamente criticava la compromissione tra “partiti” e “istituzioni” e che si proponeva di scardinare questo nefasta commistione aprendo il parlamento come “una scatoletta di tonno”;

ora, nessuno ha mai preteso questo: ma che il movimento cinque stelle diventi il movimento cinque stellette e benedica un evento di propaganda per le industrie di armamenti enfaticamente denominato “joint stars”, darà modo di consegnare questa situazione allo squallore della storia, con l’intitolazione “joint 5 stars“.

https://www.change.org/p/no-alla-propaganda-di-guerra

ilmanifesto.it/sardegna-esercitazione-militare

youtg.net  screening-pediatrico-sulla-portaerei becera-propaganda-

https://www.cagliaritoday.it/cronaca/esercitazione-militare-joint-star-boicottaggio.html

domani.it-joint-star-nave-trieste-screening-pediatrici

pressenza.com  joint-stars-2025-come-fare-i-buoni-provando-la-guerra/

italianostrainiziative-di-propaganda-bellica

La mobilitazione a Cagliari, sabato 10 maggio

 

 

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