Non spegnete le luci

di Sandro Sardella

Sardella-25aprile

Il vento

sfacciato

strattona

il lavoro sconfitto

e

la sua dispersa

epopea

Lo scardinamento

lo sberleffo

rottamatore

nell’artefatta

naturalezza

riverbera

spregiudicati

devastanti

squarci

d’animalità

padronale

Nel cimitero d’occidente

la farfalla ateniese

è

una nebulosa

capace di

riscattare

le rovine

delle storie

la disfatta

sui più poveri

ormai

scorie

del tempo

del sentimento

dell’esecuzione

dell’economia

Leggere Marx con una mano sola

l’altra è imbrattata

di merda

di sangue

con farciture

pubblicitarie

nel cielo

stellato

del capitale

E’ necessario

in questo senso di

annientamento

tradire le consegne

mostrandone le

nudità

cercare

la lezione

clandestina

contro

il potere

Unità & frammenti

incandescenza & lotte

dopo & oltre

l’ingombro

della deriva

come scavando

nel sottosuolo

disseminare

raccogliere

bruciare

bruciarsi

in rotture & saldature

corpo che diventa anima

anima che torna corpo

di una disperata & sperata

danza

Nelle luci del mattino

tra le nuvole

del mutevole cielo

di Milano

galleggia

il profumo

degli amori

clandestini

volano

migliaia di

fogli di carta

colorati

volano & parlano

fragili

duri

teneri

disperati

di

tre uomini soli

in cima

alla torre

di una fabbrica

Non spegnete le luci

 

ANCHE L’IMMAGINE E’ DI SANDRO SARDELLA

Redazione
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