Nuotare nell’Iran di oggi

Elham Asghari ha una gravissima deformità: è donna

Un appello di Sabri Najafi via Change.org  

Chiedi alla Federazione Internazionale del Nuoto di fare in modo che venga riconosciuto il record di Elham, la prima donna iraniana ad aver nuotato per 20 km nel Mar Caspio.

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Deve nuotare con un pesante costume che le copre tutto il corpo e che la ostacola. Nonostante questo ha battuto un nuovo record di nuoto in Iran. Ma le autorità non vogliono riconoscerlo.

Elham Asghari è la prima donna iraniana ad aver stabilito il record di nuoto di 20 km nel Mar Caspio. L’11 giugno ha ottenuto il record ma quando è andata a registrare il suo importante risultato le è stato detto che “le caratteristiche femminili del suo corpo erano visibili quando è uscita dall’acqua” e per questa ragione il suo record non può essere registrato.

I funzionari del ministero dello Sport iraniano hanno detto che non potevano registrare il record, non essendovi descrizione ufficiale registrata presso il ministero riguardo ai requisiti del “costume per nuotatrici donne in mare aperto”. Elham indossava il completo islamico, un costume che in acqua le ha sicuramente reso la sfida molto difficile: “I miei vestiti in acqua erano pesanti come l’uniforme di un astronauta, ma non avevo altra scelta” ha detto Elham in un’intervista. Secondo i funzionari la registrazione del record di Elham sarebbe contrario alla legge islamica.

Ora mi rivolgo alla Federazione internazionale del nuoto (FINA) per chiedere loro di far pressione sulla IRSF (Federazione Nuoto Repubblica islamica dell’Iran) affinchè riconoscano il record di nuoto di Elham.

Dal 22 luglio sono in corso i Campionati mondiali di nuoto e nonostante ci siano molte donne che praticano nuoto a livello agonistico in Iran, non è loro permesso di partecipare a competizioni internazionali.

Sono nata a Shiraz in Iran. Nella mia vita mi sono sempre battuta per i pari diritti tra uomini e donne. L’8 Marzo del 1979 Khomeini dichiarò che le donne dovevano portare il velo e limitò le leggi che garantivano i diritti delle donne. Quindi nel 1980 ho deciso di partire per l’Italia. Ho sostenuto la campagna “Un Milione di Firme per Cambiare le Leggi Discriminatorie in Iran” e faccio tuttora parte del Movimento delle donne iraniane per i diritti di genere e del Movimento per i diritti umani. Sono convinta che senza l’uguaglianza tra i sessi i diritti umani non saranno mai realizzati. Ecco perchè non potrò mai lasciare sola Elham e le mie sorelle iraniane.

Chiedo quindi alla FINA di sollecitare i funzionari IRSF al fine di far loro riconoscere e registrare il record di nuoto e sostenere Elham Sadat Asghari e tutte le altre atlete iraniane inascoltate.

Grazie,

Sabri Najafi via Change.or

 

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